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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

IL MOSTRO EGOICO E L'IPNOSI REGRESSIVA

Cari amici,
domare l'ego è un tema di grande attualità perchè moltissimi di noi soffrono di egopatia, di egodistonia, di gonfiori dell'ego ed al limite della drammatica sindrome dell'egone cocomerone.

La suscettibilità di questa nostra funzione psicologica e spirituale è enorme. Numerosi recettori, piccoli radar, sensori psico-animici sondano continuamente la nostra vita e ci obbligano al confronto, al giudizio, alla permalosità, all'irritabilità, all'autodenigrazione , al masochismo. Gli occhi dell'ego, le orecchie, e tutti i sensi del fantasmagorico MOSTRO EGOICO sono continuamente rivolti verso noi  stessi.

Abbiamo nella testa un'immagine "ideale" di come dovrebbe essere la nostra vita relazionale, affettiva, lavorativa, di come dovrebbe soprattutto essere il rapporto con noi stessi. Appena le spie luminose dell'ego si illuminano a intermittenza e gli allarmi del sestessismo suonano  a distesa perdiamo la testa, il controllo, la pace interiore.
Spesso basta un'inezia, una frase male interpretata per farci chiudere a riccio, per rovinare una serata tra partners, tra amici, tra colleghi di lavoro.

L'ego ha necessità del cono di luce, della auto rappresentazione e del riconoscimento da parte degli altri della sua valenza.
Il per-maloso è colui o colei che volge al negativo ogni cosa e si offende. E' quindi l' estrema suscettibilità dell'ego che fa scattare la rabbia, la polemica, la rissa.

L'invidia è il continuo malcontento egoico di chi non sopporta la realizzazione e la felicità del prossimo.

L'ego ha la coda di paglia e si aspetta di essere disconosciuto, vilipeso, deriso e poco valutato e per questo erge invalicabili barriere protettive che lo portano all'isolamento dalla relazione e alla paranoia.

Considero un' egopatia anche l'autodenigrarsi, il colpevolizzarsi, l'autocrocifiggersi perchè non si corrisponde all'immagine narcisistica e grandiosa che vorremmo si riflettesse nello specchio.

Vediamo continuamente sfilare ogni giorno gli egoni dei cosiddetti rappresentanti politici e riconosciamo in essi le funzioni estremizzate della egopatia, della paranoia della superbia. La società dello spettacolo ci obbliga ad assistere alla ossessiva autocelebrazione di cento persone in perenne contaddizione dedite a esclusivi fini egoico-elettorali,  che con la loro balle  e la stazza ingombrante schiacciano la cultura, l'arte, la musica, la poesia, il bello.
Il mondo dell'economia vive di questo fine di autoesaltazione individuale dove l'obbiettivo non è solo l'acquisizione di potere o il denaro, ma di sedare l'arimanica bulimia dell'ego.

D'altro canto l'ego non è soltanto negativo, ma rappresenta una funzione obbligatoria di crescita evolutiva per risolvere il karma ed il dolore generati. Se non ci fosse l'ego bisognerebbe inventarlo proprio per giungere tramite l'attrito con noi stessi ad una inevitabile richiesta di libertà dalle sue spire.

Questo compito lo possiamo svolgere con l'ausilio di un' alleata potentissima: l'ipnosi regressiva.

Dissolvendo i nuclei karmici profondi, portando alla coscienza i bubboni delle nostre precedenti vite curiamo l'egopatia, in sintesi l'unica patologia-dinamo evolutiva da guarire dentro di noi.

Per accedere a cosa? Al diritto dovere di essere felici, per raggiungere la consapevolezza di essere Uno con ogni piu' piccolo e non ostile frammento dell'Uni-verso e per non ritornare continuamente a iscriverci alla scuola della reincarnazione.
Siete egoici, egopatici? Siete permalosi, autoreferenziali, centrati su voi stessi? Come procede la cura della vostra egopatia? Qualcuno per caso è affetto da egonecocomeronite? Concepite l'ego soltanto negativamente? Ha per voi un' importante funzione evolutiva? E soprattutto riuscirà Bimbo Gigio a vincere il terribile Mostro Egoico?

Buona Vita Angelo Bona

Partecipate al Blog: Il Mostro Egoico e l'ipnosiregressiva.

L'immagine di questo blog è stata realizzata da mio figlio Francesco e ha per titolo : Il Mostro Egoico. ( francescobona@gmail.com )

Per appuntamenti con il dott. Bona: 3279011694
 

Postato il: 06/01/2013 | Letto 9.442 volte | 

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Dr. Angelo Bona
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Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

Buona vita,
Angelo Bona

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Commenti al post128 Commenti al post

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Avatar Enrico57

Enrico57

15 gennaio 2013, 00:13

Cari tutti penso che un pò di ego serva... come si farebbe a vivere altrimenti in questo contesto... in questa dualità, forse la soluzione è saperlo riconoscere quando esagera, in quel difficile momento dovremo ascoltarlo e amarlo in modo che lui si senta compreso e così facendo si sgonfierà. Se si pone attenzione e ascolto lo si percepisce quando esagera... e come quando ti toccano un punto sensibile o ti danno ad una toccatina su una ferita dolente, si sente dentro che inizia a urlare e a gonfiarsi. Forse l'esercizio potrebbe essere propio quello di iniziare a riconoscerlo e ascoltarlo cosa ha da dirci... in fondo anche lui è quì per educarci , un abbraccio cuore a cuore.
Dimenticavo anche l'ego che notiamo negli altri e che tanto ci infastidisce ci può aiutare tantissimo per capirne i meccanismi e di conseguenza aiutarci a guarire ecco perchè alcune volte dovremo ringraziare propio chi ci innervosisce di più infatti questi compagni di viaggio sono la nostra migliore palestra.

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Avatar dany

dany

13 gennaio 2013, 13:30

Ciao Atman, volevo solo farti notare una cosa.....non è detto che quello che tu poni razionalmente come obbiettivo di cambiamento sia poi lo stesso proposito dell'Anima, almeno in questo momento della tua vita, quindi mettiti nella posizione di dire a te stesso "Sia fatta la volontà dell'Uno". Quando noi abbiamo il cuore aperto al cambiamento esso avverrà nel momento migliore per noi.....la questione a mio avviso sta sempre nella ns disposizione all'apertura di cuore. Un saluto...

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Mammapapera

13 gennaio 2013, 13:15

Buona domenica a tutti, un abbraccio

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Avatar Manuela

Manuela

13 gennaio 2013, 12:41

Buona domenica amici cari, entro in questa casa per dirvi che siete nei miei pensieri e per ricordarci che Siamo Immensamente Amati. Buon cammino! Manuela

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Avatar TatuMau

TatuMau

13 gennaio 2013, 11:25

Puoi considerare l'ego al pari di una parte di te stesso,puoi immaginarlo come una tua mano:per quale motivo governi la tua mano e non il tuo ego?Per esperienza,perchè per la tua mano hai avuto sempre qualcuno che ti spiegasse ed insegnasse il suo funzionamento,in questo momento stai imparando a fare la stessa cosa con il tuo ego.Con l'esperienza e tanti scivoloni scoprirai come utilizzarlo e come non esserne veicolo inconsapevole.Vedrai che in fondo il lavoro è arduo ma non impossibile e magari arriverai anche tu un giorno ad osservare il tuo nano Egolo in un angolo del meraviglioso giardino del tuo Se'ad accogliere i residui dei passerotti come ci ha raccontato Josè poche righe fa...Credici e buon lavoro

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Avatar TatuMau

TatuMau

13 gennaio 2013, 11:10

Buongiorno a tutti!Ma certo Atman che ce la farai!Valuta bene il motivo della tua domanda.Non ti fidi delle tue possibilità o non sei convinto del tuo probabile cambiamento?Siamo portati a pensare che cambiare qualcosa di noi sia snaturarci..per quale motivo mi chiedo.Evolvere è modificare in continuazione l'intero nostro essere,è aprirsi continuamente a tutto;è imparare,ascoltare,acquisire nuovo e vecchio,è elaborare tutto sempre confrontando noi e ciò che viviamo,è discernere il meglio dal meno utile,quindi perchè chiedersi se sia cosa possibile,va fatta se ciò è nei nostri desideri.Altrimenti se non è una nostra esigenza,per quale motivo arrovellarsi per un lavoro che non ci apparterrà mai?Valuta bene la strada che vuoi fare ed inizia il tuo cammino,senza preconcetti o riserve alcune.Fidati di te e di chi ti parla con amore,la strada si disegnerà da sola sotto i tuoi piedi e tu dovrai scegliere sempre con il tuo libero arbitrio dove andare.Nessuna costrizione,nessun obbligo ti legheranno a meno che non sia tu a volerti vincolare a qualcosa o qualcuno.Sii libero nei tuoi pensieri e nel tuo divenire e riconosci ciò che non fa per te,comprendi il lavoro che ti viene richiesto e poniti la domanda "che dovrò fare oggi?" e non se ce la farai mai...Buona domenica a tutti! Cristina

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Avatar Atman

Atman

13 gennaio 2013, 02:40

Che fatica ragazzi addomesticare questo egone... Proprio stasera mi verrebbe da dire che ho fallito miseramente ai miei ennesimi propositi per rettificarmi in alcuni aspetti. Ogni volta che finisco a terra nella polvere sconfitto amaramente da questo pericoloso ego è sempre dura poi rialzarmi, a volte perdo proprio la speranza. Ce la farò?

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Avatar ciccio

ciccio

12 gennaio 2013, 21:19

Ciao a tutti e grazie per i vostri consigli che mi aiutano ad imparare.
Secondo me è importante ciò che ha scritto Angelo "l'ego non è soltanto negativo" anzi può aiutare nella sua funzione evolutiva a crescere e a tornare all'Uno. Confesso che ho tantissima strada da fare perchè sono all'inizio e il mio ego mi sfugge come un bambino capriccioso alle volte ma non demordo, mi fido dell'Uno. E' importante volersi bene come detto da Angelo e allo stesso tempo è forse altrettanto importante non seguire il mio ego nelle sue pretese, non assecondarlo e non compiacerlo sempre ma facendogli da padre alle volte dicendogli "no stavolta stai esagerando" ^__^.
Grazie Angelo per la possibilità che mi dai e ci dai di migliorare e di poter proseguire alle scuole il cammino insieme ad Ognanios che mi ha dato tantissimo e che ci darà tanto e che ci aiuterà a diminuire nell'ego, come ha fatto finora, e a dissetarci nell'Amore.. Grazie Angelo davvero e grazie Ognanios di cuore

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Avatar diamonik

diamonik

12 gennaio 2013, 20:02

Premesso che, concordo anch'io con tutti voi in merito al fatto che l'EGO sia fondamentale DINAMO D'EVOLUZIONE su questo piano terrestre... che vi è un EGO "sano"(che è poi quello utile alla sopravvivenza) ed uno "malato","smisurato"(l'egone cocomerone,ecc,ecc)...ed infine che,se non vi fosse più nessun ombra d'ego a languire le nostre "astronavi" varrebbe dire essere "trapassati "su più alti piani astrali...mi piacerebbe condividere anche la mia umile considerazione in merito,notando un altro fattore determinante la maggiore o minore INTENSITA' dell'EGO. Mi spiego meglio: credo che il campo d'influenza dell'EGO dipenda soprattutto dal luogo in cui si nasce,si cresce o si vive... Una cosa è vivere/crescere in mezzo agli aborigeni, in mezzo alla Natura,in realtà piccole e soprattutto semplici..quasi familiari,dove la riuscita,la gioia o il dolore di un componente ne è fonte per tutta la comunità...altro è crescere,vivere e (purtroppo)LAVORARE in metropoli e civiltà ormai troppo votate alla tecnologia (che annichilisce le menti e le coscienze),alla competizione smisurata in qualunque ambiente sociale,lavorativo e culturale ,ai mercati, dove per riuscire bene ed avere la meglio, occorre essere uno squalo in mezzo a tanti pescecani...dove molto spesso ,la gentilezza,la dolcezza o la semplice COMPASSIONE viene scambiata per fragilità o peggio ancora ,stupidità! E tutto diviene INDIFFERENZA verso l'altro...E più si è INDIFFERENTI a tutto ciò che ci circonda, più si è EGOICI!

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Avatar simoco

simoco

12 gennaio 2013, 16:11

vediamo se ho capito... l'ego e' quella cosa che mi fa criticare tutto di mia madre... e'. quella cosa che fa sentire perfette le mie zie perche' sono cristiane, distribuiscono i giornali, quindi fanno opere buone, sono sposate in chiesa... e' quella cosa che fa sentire mia cugina intelligente e capace di discorsi da non permettermi di parlare o di non ascoltare quello che dico, solo per il fatto che e' laureata? tutto questo e' il mio ego che parla o il loro?

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asia

12 gennaio 2013, 15:25


Cari amici, rimettendo il punto sull'ego, … nell’attesa delle vostre opinioni abbozzo una risposta alla domanda che mi sono posta ieri: che rapporto c’è tra ego e intelligenza?
Penso nessuna, considerando l’ampiezza degli svariati modi di essere intelligenti.
Forse l’ego acceca solamente la visione di ciò che non procura un rendiconto personale e che quindi a breve scadenza non serve per sopravvivere, altrimenti il mondo non potrebbe essere governato da Super Egoni nient’affatto stupidi!
… che ne pensate?

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Avatar adiandre

adiandre

12 gennaio 2013, 15:16

Par el sior Manlio. Adeso che me son ciapà do rispodte da ti, par via de la me testa dura, poso anca permetarme de dirte che te si proprio forte!!! A dirte la verità, ho proà a lesar el libro de quel lì, de Patanjali insoma, ma, sempre par dirte la verità, no ghe nò capio un tubo. E xsà che son fortunada che capiso el significato de le parole, ma ricordarme tuti quei vocaboli lì, no ghe penso gnanca par sogno. L'è vera che son veciota, però la vera Andre, la se sente ancora nà buteleta e le desgrassie de la vita no jè gnancora riuside a farla cresar abastansa. Sarà par quela che no la capise ancora gnente. Certo che ti e to fradel Angel, sì proprio nà forsa de la natura e bisognarea che, come voialtri, ghe ne fuse tanti. Eh!!! Ve auguro bon sol a tuti du. Andreina

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Avatar TatuMau

TatuMau

12 gennaio 2013, 11:09

Buongiorno a tutti!Vedo che a terminare tutti i nostri discorsi sull'ego è arrivato Brando,un piccolo esempio di come un guerriero possa brandire una spada forgiata di puro sorriso per cambiare il mondo.La sua forza,la sua semplicità la sua determinazione sembrano portare al nostro mantra AHSI'? un nuovo suono,il mantra EMBE'?da recitare con il tono di:dove sta il problema?Un po' come dire zitto e pedala,che la strada è lunga ancora,di lavoro ce n'è da fare,pensa a sorridere e vai verso il tuo Infinito....Buon sabato a tutti!Cristina

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

11 gennaio 2013, 21:20

Car Adriande, te dev ringrezziere pecchè nun me cappitta mai di eserre termovallorizzatto. Il ver egococomerons è mi fratre Angels che dal pero del suo alto....me cruttica semper vobiscum! Non se ne puote un piu' e quind grezie pe' l'apprezzamento di terreno e per la simpetia. Bedda Tuttissima manlione teh bestions

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Avatar adiandre

adiandre

11 gennaio 2013, 21:10

E' proprio vero che il dolore e la gioia vanno sempre di pari passo..... Ero appena entrata nel sito di Brando e stavo piangendo vedendo quanto possa soffrire un bambino, anche se ha scelto lui così. Per noi è pure difficile da credere. Io, che ho messo al mondo tre figli, sanissimi, anche se di due ho perso la tracce, non finirò mai di ringraziare l'Uni-verso. La sofferenza è veramente la LUCE del mondo. Dopo aver letto di questa malattia, sono rientrata in questo blog per comunicare il mio dolore per questo bambino ed ho trovato la risposta di Manlio, che mi ha fatto ridere a crepapelle. Grazie Manlio per la sua risposta. Ancora non ho imparato a parlare così, ma prometto che mi impegnerò al massmo per riuscirci. Buon sole a tutti. Andreina

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Avatar Elenad

Elenad

11 gennaio 2013, 21:08

ah ah ah :D
Sei trooooopp fortee bimbo Gigio!!!

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

11 gennaio 2013, 20:22

Carissema Adriande, so' perfect daccords su lo snocciol e amento de' termiti difficults. Enk a mmia mi fratre me scassa a minki co' i sattiagratta ecc ecc e non ho nessuns vogli di fammi un cul tura che non ci cap isco nada. Altisonans un po' trops co' i sui saputons, meio rest ig norants comm na cozza. Enk queto Blog sull'eggo non me piacce...ma è possibols che l'eggo veng tent depressito e giudichito mele? W l'ego e il cocomerons e + ce ne ha meglio che ce ne ha. In queto paes do sol l'eggo non guata mai. Bedda Vit Manlione the best

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Avatar adiandre

adiandre

11 gennaio 2013, 18:25

Non so se riuscirò mai a memorizzare tutti i vocaboli altisonanti che snocciola il Dott. Bona, certo che leggere tutti i vostri commenti diventa per me una bellissima meditazione che fa veramente bene al cuore. Ho imparato a sentire l'amore dentro al mio cuore e a farlo diventare luce. E' una sensazione bellissima!!! Grazie a tutti. Andreina

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asia

11 gennaio 2013, 17:08

Ciao a tutti.
Anch’io non sopporto i modi chiassosi e sguaiati di comunicare.
Sopporto la televisione come mezzo d’informazione ma non digerisco chi ne imita il linguaggio, purtroppo sono in molti! Mi irrito quando mi vengono rivolti termini gratuiti tanto da farli sembrare dei vuoti a perdere come cara, tesoro, bella, amore!
Eh Vaai? E un continuo di frasi fatte che mi suonano orribili.
Il mio è forse l’orecchio offeso di una Egona Cocomerona che si sta isolando dal mondo perché inconsciamente crede di essere migliore degli altri?

Questo argomento sull’ego mi coinvolge molto e provoca continuamente in me nuovi quesiti; sono contenta che Jose abbia già sollevato la questione: … certi personaggi che hanno un ego cresciuto a dismisura (altro che Egolo) hanno la stupidità come caratteristica che più mi colpisce.
Eppure, questi personaggi sottoposti ad un test del Q.I. risulterebbero davvero così stupidi?
A mia volta ho notato che molte persone intelligenti hanno un Ego calibrato, piacevole da assecondare e condividere.
Chissà se c’è un rapporto tra Ego e Intelligenza! Mi piacerebbe conoscere i vostri pareri perché è una domanda che mi pongo da tanto tempo …

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Avatar TatuMau

TatuMau

11 gennaio 2013, 14:22

Bentrovati!Capisco di chi state parlando ma non comprendo cosa avete vissuto ieri sera perchè da tempo non ho più contatti con il mezzo televisione.Ho cominciato ad allontanarmene già da un po' e da periodo immemore non ricordo di avere mai seguito qualunque discorso politico.Capisco che per qualcuno possa essere importante avere una connotazione politica,ma a pelle non ho mai creduto in nessun "rappresentante"di quel tipo.La mia tessera elettorale langue timbri,la lascio vuota ancora per un po'...Opto sempre per l'idea che ogni momento è buono per allontanarsi dalla bagarre mediatica ed un buon libro porta sempre miglior consiglio.Osservando bene la scena dal di fuori,essere emule di Gandhi in questa pochezza di scelte non è difficile.Guardare in faccia certi rappresentanti politici è deprimente,ascoltarli è fare spazio alla disarmonia più totale.Cambieranno le cose,basta saper aspettare.L'ego non è più sconosciuto e se una goccia riesce a scavare una montagna,un mare di Amore che potrà mai fare?Forza e fermezza ci aspettano e aggiungerei anche un pizzico di fiducia,per non guastare l'effetto finale.Ma tutto è possibile,tutto è alla portata di tutti,cambiamento compreso.Il vento del cambiamento soffierà sempre per il nuovo che arriva,possibile che questa volta si tratti di un vento di ali angeliche a modificare l'aria stantìa?Buon proseguimento a tutti

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Avatar fafi

fafi

11 gennaio 2013, 13:21

Buongiorno a tutti.Mi immagino che spettacolo di inconsapevolezza della propria meraviglia interiore sia venuto fuori dalla trasmissione televisiva.Da quando vivo nel ‘fantastico mondo di Bimbo Gigio’,Bimba Fafi e di tutti noi fratelli e sorelle di Luce,noto in me un immediato fastidio a tutto ciò che è grida,volumi alti,voci che si sovrappongono,parolacce,toni e modi violenti più o meno sottili,preponderanza verbale,proclami,prepotenza,l’io penso’ detto per celebrare sé stessi piuttosto che per conoscersi,confrontarsi,ed evolvere verso una maggior consapevolezza della nostra fonte divina.Per questo non guardo la tv,men che meno i dibattiti:mi fanno male,sento proprio male fisicamente,nella pancia e nel cuore e lo rifiuto.E quando le persone mi dicono ‘ma così non sei informata,sei fuori dal mondo’ dico che,sì,sono fuori da questo mondo che schiaccia l’anima e plasma l’ego con paure,bisogni e pensieri indotti per la soddisfazione delle tasche e del cocomerone di pochi.Ho un mio mondo,è ancora piccolo ma non sono sola,e funziona,ci confrontiamo,ci ascoltiamo,gioiamo,riflettiamo sul senso di quello che accade,sugli scivoloni umani,sui momenti di luce,cerchiamo di generare Amore e rispetto per l’Uno che siamo e che vogliamo ritrovare.E,si,mi informo.Mi informo,per come so,da fonti che risuonano con la serenità ed il senso di cui amo circondarmi:mi informo dal silenzio,dalla natura,dal mio cuore,dagli Angeli,da Scuole di Immortalità nutrienti,da case-blog d’Amore. Vi abbraccio :)

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

11 gennaio 2013, 12:25

Cari tutti, l'ego deve essere educato al satyagraha che come insegna Gandhi è la verità( satya) unita alla forza e alla fermezza (agraha). L'ego evolverà se pratichiamo con forza la verità, con forza l'Amore. Questo si condensa nella non violenza unita alla fermezza e al praticare cio' in cui si ha fede. Un altro grandissimo saggio era Thoreau che insegnava la Disobbedienza Civile. Bisogna astenersi dallo Spettacolo, dagli share, dalle primarie, dalle secondarie, da ogni Associazione a freghinquere. Pratichiamo la Verità in cui crediamo senza paura nemmeno di perdere la vita, tanto essa è eterna. Non votiamo l'ego, non lo celebriamo. Non scegliamo rappresentanti che non pratichino il satyagraha.

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Avatar jose asdrubale

jose asdrubale

11 gennaio 2013, 12:05

Cari amici, se state seguendo alcune delle trasmisioni televisive di cui l'esempio massimo`è stato raggiunto ieri sera con Santoro-Berlusconi, potete/possiamo trarre tantissimi insegnamenti riguardo i danni e la sofferenza che provoca l'identificazione totale di un essere con la sua rappresentazione egoica. Intervistatori ed intervistati ci mostrano generosamente come si può diventare seguendo questa strada. Non mi va di elencare tutte le caratteristiche di questi personaggi che in più, hanno un ego cresciuto a dismisura (altro che Egolo) ma la caratteristica che più mi ha colpito: la stupidità. Un abbraccio a tutti. José

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angelotto

10 gennaio 2013, 22:03

Buona sera a tutti, molto interessanti tutti i vostri post, io provo ad abbozzare una via interpretativa, potrei ipotizzare che l'ego sia il frutto di una pianta che si chiama paura le cui radici siano i desideri. Se così fosse bisognerebbe andare in radice. Un sorriso

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asia

10 gennaio 2013, 21:35

Grazie a tutti! Ho le idee più chiare ...
Penso anche che il gioco e il divertimento servano per sdrammatizzare la pesantezza della nube egoica che ci avvolge in società, altrimenti come si farebbe a sopportare questo mondo?

Vorrei fare i complimenti a Francesco Bona per l'immagine eloquente.

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Avatar fafi

fafi

10 gennaio 2013, 14:31

Se i Maestri dell'Uno si contrariano per le irruzioni di gioia e di gioco di Bimbo Gigio...non mi torna più nulla!
Quindi: E' IMPOSSIBILE!
E la nostra casa è aperta più che mai al loro soffio, che aspettiamo di sentire anche in parole d'Amore :)
Un abbraccio e una carezza a tutti noi.

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TatuMau

10 gennaio 2013, 08:40

Forse sono stata fraintesa,ma non ho mai parlato nè considerato il nostro corpo come contenitore vacuo,al pari di un uso spazzatura,ma valutavo solo la sua limitazione di uso rispetto alle nostre reali potenzialità.Ci viene insegnato come curarlo,rispettarlo,edonizzarlo e mai come utilizzarlo al meglio.Nulla viene insegnato riguardo la nostra essenza reale.Cercavo solo di diversificare le funzionalità e non di denigrare un corpo che mi permette di essere in vita.Se tutto è parte dell'Infinito e perfetto anche il mio corpo lo è di conseguenza,ma non dovrei farmi governare dai suoi limiti era il mio consiglio,sviluppare la conoscenza del mio Sè un obbligo.Tutto qui.Buona giornata a tutti

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

10 gennaio 2013, 08:22

Cara TatuMau, cari tutti, questa divisione tra veicolo ed essenza non la condivido. Anche il veicolo è essenza addensata e non soltanto una matrioska a perdere, un contenitore di trasporto della nostra anima. Il corpo è anima addensata, tutto è Uno e il veicolo o l'ego che agisce e sperimenta (ahamkara) sono funzioni essenziali della nostra evoluzione spirituale. Giusto è non identificarsi ciecamente nel solo corpo o nella funzione dell'ego, ma risvegliare l'Atman, il Sè superiore. Mi ricorda questa faccenda la storia del DNA spazzatura o junk-DNA. Non esiste un corpo o veicolo spazzatura o di serie B rispetto a tutto cio' che serve generato dall'Uno perfetto. Esiste una gestazione dell'Uno che tutti noi dobbiamo percorrere e non credo duri nove mesi o nove vite. La durata della gestazione dell'Uno è a atemporale , ma determina per ogni sua apparente parte una evoluzione d'Amore. Veneriamo quindi la divinità del corpo e la divinità dell'ego, ma impariamo a dominare gli istinti, le pulsioni, le parole, gli atti di bassa vibrazione. Solo raggiungendo una visione di rispetto e di integrazione nell'Uno di cio' che è apparentemente diviso riusciremo a raggiungere il mondo del Mahatma AHSI' Bellobellomabello. Ricordo che una funzione dell'Uno è anche la Gioia ed il divertimento e spero che la giocosa irruzione del Mahatma AHSI' non abbia contrariato Ognanios e i veri Maestri dell'Uno. Mi piace giocare.

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Mammapapera

10 gennaio 2013, 07:51

Buongiorno a tutte Anime di Luce.
TatuMau mi hai fatto venire in mente le parole di Rita Levi Montalcini.....
"ultimamente sento poco, vedo poco le diapositive quando vado ad un convegno ma io non sono il corpo io sono la mente".
Grazie per la tua stupenda riflessione.
Un abbraccio a tutti

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Avatar TatuMau

TatuMau

10 gennaio 2013, 07:40

Vivete come Angeli in formazione e non come uomini in cammino verso il nulla e vedrete che la parole,i gesti,le persone smetteranno di fare paura e diverranno strumenti con una unica direzione,quella che porta diritta all'Amore Infinito

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TatuMau

10 gennaio 2013, 07:30

Anche le parole sono parte del mio mezzo di trasporto e servono in base a ciò che intendo fare.Se vogliono colpire qualcuno sono potenti,riescono ad uccidere nella maniera più sottile e totale,ma si limitano sempre ad un corpo.Se anche la mia essenza dà loro troppa importanza,arriveranno a colpire anche quella.Tutto ciò a cui do importanza diviene reale,in qualche modo divento suo prigioniero.Se do spazio alla paura,subisco le sue regole,se do spazio all'ego,divento suo succube,tutto ciò che temo ha la possibilità di farmi suo strumento.Liberandomi da tutto riscoprendo il mio vero essere,in pratica non faccio altro che collocare al giusto posto ogni cosa riuscendo ad utilizzare anche i miei mezzi con le dovute regole.

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TatuMau

10 gennaio 2013, 07:19

Quindi il problema è che utilizzando solo il mio corpo,limito le mie potenzialità di essere solo a quelle del mio mezzo di trasporto.In pratica il mio mezzo si muove ad una velocità fisica di 300 km/h quando potrei farlo con la mia essenza alla stessa velocità della luce.Il mio copro è fisso e non può muoversi nel tempo e nello spazio,anzi considera fortemente l'idea di un limite spazio/temporale,la mia essenza può traslare per l'intera temporalità come ci dimostrano le regressioni ipnotiche.Quindi perchè fermarsi a considerare il nostro mezzo come noi stessi?E'qui secondo me il nodo da sciogliere.Considerarmi come diverso da ciò che mi ospita.Certamente il mio copro va rispettato e tagliandato al meglio(intestino,tiroide,pancia)per ottenere da lui il meglio,ma devo svegliare e riconoscere la mia essenza per divenire ciò che sono veramente.Allora problemi di egoismo,del male,degli egoni e delle streghe non faranno più paura a nessuno perchè non saranno più reali.Nel momento in cui sarò libera dal vincolo dell'importanza che do al mio corpo,al tempo,al limite in generale,sarò di nuovo essenza e non ci saranno direttive da dare perchè l'Amore sarà libero di circolare.

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TatuMau

10 gennaio 2013, 07:06

Buongiorno a tutti.La riflessione del mattino parte ad un presupposto diverso:noi tutti siamo eterni e siamo essenza,nel momento in cui ci troviamo a scegliere la nostra vita sulla terra,dobbiamo scegliere il mezzo con il quale potremmo farlo,questo mezzo è il nostro corpo.Esso è formato da una materia fisica,ha delle funzionalità e caratteristiche proprie.Ciò che non abbiamo mai pensato fino ad ora è di imparare ad usarlo in maniera corretta.Paura,ansia,egoismo,bene e male,sono caratteristiche del mio corpo e non della mia vera essenza.Infatti io sono l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo,sono Uno e sono Tutto,ho l'universalità nella mia essenza,nel momento in cui entro in un corpo mi ritrovo ad avere tanti limiti da controllare e non so che fare.Il punto è che in questo"mezzo"noi dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo e pensiamo che il nostro corpo sia il nostro tutto.Ecco dove sta il problema.Noi siamo tutto ma ci siamo dimenticati della nostra grandezza facendoci governare dal nostro mezzo di trasporto.Praticamente,la comodità del mezzo ci ha fatto impigrire a tal punto da farci dimenticare chi siamo e cosa dobbiamo fare.Le domande che ci sorgono,ciò che ci mette in crisi,non è altro che la nostra essenza che cerca di svegliarsi dal sonno forzato a cui la stiamo obbligando.Come dicevo.l'ego,le paure,la disarmonia che avvertiamo,sono caratteristiche del mio mezzo,che consapevolmente usa le sue limitanti costrizioni per continuare a confondermi.

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jose asdrubale

9 gennaio 2013, 23:43

E' vero quello che dici Angelo. Credo che il discorso sia molto complesso e che in ogni cosa tutti noi siamo a rischio. Mi sembra di capire che l'ego si presenta puntuale nella nostra vita. Nei momenti in cui si parla, in cui si ascolta, in cui si scrive ed in cui si legge. Si manifesta tanto quando si esprimono idee quanto dando interpretazioni. Questo è il bello, che nessuno qui sulla terra ne è privo e così siamo aiutati a divenire umili ed a manifestare compassione per noi e per gli altri. E questo mi fa anche desiderare profondamente questo lavoro interiore e dare a Egolo la giusta collocazione nel giardino.

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Angelo Bona

9 gennaio 2013, 21:16

Cari Tutti, le parole possono divenire veicoli d'Amore e costruire un Eden, oppure possono essere pietre scagliate con odio che demoliscono il mondo e creano un inferno. L'ego predilige demolire con inconsapevolezza, ma nell'inferno poi arderà lui stesso. Verrà il giorno in cui Econe Cocomerone o Ega la Strega impareranno a non produrre karma (agaminkarma) tramite le parole. In quel momento il sasso verrà lasciato cadere e nessuno scaglierà la pietra su di un fiore.

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jose asdrubale

9 gennaio 2013, 20:23

Amici, l'ego va individuato perché se ci identifichiamo soltanto con quella parte di noi siamo solo una rappresentazione di noi stessi. L'ego va curato, con amore, con umiltà, con gli occhi ed il cuore ben aperti, con tecniche che possiamo imparare, con il nostro intuito da autodidatti, con auto ironia, con gioia, sapendo che non siamo infalibili ma impegnandoci con volontà e perseveranza. L'ego va osservato (e già avremmo compiuto un passo significativo) e va ridimensionato per quello che è. Io l'ho rappresentato con un nano da giardino che vuole con la sua presenza e la sua corporatura, coprire la vista del giardino che siamo. Come i bambini è capace di qualsiasi cosa pur di richiamare l'attenzione su di lui. Un nano che ora tratto con compassione di me stesso perché ho capito cosa mi ha/ho combinato nella vita e quanto dolore ho prodotto. Ora basta ! - "Egolo sei un bellissimo nano e sei nel mio cuore ma io starò attento a quello che combini ed ogni volta che ti vedo spostarti e salire sulla sedia, prendere il megafono, vestirti da giudice o da migliore o peggiore, o da vittima. Ogni volta que dici questo è mio, questo amore, questa amicizia...Ogni volta che mi induci alla possesività, al giudizio, al conflitto, alla invidia, alla gelosia, al rancore, al sentirmi in possesso della ragione, ecc. perché la lista è lunga, io cercherò di riportarti alla realtà perché voglio una vita migliore. Stai al tuo posto bello.

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asia

9 gennaio 2013, 18:17

...oppure se dalla luce si entra improvvisamente nel buio...

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asia

9 gennaio 2013, 17:48

... allora può succedere che si senta la necessità di rinchiudersi nel bozzolo se si prende troppa luce all'improvviso?

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Londinium

9 gennaio 2013, 17:15

Forse l'ego e' il bozzolo che protegge l'anima da una esposizione troppo improvvisa alla Luce, il rovescio del ricamo che ci accompagna nel nostro cammino di conteggio alla rovescia.

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asia

9 gennaio 2013, 16:54

... è vero Jose, c'è questo rischio, quello di combattere l'ego e quindi sentirsi migliori degli altri... io smetto, mi ribello. Provo a fare l'egoista per provare il piacere di prostrarmi in un mea culpa verso l'UNO...

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jose asdrubale

9 gennaio 2013, 13:08

Cari amici,non vi pare scontata la conclusione che l’ego non sia da condannare,non da distruggere,non da buttar via,non da spurgare ecc.Fa parte di noi, ci serve come il corpo per fare questa esperienza;fa parte dell’insegnamento;siamo sempre tanto amati come ci rassicura Ognanios;ogni esperienza che produciamo e la cosa migliore per la nostra evoluzione,come dice Bankeris;è una delle grosse dinamo di conflitti e sofferenza e quindi ha una funzione evolutiva;ecc.Proprio per questo,perché si evolve,si diventa consapevoli che questo ego ci ha preso la mano e coscienti del fatto che genera dolore(sintetizzando perché il discorso è molto complesso)lo si vuole ridimensionare,tenere a bada,visualizzare,ecc.per evitare di continuare ad identificarci totalmente con lui,solo con quella nostra parte.Perché uno può arrivare a capire ed a voler dire basta alla separazione ed alla sofferenza per sé e per gli altri.Il mondo non è ormai saturo di dolore? Non è ora di prendere la strada della Gioia come motore evolutivo e generatrice di un’integrazione con l’immenso Universo che siamo?Penso sia utile scambiare ed aiutarci in questo lavoro che considero indispensabile e non più riflettere se Egolo è buono o cattivo,se serve o non serve,se bisogna lasciarlo fare come vuole perché altrimenti si perde serenità psicologica.Ma non vedete che il più delle volte lo identifichiamo subito quando si tratta di quello degli altri.Forse la cosa importante è che il lavoro sull’ego non diventi "egoico".José

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Elenad

9 gennaio 2013, 13:07

grazie Angelo per il tuo commento e sostegno. Seguirò il tuo consiglio di usare il più possibile L'ah sì ?! vamolà, un mantra molto utile per dipanare le difficoltà che ci presenta il mondaccione così come quelle che emergono dal nostro egone cocomerino, che come dici tu alla fine ci è indispensabile, come il nostro corpo, per vivere in questa dimensione e trovare la spinta a puntare in alto, sempre più in alto fra le nuvole, attirati dal sole/amore verso il blu limpido del cielo/Uno.

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LucAngelo

9 gennaio 2013, 12:51

Grazie a tutti, di cuore! ogni vostra considerazione e testimonianza è linfa vitale ed un'arma in più contro il MOSTRO EGOICO!

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fafi

9 gennaio 2013, 11:59

Cari amici,da quando ho intrapreso la via di ricerca dell’Uno insieme a voi non riesco più a concepire il concetto di demone,o di male. Angelo che pace leggere le tue parole sulla “contabilità Unica”. A me aver eliminato il pensiero del ‘male’ mi rilassa profondamente, il sentire che il male è un Bene giovane,e che è dentro di noi quello che poi proiettiamo all’esterno,nelle persone,nelle esperienze e che questo è il senso dell’essere qui e non una sfortuna. Questo mi pacifica,mi calma,mi stimola a guardare dentro di me quando qualcosa fuori e intorno stride,come occasione per comprendere il messaggio,metterlo nello zaino e proseguire. Così sto scoprendo il peso del mio ego e tutte le sfaccettature di cui si veste e che gli altri,e le esperienze,mi aiutano a vedere. Un altro pensiero che mi infonde quiete è che non c’è un qualcosa a cui arrivare,non è che ‘se elimino l’ego velocemente, allora poi…’ ma questo è il senso dell’essere sulla terra,il volgersi all’Uno,altrimenti non saremmo qui. Questo è il cammino:ascoltarsi,conoscersi,nell’ego come ‘Uno giovane’,e fare del nostro meglio per accettarlo,ripulirlo e portarlo alla luce dell’Uno. Grazie di cuore alle preziose occasioni di riflessione che Angelo ci dai,mi aiutano tanto a ritrovare il senso della mia freccia in cammino ed a vedere che,alla meglio che posso,sto provando a percorrere questo passaggio cogliendo il suo senso più profondo. Grazie a tutti noi per la pace che mi infonde questa nostra casa comune.

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Mammapapera

9 gennaio 2013, 11:30

Buongiorno a tutti.
In risposta a TataMau dico che la penso come lei, a tutti voi dico che non riesco a starvi dietro con tutti i termini che usate e faccio una faticaccia a comprendervi.
Un abbraccio di Luce.

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TatuMau

9 gennaio 2013, 10:44

Quindi non penso possa esistere un ego demone o un ego totalmente negativo,perchè noi non siamo così e l'ego siamo noi,nessun'altro.L'ego è al pari dell'Amore,la nostra spinta evolutiva.Conoscendolo ed imparando a governarlo con il giusto equilibrio,completeremo la nostra crescita ed evolveremo al meglio.Quindi cocomeroni miei,non abbiate paura di ciò che siete o dimostrate,siete comunque sempre perfetti e sempre amati,tutti sempre Uno,ognuno con il suo ego.Che ne dite?

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TatuMau

9 gennaio 2013, 10:38

Buongiorno a tutti.Condivido l'idea del ritrovato dott.Bona,che la condizione dell'ego sia indispensabile,perchè risulta una grande palestra di formazione.Ogni gesto della nostra esistenza contiene in sè il nostro egoismo,come parte del tutto,è quindi gesto inutile cercare di eliminarlo,perchè fa parte della nostra essenza.La possibilità di capire e crescere,però,ci permette di arrivare a riconoscere e comprendere i meccanismi dell'ego,Per passare da uno sterile IO ad un comprensivo NOI,serve esercizio e pratica dell'ego.Ogni volta che ci scopriamo a comportarci in modo egoistico,stiamo già in pratica imparando a riconoscere la nostra disarmonia e quindi ci stiamo già organizzando per evitare che questo accada di nuovo in una prossima occasione.In fondo essere veramente se stessi,significa anche dimostrarsi egoisti,se non riusciamo ad essere altrimenti in una determinata situazione.Penso sarebbe peggiore l'ipocrisia di nascondersi dietro ad altre scusanti o comportarsi e parlare in maniera forzatamente"amorevole" negando il proprio vero ed intimo essere.Solo vivendo in pieno il nostro egoismo riusciremo a capire dove questo ci può portare realmente:un gesto egoista ne richiamerà sicuramente un altro identico a sè,sempre per la legge dei neuroni a specchio di cui si parlava in precedenza,quindi vale la pena di perseguirlo o conviene abbandonarlo?Solo comprendendo il meccanismo si riuscirà a scegliere in modo diverso la volta successiva in cui l'ego si ripresenterà a noi.

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Manuela

9 gennaio 2013, 09:17

grazie dottore, grazie cari amici, i pensieri scritti sono stati per me molto utili. Vi abbraccio con affetto.

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Angelo Bona

9 gennaio 2013, 07:44

Cari amici, dopo l'incursione di MahatmaAHSI' ritorno a parlare con voi: tra umani ci si intende. Sono sempre piu' convinto della utilità dell'ego nel rappresentare come il corpo un elemento basilare ai fini della nostra evoluzione. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo quindi. L'ego, il karma,la malattia, la reincarnazione non sono funzioni separate, ma come sempre interconnesse nell'Uno. Il dolore che rappresenta l'attrito egoico contro l'asfalto dell'esistenza è indispensabile per farci tirare la cloche e elevarci di prequenza spirituale. Vorrei ascoltare il parere di Ognanios, di Maria Teresa su questo punto. Esiste quindi un ego-male? Un ego-demone? Un cocomerone luciferino che dobbiamo spurgare dalla nostra candida coscienza. Tutto fa brodo e tutto fa ego al fine come sempre che di vita in vita tutto faccia Uno. Questa contabilità Unica è cio' che mi rilassa psicologicamente e spiritualmente. La certezza che alla fine dell'ego ci sia sempre la tetta di Mamma Uno. Naturalmente bisogna imparare a porgere con fiducia di poppata le nostre timide e frementi labbra.

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fafi

8 gennaio 2013, 22:15

[2]Si nutre dell’ascolto della mente,di parole,di parolacce,di volumi sonori alti,di volgarità,di velocità,di visibilità,sensazionalità,di artificialità,di iperspazio occupato,di etichette,di ritorni materiali,di insistenza,proclami,di popolarità,visibilità,di consenso,di giudizi,opinioni,di sicurezza,di risposte.E non rimane centrato,si trasforma,fluttua,mobile dietro alla chiamata egoica altrui.Mentre il cuore,centro di connessione con l’Uno,si nutre di silenzio e rimane centrato sui propri valori,se stimolato a tradirli;non risponde,gli scivola come al VAMOLÀ di Mahatma Gigio,e si afferma serenamente.E si nutre di tenerezza,semplicità,stupore,lentezza,leggerezza,morbidezza,di sorrisi,gioia senza ragione,di Amore,compassione.Mi accorgo adesso che la mia strategia al momento è quella di accettare l’ego come parte di questa esperienza di vita;e proteggo il mio cuore evitando per il possibile di nutrirmi di tutto questo che alimenta l’ego.Ed è come se lasciandolo affamato perdesse forza e rimanesse meno suscettibile anche quando poi viene inevitabilmente stimolato.E,così,posso anche buttarmi nel mondaccione,perché alla fine il cuore,se protetto e nutrito,ha per lo più il sopravvento e detta lui le nuove regole-non regole per attraversare l’esistenza con un senso luminoso.L’esterno siamo sempre noi quindi è tutto evolutivo,fa tutto parte del nostro gioco dell’Uno a nascondino con sé stesso,è tutto volto al ripulirsi per risuonare luminosi con l’Uno che siamo,ed è tutto Amore!

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fafi

8 gennaio 2013, 22:15

[1]Cari amici BELLI BELLI! E soprattutto umani! Mahatma AH-SI? viva il tuo nuovo look! Il mio Ego ha un sacco da dire ma il cuore vuole contribuire allora abbiamo fatto un patto di convivenza e ridotto la produzione a due soli post in cambio dello svelamento di alcuni suoi piccoli segreti :)
Mentre leggevo il blog,i vostri commenti,pensavo che l’orecchio rivolto all’interno aggira l’ego. E sembra una contraddizione..dove è l’ego se non dentro?Forse è fuori. Fuori dal luogo dove si fa esperienza piena della vita. Fuori dal cuore. Un volgersi all’ascolto di sé come ego centratura sul cuore è infatti una benedizione,mentre l’egone si centra sulla mente e sulle aspettative esterne e materiali. L’ego si muove nel fare le cose per una chiamata esterna e per ciò che le situazioni e le scelte portano come ritorno all’esterno,denaro,fama,parole,riconoscimento. La fregatura è che parte ad elastico,viene sollecitato e,come il ginocchio al martelletto,risponde. E così si attiva. Ciascuno di noi ha un canale preferenziale di entrata,un tallone di Achille che viene toccato e che automaticamente risponde. Conoscere e gestire i propri talloni di Achille è di grande aiuto,così come il proteggerli. L’ego siamo sempre noi,e siamo noi a nutrirlo così come possiamo imparare ad indebolirlo togliendogli di torno ciò che lo sveglia e lo alimenta. Perché l’ego si nutre di alimenti ben precisi e ben identificabili,alla fine. Si nutre di ciò che allontana dall’ascolto del cuore,e agita,e fa rumore.

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Loredana

8 gennaio 2013, 20:45

Caro jose, leggo sempre con molta attenzione i tuoi messaggi e da questi intravvedo una persona che dalle sue sofferenze personali è riuscita ad elaborare il suo dolore trasformandolo in ricerca interiore attraverso l introspezione ...... La meraviglia di tutto ció è che non ti sei fermato ad ascoltare la tua sofferenza ma l hai usata per tasformarla in Gioia e Amore verso la vita. ..... Hai ascoltato la tua anima e ora la tua consapevolezza ti ha fatto diventare quello che sei....complimenti per il tuo cammino spirituale....

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titu

8 gennaio 2013, 18:42

Oggi riflettevo sull'argomento ego, alla ricerca dell'aspetto egoico che è più sviluppato in me.
Permalosa, direi, mi capita spesso di vedere solo il lato negativo delle cose che si dicono o che mi succedono.
Ora sto lavorando su questo aspetto per ridimensionarlo.

Vi abbraccio...

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TatuMau

8 gennaio 2013, 18:41

Sai Jose,spesso invece mi trovo a pensare a mio padre che ha passato l'intera sua vita a parlare di sè e di ciò che sapeva fare o dire non vedendo nulla di ciò che aveva intorno.Un Egolo all'infinita potenza.Nel momento in cui se n'è andato era totalmente solo,io stessa sono venuta a conoscenza della cosa per sbaglio un giorno dopo.Il dolore immenso per la sua perdita era rivolto al fatto che non avesse mai capito quanto avesse perso di ogni persona o cosa.Ora sono serena,perchè so che ha già la possibilità di poter conoscere tutto,di poter sentire tutto ciò che ha soppresso,finalmente conoscerà l'intero amore che ho avuto nei suoi confronti,l'intero dolore che ha provocato il suo ego e forse la prossima volta sarà un uomo o una donna migliore di questa vita vissuta.Di contro,non rinnego nulla delle mie difficoltà nel vivere con lui,perchè sono servite a creare la persona che sono ora.Avevo solo necessità di risposte e queste sono arrivate quando ho conosciuto tutti voi.Non so quantificare il livello di ego del mio giardino perchè cerco ogni giorno di incontrarlo e di pianificarne la presenza.Un discreto equilibrio è la soluzione migliore,ma è molto più gratificante annullarsi nel servizio che posso dare agli altri.Così ogni giorno sono qui a dire sì per offrire il più possibile,cercando di raggiungere ciò che mi è permesso.Vorrei lasciare un'astronave minimissima alla mia partenza,una mini scatoletta vuota piccolissima vista dall'infinito.

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jose asdrubale

8 gennaio 2013, 18:18

Amici, a volte cerco d'immaginare la mia anima che vola lasciando la materia. L'anima porta con se l'energia di amore ed in base a questa vibra e segue il suo percorso. L' ego, la personalità rimangono qui sulla terra. Vi immaginate un anima senza più i legami e condizionamenti con la materia. Penso che l'anima "vivrà" l'ego costruito nel mondo materiale come un contenitore grazie al quale si è potuta manifestare. Se però questa anima per tutta la sua permanenza sulla terra, ha creduto fermamente di essere una bottiglia e non è mai andata oltre e quella bottiglia è stata modellata impedendo un'apertura, un riconoscimento diverso, credo vivrà un salto enorme di consapevolezza scoprendo la sua immensità. Se riusciamo minimamente a fare questo lavoro mentre siamo nel mondo materiale, credo l'anima avrà la possibilità di compiere un passo evolutivo importante. Il mio Egolo ogni tanto fa dei piccoli passetti, si sposta verso l'entrata del giardino coprendolo completamente e cercando di richiamare su di se tutta l'attenzione. Per questo rimango sempre vigile sapendo che fa parte di me e niente si butta, ma rimanendo in osservazione attenta allora riesco a capire questo suo movimento e, prima che combini danni maggiori (ne fa sempre qualcuno) lo riporto al suo posto tra i carciofi. Vi confesso che in questo lavoro mi aiuta molto sentire mia figlia nel cuore e sapere che siamo Uno e che sto onorando lei ed il senso della mia vita se faccio questo lavoro con la massima onestà. Baci.

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Londinium

8 gennaio 2013, 17:11

Cara Asia, se restassimo senza Ego saremmo dei MinestrONI dell'UNO.

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asia

8 gennaio 2013, 16:56

... mi ha ispirato pioggia... cosa succederebbe se restassimo completamente, ma completissimamente ... SENZA EGO?

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Manuela

8 gennaio 2013, 16:29

Cara TatuMau mi hai fatto proprio ridere! Devi essere veloce a sfoderare la pistola egoica, sparare per prima! Sfidalo ad un duello davanti al saloon, sotto il sole cocente, guardalo con lo sguardo alla Eastwood. Che cosa vedrai? Ora parlo per me....una persona che è in difficoltà nel relazionarsi con la compagna e credo con sè stesso. Forse nell' infantile prevaricazione egoica una richiesta d'amore. Lo sguardo che incrocio mi muove compassione. Ho deciso che rinuncio al duello, ma non so cosa fare. Forse mi unirò alla carovana di Zeb McKein o scapperò con Toro Seduto se si decide ad alzarsi. Qualsiasi cosa deciderò, vorrò farla con amore. Cari amici siete fortissimi, grazie per la condivisione dei vostri pensieri. Siempre adelante.

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TatuMau

8 gennaio 2013, 15:58

Allora vedremo di diventare bravi giardinieri e coltivare solo il meglio,smontando il cancelletto della palizzata e lasciando fluire tutto prendendo in giro chi entrerà ad osservare... Grazie dell'aiuto,continuerò a chiederne ragazzi!Buon pomeriggio a voi

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jose asdrubale

8 gennaio 2013, 15:45

Ciao ragazze, quello che volevo dire è che in realtà in questi casi il problema riguarda l'ego di entrambi. Sia di chi pretende di avere più spazio, sia da chi crede di poter cedere il proprio. Egolo o Gulliver, sono soltanto facciate che ci impediscono di riconoscerci nel immenso giardino che siamo. Sono solo una creazione immaginaria di chi crediamo di essere. Il risultato è la sofferenza. IO HO GIÀ MOLTO SOFFRITTO a causa di Egolo e per questo che il mio sguardo l'ho rivolto verso la parte interna del giardino. Egolo si era piazzato proprio all'ingresso, davanti al cuore. Ora sta in un angolino e gli uccelli si posano sopra e lasciano i "regalini" sopra la sua testa di coccio. Baci. José

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Avatar loce

loce

8 gennaio 2013, 15:36

Ciao a tutti.....AHSI....VAMOLA'....Mio caro EGO perchè non te ne vai da qua?
ALLE VOLTE E' EGONE, ALLE VOLTE EGHINO....MA IL MANTRA di MahatmaAHSI' E' UN TOCCASANA...
GRAZIE DOC.
GRAZIE A TUTTI.

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asia

8 gennaio 2013, 15:35

Grazie Jose, e cara TatuMau, anch’io come te ho sofferto molto a causa dell’ Egone del mio compagno!Ho trovato equilibrio dedicandomi a me stessa, allo studio, a sviluppare qualità intellettuali che nessuno immaginava … mi viene in mente questa bella frase di Henry Miller: “Tutti partecipiamo alla creazione; siamo tutti re, poeti e musicisti; non c'è che da aprirsi come i fiori di loto per scoprire tutto ciò che era in noi.”
E’ seguito un periodo duro di destabilizzazione da parte sua ma anche di ammirazione nei miei confronti che ci ha portato pian piano a trovare un rapporto alla pari, una specie di equilibrio.
Siamo umani dall’energia e dai sentimenti continuamente oscillanti quindi, anche se ad oggi non abbiamo un rapporto perfetto, non mi lamento … ma è proprio nell’imperfezione che sta l’incanto!
Ah, una piccola astuzia con un Egolo a fianco: sdrammatizzare, e prenderlo amorevolmente in giro!

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TatuMau

8 gennaio 2013, 14:45

Ciao a tutti!Bella questa aria scanzonata del blog,ci si trova di tutto un pò e ci si sta bene...Un pensiero per asia:che ne diresti se ti dicessi che la persona che ti stai momentaneamente ritrovando in casa io la ho fissa nella presenza del mio compagno?Parlando di ego,non riesco a trovare il tempo di sfoderare il mio perchè il suo è talmente vasto,praticamente Egolo fatto persona e non nanetto da giardino,per riprendere da Josè!Posso stare qui con voi al blog solo quando non è in casa,altrimenti riuscirebbe a fare rumore anche sbattendo anche solo una piuma a terra:il pc è dannoso,le chat poi ti bruciano il cervello!Quando non lavora devi essere sempre al suo servizio e non puoi fare nulla da sola,pena la puntuale critica su ogni cosa.Il mantra AHSI' VAMOLA' è messo a dura prova,ma fa breccia...Partendo dal presupposto che anche il due è Uno sono dell'idea che tutto questo per me abbia una giustificazione:buttare tutto all'aria,compagno compreso non è una soluzione unificante,quindi rimboccarsi maniche ed ego è la lezione da imparare...Vedo una lunga strada,magari vi chiederò consiglio durante il tragitto..Che ne dite?Cristina

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Mir

8 gennaio 2013, 14:23

Ho avuto due giorni intensi, non ho potuto seguire il blog e...... sorbla, ma cosa è successo? Non so se riesco a metabolizzare tutto ciò che ho scorso rapidamente. Forse ho capito che se penso di avere un egone da matti e mi denigro, ci son dentro fino al collo e se penso di essere bravina è uguale!, ci son dentro lo stesso... Allora che faccio: ci sto dentro da "orsacchiotto", cioè senza eccessi, oppure magari me ne libero per distrazione, guardando fuori anzichè dentro, possibilmente senza giudicare...
Oppure faccio come per i mostri della notte: lo guardo in faccia e gli dico "caro ego, da oggi mi fai un pò meno paura"...?
PS: la Otta del Mahatma è la prima e l'Unica cui aderirò in tutte le Vite! Grazie maestro di esistere!

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Avatar Rosa Isha

Rosa Isha

8 gennaio 2013, 13:56

Ricordo un momento della mia infanzia in cui mi chiedevo "ma io sono io?", e quasi mi stupivo della mia identità.
Ora mi accorgo quotidianamente di quanto il mio ego mi generi sofferenza. So già che riconoscerlo è già un passo importante, che mi ha fatto abbandonare il perenne ruolo di vittima. Ma vorrei sconfiggerlo, ma forse sbaglio tattica e questo desiderio da "miss perfettina" è probabilmente esso stesso un'espressione egoica.
Venerabile Minestro MahatmaAHSI', onorata della sua presenza, avrebbe una parola per me? :-)

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Avatar Rosa Isha

Rosa Isha

8 gennaio 2013, 13:50

Come è interessante questo post, quanti spunti di riflessione i vostri commenti (Elenad, come mi sono riconosciuta nelle tue parole:-) Grazie

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pit

8 gennaio 2013, 13:23

....un ben arrivato tra noi della MC a Mahatma AHSI'.....ho clikkato sulla tua icona ......doc sei troppo forte, un abbraccio.

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jose asdrubale

8 gennaio 2013, 12:29

Cara Asia, ci sono parecchie persone che hanno la capacità di caricarsi continuamente di conflitti e di problemi da risolvere. E' il loro modo di stare nel mondo. Normalmente si trovano a scaricare su altri le loro problematiche e questo le alleggerisce alquanto. Provano gratitudine e riconoscenza. Figuriamoci se si staccherebbero da chi funge da si fa carico dei loro pesi. Sarebbe come chiedere ad una tenia di abbandonare per propria volontà le pareti intestinali... Ti parlo per sperienza. Il problema è sempre che ad un soggetto simile corrisponde un'altro in grado di accogliere e farsi carico. ALtrimenti il meccanismo non funziona. QUesto non vuol dire che non ci debba essere sostegno e solidarietà davanti ai problemi altrui. Credo che man mano che impariamo (sempre soffrendo purtroppo) iniziamo a mettere i giusti paletti o semafori con le dovute luci. La verde va bene, ma ci deve essere anche il giallo e la luce rossa come LIMITE invalicabile. Saluti. José

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asia

8 gennaio 2013, 11:33

Cari amici … me ne sto tranquilla a pregare e lavorare cercando di allontanarmi il più possibile dall’Egone cattivo quando nel bel mezzo della mia serenità sono costretta a ospitare inaspettatamente per parecchi giorni una parente stretta del mio compagno afflitta a causa di un grosso litigio in famiglia. Molto avvolta nell’ Ego Suo e di coloro che frequenta, dove tutto è competizione, gelosia, invidia, mi porta in casa energie negative. Io che avevo fatto l’impossibile per distaccarmi da questo “clan familiare” e cominciavo a riprendermi da un esaurimento nervoso!
Lei sta già meglio. Io sono senza energia.
Cosa devo fare? Il benessere che dice di ricevere da me gonfia il mio Egone per un attimo, poi, vorrei essere lasciata in pace e concentrarmi sul mio lavoro creativo ma difficile dove spero di riuscire.
Non so quale sia la cosa giusta da fare, continuare ad aiutare o lasciar schiacciare ognuno dal dolore che si crea perché questo è l’unico modo per liberare il karma?
Non capisco questa prova paradossale dell’Ego che mi costringe ad aiutare chi è vittima dell’Ego quando io vorrei essere EGOISTA e non aiutare … !!!
Asia

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MahatmaAHSI'

8 gennaio 2013, 11:29

Cara Elenad, piccola mia seguace della Otta dell'Uno. Ti ringrazio delle belle parole che rendono ancora piu' bello il mio mondo Bellobellomabello. Hai compreso che un pizzico di curcuma-ironia sfiamma l'egone cocomerone ed è molto importante sapersi amorevolmente prendere in giro. l'AHSI' è molto piu' utile di tutti i mantra mai inventati prima (ops! vuoi vedere che è una egonata?!"). Recitalo e accompagnalo al conseguente VAMOLA'! e vedrai che il Perfetto sarà tanto perfetto da accettare l'Imperfetto. Vi Amo M.A

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Elenad

8 gennaio 2013, 11:06

Ciao a tutti! Intanto ringrazio il MahatmaAHSI' per la sua nuova immagine, è meravigliosa e mi fa morir dal ridere. A questo proposito mi vengono in mente le parle di Ognanios e Maria Teresa sul fatto che l'handicapp dell'Ego rende tutto più interessante....rifletto e mi viene in mente: e se uno dei modi per limitare il nostro Egone cocomerino fosse proprio quello di sdrammatizzarlo? lavorare sul proprio ego potrebbe essere molto interessante e darci molte soddisfazioni se riusciamo a non farcene spaventare. Questo era (e in parte è ancora) il mio problema. Cresciuta fra i rigidi dettami morali ho sempre e solo punito la bimba narcisa che alberga dentro di me, con il risultato che lei è arrabbiatissima e si vergogna tremendamente di ammettere che non è perfetta, nè tantomeno miss universo, premio nobel etc etc... Sto cercando di educarla/educarmi con amore, benevolenza e sopratutto infinita pazienza!!
Ora sento di avere uno strumento in più il mantra AH SI?! Va' Mo' La'! In questi giorni lo sto usando molto e......FUNZIONA!!!! grazie Angelo , Maria teresa e Massa Critica: le vostre riflessioni sono molto stimolanti!!

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pit

8 gennaio 2013, 10:46

....suppongo che senza ego non riusciremmo ad utilizzare le nostre astronavi, verremmo subito assorbiti nell'Uno, perciò deduco che l'ego sia indispensabile per vivere questa esperienza ed evolvere. Probabilmete bisogna avere un certo livello di egolina, come per la vitamina D, non deve essere troppo basso ne troppo alto, altrimenti crea problemi. Il mondaccione ci vuole con l'egolina alle stelle e la D alle stalle.....un abbraccio.

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laura.f

7 gennaio 2013, 22:41

Caro Angelo sono tanti i punti scritti nel post in cui mi ritrovo ancora oggi, ma quello che mi consola é che in parte posso ritenere questo una fortuna, perché sono d'accordo che l'ego é una dinamo evolutiva.
Mi ha colpito molto la frase "l'ego ha la coda di paglia", mi dà proprio l'idea di qualcosa che si può anche facilmente sgonfiare, cosa che mi succede le volte in cui riesco a smascherarlo, evitando così i suoi trabocchetti. Però a fronte di queste ce ne sono altre in cui mi prende un pò di tristezza, perché mi rendo conto di dargli ancora molta importanza, un'importanza distorta, ogni volta in cui mi ritrovo a "pensare" di non poter evolvere senza di lui.

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Manuela

7 gennaio 2013, 22:18

OHSI'!! Che adesso siamo una Otta, finalmente! Venerabile Mahatma AHSI'?! pronta a seguirti fedelmente nei blog...riuscirò a seminare Egolo nel bosco oscuro, AHSI'!! e mi trasformerò in una fatinafarfallina. AHSI?!

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TatuMau

7 gennaio 2013, 22:02

AH SI'... Sembra poco ma funziona bene...Bello Egolo!Sapete,ritrovare un poco di vita solo con un collegamento al pc è sorprendente...Respirare la vita dalle vostre parole è semplice e dolce....Buonanotte amici...Vado a far riposare il mio popolo...Cristina

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pioggia

7 gennaio 2013, 22:00

Ego. Ne abbiamo bisogno per esistere. Quando scompare ci si trova nell'indifferenziazione, nella Gioia, nella Luce, ti senti Amore.
Lo yoga è una delle strade per ridurre o addirittura annullare Ego. Avere un piccolo Ego è essere negli altri, con gli altri, per gli altri. Non è faticoso perchè fra te e gli altri scompare il confine. Credo di aver sfiorato questa dimensione ma poi ho dovuto tornare a vivere nel mondo dove bisogna anche lottare, dove l'aspetto fisico è importante, dove devi proporre e spesso imporre. Mi ero quasi annullata e stavo andando alla deriva, ora ho ripreso in mano il timone della nave e per farlo ho recuperato anche il mio ego.
Bisogna trovare il giusto equilibrio per poter vivere nel mondo accanto al prossimo sapendo ascoltare, proporre, accettare, crescere, guidare a volte, essere guidati altre...
Ego è potentissimo, a volte si traveste e ci fa credere che sia diminuito quando invece è ancora più forte di prima.
Non so se ho fatto un discorso coerente perchè l'argomento è molto difficile, ma leggendo anche gli altri commenti e mettendo insieme tutte le nostre idee forse riusciremo a sbrogliare un po' questa matassa!

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Loredana

7 gennaio 2013, 21:56

........l emozione di partecipare a questo blog mi ha fatto partire il messaggio un po prima;). .... Dicevo....è da un po' di tempo che vi seguo e devo dire che questo blog è davvero fantastico.... i contenuti sono stra interessanti e il modo con i quali vengono trattati sono divertenti e nello stesso tempo fanno tanto tanto riflettere.....caro angelo come sempre mi fai sbellicare dal ridere con i tuoi vocaboli e le tue frasi..... Tra poco tornero a trovarti e mi troverai davvero cambiata:). Un abbraccio immenso a tutti voi....

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Loredana

7 gennaio 2013, 21:48

Buonasera a tutti!!!!! Questo blog

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nella

7 gennaio 2013, 21:33

Cari, cari Ragazzi indipendentemente dall'Egone, Eghino, Egolo siete uno spasso. Se mi posso permettere...

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jose asdrubale

7 gennaio 2013, 21:23

Benvenuto Mahatma Ashi, Egolo mi dice che il contatto con la Natura aiuta molto in questo ridimensionamento del mostricciatolo. L'osservazione dei paessaggi, la contemplazione degli alberi, dei fiori, delle zucchine... ma anche dei nostri fratelli animali senza ego aiuta a trovare la libertà e la gioia. Ti saluta il tuo amico pellerossa Toro Zucchino.

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MahatmaAHSI'

7 gennaio 2013, 20:58

Cari fratelli, mi presento richiamato dalla Luce di questo Blog. Sono un essere ultraterreno, già poco terreno fin da piccolo. Mi chiamo Mahatma AHSI' e di me ha già parlato Angelo anticipando la mia venuta. Ho praticamente superato ogni fase della evoluzione dell'Ego in Amore e sono ad un passo dal centro del Bellobellomabello, l'antitesi del mondaccione bruttobruttomabrutto. Vi dono il mantra AHSI' che deve pronunciarsi con ?! come per dire OK! Va' mo la'. E' un potentissimo mantra galattico che dovete pronunciare quando siete in difficoltà ed il vostro egone cocomerone batte in testa. AHSI'?! è la soluzione a tutti i problemi della vita...provare per credere. Vi Amo Mahatma AHSI'

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jose asdrubale

7 gennaio 2013, 20:49

Certo ANgelo, Penso anche quanta di questa sofferenza per mancata gioia si potrebbe limitare se tanti condizionamenti sociali (dall'educazione alle religioni) potessero essere spazzati via. Immagini una educazione all'Amore e non ai sensi di colpa o al massacro del più debole? Allora forse questo risveglio e ridimensionamento del Egolo potrebbe iniziare prima e non in tarda età. Quanto dolore reso così innecessario per l'educazione alla gioia e quanta consapevolezza in più per riscoprire l'immensità dentro di noi. Un abbraccio. Josè

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Angelo Bona

7 gennaio 2013, 20:18

Cari Tutti, quante facce ha il fantasmagorico Mostro Egoico, l'Egolo di Josè, l'Egone Cocomerone, l'eghino, l'Idra dell'Ego ecc. Sapete che piu' lo denigro e piu' penso che abbia una funzione educativa? L'aspetto della egopatia di chi si imbroda è equivalente alla egopatia di chi si loda. L'Ahimsa di Patanjali è la parte piu' infantile e narcisistica del nostro Uno e non tollera di sentirsi imperfetta, limitata, ignorante. Del maiale non si butta via niente e cosi' accade per l'ego. Esso è il nucleo generatore del Dukkha, del dolore che è poi la spinta evolutiva di ognuno di noi. Si', certo si evolve anche con la Gioia, ma in una seconda fase perché l'infanzia dell'ego, l'agone primitivone non conosce la Gioia. La sofferenza aumenta in proporzione al tempo che dedichiamo al nostro ego infantile in tutti i sensi, sia che ci esaltiamo che ci disprezziamo. E' sempre una egopatia autodedicarsi troppa attenzione, troppo tempo sia per crocifiggerci che per flagellare il prossimo.

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nella

7 gennaio 2013, 16:32

Mi spiace di non esserci stata ieri sera. Ho qualcosa da dire anch'io per quanto riguarda l'egone-cocomerone. Ultimamente mi capita che se io mi metto nelle
condizioni di nutrire delle aspettative che in qualche modo vadano a dare nutrimento a questo eccessivo condiderarsi (brava, intelligente, ecc) succede che si verificano situazioni in cui il mio IO viene mortificato. In fondo questa non e' una lezione dell'UNO?
Da quando ho iniziato ad avere meno pretese, ad essere meno competitiva, a
dare senza aspettare di ricevere, anche se non sempre con lo stesso impegno,
e' come se l'UNO mi avesse voluto premiare e mi arrivano inaspettati regali...
Gabriella

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jose asdrubale

7 gennaio 2013, 12:46

Caro Angelo, condivido pienamente la tua definizione e l’argomento dell’ego è indispensabile da trattare con la massima cura, volontà ed ottimismo se vogliamo rimuovere gli ostacoli alla nostra evoluzione. Sicuramente l’ego è lo strumento che costruisce la personalità necessaria per compiere il percorso nella materia. Mi sembra che nei primi anni di vita questo attaccamento sia indispensabile e, come tu dici, se non ci fosse l’ego bisognerebbe inventarlo. Ora noi capiamo da adulti quanto questa totale identificazione possa ostacolarci nella ricerca della Gioia. Certamente non è qualcosa che possa capire un bimbo e neanche un adolescente. Ma credo che superati i 4 decenni di cammino torni più che mai impellente un lavoro non sulla negazione ma sull’integrazione nel nostro Se di parti rimaste schiacciate dall’ottavo nanetto, l’inconsapevole EGOLO appunto che con la sua voglia di emergere finisce per rovinare la vita. Non c’e cosa della quale non voglia appropriarsi, vive e si alimenta di contrapposizioni e conflitti. A me aiuta molto pensare che, finito questo ciclo nella materia, l’ego non viene con noi, rimane qui ben inciso nel marmo della nostra tomba. Portiamo solo l’Amore e la Gioia e quindi si rende indispensabile cercare per questo nanetto un posto nel nostro giardino ma lontano, dove poterlo guardare consapevoli di essere noi il giardino e identificati con l'acqua della pioggia, con i fiori e gli alberi, con gli uccellini che si riposano sulla testa del nanetto.

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Giulia

7 gennaio 2013, 12:39

Mi ha colpito una cosa che ha detto Angelo, che spesso ricorre nelle nostre vite e a volte pure non ce ne rendiamo conto: avere nella testa un'immagine "ideale" di come dovrebbe essere la nostra vita relazionale, affettiva, lavorativa, sociale, di come dovrebbe soprattutto essere il rapporto con noi stessi. A volte veniamo educati anche ad immaginarci la vita come la vorremmo NOI e solo Noi, e come dice giustamente Angelo è facile perdere la pace interiore, la testa se le cose vanno in modo diverso da come le avevamo tanto attese, basta poco. Forse perchè veniamo educati a sentirci separati da Dio, dall'Uno e allora ha importanza solo la nostra dimensione, il nostro piccolo Io, i nostri sogni, le nostre aspettative, il nostro piccolo mondo, ma Dio-Uno dove lo mettiamo? Prevale solo il nostro ego e non stiamo a chiederci che cosa vuole veramente Dio da noi, che cosa ci vuol fare diventare. Allora come dice giustamente Og e M.T. man mano che ci stacchiamo dalla nostra piccola dimensione di individualismo sfrenato per avvicinarci all'Amore, il nostro ego evapora e non c'è più differenza tra noi e il Tutto. Allora un altro mondo per "guarire" il nostro ego può essere arrenderci all'Amore, ogni giorno. Avere Fede, fiducia e gratitudine per le cose che viviamo e che l'Uno-Dio ci dona ogni giorno. Avere fede nonostante il disegno, il ricamo dell'Uno non ci è chiaro, avere fede nonostante le sofferenze, le bastonate e continuare a dire grazie, ti amo Uno, sia fatta la Tua volontà.

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franci

7 gennaio 2013, 12:21

Mi ha molto colpita la frase "considero un'egopatia anche l'autodenigrarsi, il colpevolizzarsi, l'autocrocifiggersi perchè non si corrisponde all'immagine narcisistica e grandiosa che vorremmo si riflettesse nello specchio". Non è che proprio non lo sapessi, ma è stato ben puntualizzato e ringrazio perchè mi dà modo di riflettere e di farmi uscire allo scoperto. Buon Tutto Francesca

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Manuela

7 gennaio 2013, 11:49

Ebbene sì..lo confesso..AH SI'?! Il mio eghino coccomerino gradisce molto i complimenti. Sei bravina a tenere la casina. Attenta e partecipe con amore all'educazione dei figli (belli dentro tutti e due). Sei brava a dipingere, continuacontinua hai avuto un dono, lo sprechi così? Sei sensibile ed emotiva. AH SI'?! Ne hai per molto? No, adesso che mi sono lodata ed "imbrodolata" stò meglio..ne avevo bisogno. Gracias doctor! Besos a todos.

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intro

7 gennaio 2013, 11:12

Buongiorno a tutti, sono un nuovo amico, leggo i post ma non mi sono mai inserito, oggi mi ha dato la 'scintilla' Adiandre che mi sembra chiedere un parere e vorrei porre il mio: accetti la cosa com'è, ha fatto bene a non rispondere se ha sentito che non era il caso, avrebbe fatto bene anche a rispondere, ma se in quel momento ha deciso così va bene così, non ci pensi più. Se ricapita deciderà secondo il momento, chi diceva di amare i nemici in un certo momento ha scacciato i venditori a frustate, e non per questo non li amava, anzi. Credo che entrare nel momento sciolga l'ego, che ha sempre bisogno del tempo per esistere.

un caro saluto a tutti..

stefano.

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TatuMau

7 gennaio 2013, 10:11

Buongiorno a tutti!Interessante il discorso dell'ego,anche perchè ogni giorno abbiamo a che fare con lui in noi.Pare che il nostro essere venga continuamente spinto ad un esagerata esternazione di quel Sè che non porta altro che alla sua distruzione.Ogni aspetto della giornata ci contrappone solo davanti ad altri sè che sono forzatamente spinti alla competizione,alla disistima ed volti alla perdita della propria "memoria".Come dice Ognanios,l'ego ha una sua funzione in questa nostra vita,ci caratterizza,è un elemento sano fino a che non viene snaturato,fino a che non perde il suo equilibrio..Il lavoro quindi sta non nel combatterlo,ma nel moderarlo mantenendolo in equilibrio con il tutto.Nel riportarlo all'ordine nel momento in cui diventa egone,nel sollevarlo nel momento in cui è nulla...Continuiamo a parlare di bene e male quando sono cose che non esistono.L'ego è positivo perchè spesso sorregge,diventa meno utile quando esagera,è fastidioso quando si subisce,snervante quando non riusciamo a trattenerlo,Ma fa parte di noi e va tenuto in equilibrio al pari dell'Amore.Anche quello a volte è esagerato se non è in equilibrio,o no?Buona giornata.Cristina

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adiandre

7 gennaio 2013, 10:03

Eccomi qua, ci sono anch'io. Tanto per dimostrazione dell'egone. Una settimana prima di Natale, la responsabile dell'associazione di volontariato che frequento, mi ha mancato di rispetto in una situazione in cui non avrebbe mai dovuto. Per non rispondere a tono me ne sono andata, poichè erano presenti delle ragazzine adolescenti alle quali non era il caso di dare cativo esempio. Inutile dire che ho cercato di ritrovare la mia serenità interiore, buttando via la rabbia, difatti i giorni di festa sono passati nella massima tranquillità, per mia fortuna. Adesso, fatto passare il tempo della sbollitura, dovrò decidermi a fare qualcosa. Non posso più permettere a nessuno di mancarmi di rispetto... giusto??? Però nello stesso tempo vorrei riuscire a lasciar andare la cosa, per non perdere ancora la mia serenità ritrovata. Eccomi qua, appunto, che non so cosa fare. Vorrei dare solo Amore, ma non sempre è possibile stare zitti. Spero solo di parlare con il cuore senza ferire nessuno, ma credo proprio che dovrò parlare e chiarirmi con la dovuta gentilezza. Buon sole a tutti. Andreina

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pit

7 gennaio 2013, 09:26

...Angelo sto rileggendo, o meglio continuando a studiare il libro di Taimni che citi e che mi consigliasti. Lo trovo di una bellezza luminosa, chiarificante e polarizzatrice. La scienza dello Yoga è per me, che ho un egologicorazionalone, il trampolino di lancio per l'Isvarahpranidhanad, l'abbandono a Dio, che prima trovavo così difficile da accettare e che ora al solo pensiero mi scalda il cuore e inumidisce gli occhi. Consiglio a tutti lo studio letturra di questo testo che è un vero martello che abbatte il muro egoico, almeno nel mio caso a fatto un bella breccia. L'ego causa dolore, il dolore superata una certa soglia stimola la ricerca e la ricerca non può che portare a Dio, quindi deduco che l'ego ha una funzione indispesabile. Un abbraccio di luce a tutti.

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 23:40

I klesha sono gli ostacoli. Sono i cinque fattori che ci portano in sofferenza Dukkha . L' Avidya è il non-vedere, il non sapere l'Uno, L' Asmita è l' Egoismo, il Raga è il desiderio morboso. Dvesa è l'avversione, il disconoscimento del dolore del prossimo. Abhinivesa è l'attaccamento angosciato alla materialità della vita e la conseguente paura della Morte. Per comprendere i cinque klesha consiglio la lettura di Patanjali nel testo di Taimni La Scienza dello Yoga edizioni Astrolabio.

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 22:44

Caro Atman, stai parlando dei klesha o cinque afflizioni dello Yoga di Patanjali. Il senso dell'io che è identificabile con il senso dell'ego è ASMITA, il secondo flagello dopo AVIDYA o ignoranza dell'Uno.

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Atman

6 gennaio 2013, 22:21

Nel mondo della dualità penso sia difficile vivere senza individualità. Al punto tale che c'è un termine nella filosofia advaita (non me lo ricordo!) che indica anche per l'illuminato un residuo di "io", giusto quello che basta per continuare a vivere fino all'estinzione del corpo.

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OGNANIOS

6 gennaio 2013, 22:17

E' un po' quello che dicevo io... L'ego è necessario per rimanere in queste vibrazioni, ma alla fine superfluo al ritorno all'Uno.....

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Atman

6 gennaio 2013, 22:16

"Sono riconosciuti altri ostacoli che trascinano nel samsāra, ma, come è stato già detto, l’ostacolo principale è rappresentato dalla prima modificazione della māya: “il senso dell’io” .

Fino a quando esiste una pur minima relazione con questo pericoloso senso dell'io, la liberazione è lontana perché questa esclude la differenziazione.

Quando il discepolo si libera dalla morsa dell'io, come la luna dalle strette del demone Rāhu, riprende la sua vera natura, la sua pienezza, la vera beatitudine e l’illuminazione.

Sappi comunque che questo terribile io, per quanto tu lo creda sradicato, può riapparire anche per un istante nella tua mente, provocando centinaia di calamità, pari alle nuvole minacciose che si agitano nella stagione delle piogge."

Adi Shankaracharya - Vivekacudamani

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 22:16

Cari amici, domani alle 9,30 faremo un altro punto della situazione e cercheremo insieme il modo per sconfiggere il MOSTRO EGOICO. Buona Notte e Vita

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turchina

6 gennaio 2013, 22:15

E non sarebbe fantastico dottore?

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 22:13

Cari tutti, guardate che l'ego tenderà alla dissoluzione all'infinito, ma se veramente esplodesse in quello che si definisce nirbija samadhi, l'annullamento dell'ego nell'Amore cesserebbero anche le vite nella vita e non avremmo piu' necessità di acquisire un veicolo terreno per evolvere

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turchina

6 gennaio 2013, 22:12

Notte a tutti .. Anche io proverò domani a confrontarmi con l'ego oggi era troppo facile 😃. Domani comnicia la lotta e i duri devono imparare a resistere . Notte a tutti un bacio speciale ai nostri "Angeli"

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cossinia

6 gennaio 2013, 22:09

oggi non ho avuto modo di confrontarmi con il mio ego. ci proverò domani, al lavoro. e li le occasioni saranno molte. arrivederci OGNANIOS, Dott. Bona e tutti i partecipanti a questo blog/UNO:

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turchina

6 gennaio 2013, 22:08

Hai ragione m.teresa ognanios credo che quando impari ad amare l'ego si dissolve salvo poi riemergere quando ricadiamo

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collins

6 gennaio 2013, 22:03

Si Angelo, è proprio la SINDROME DA SORVOLAMENTO....la sento MOLTO e condividerla sabato con TE e adesso con tutto il Blog...beh! NON HA PREZZO! Seminiamo....seminiamo...seminiamo.....la primavera si avvicina e sicuramente ne vedremo i piccoli ma forti germogli...

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ami

6 gennaio 2013, 22:01

Egosminuente, egodiluente, egodirimente, egoaccattivante, Sono di sicuro una portatrice di ego in tutte le forme virali che hai descritto. Quello che non mi è tanto chiaro è come prendere di petto il mostro o, come ci consigli, giungere all'aggiramento senza avvitarsi?

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OGNANIOS

6 gennaio 2013, 22:00

Nel grande, istantaneo viaggio che facciamo dall'Uno all'Uno l'ego è fondamentale, è l'handicap che lo rende più interessante.... A parte questo,credo si debba distinguere individualità (=EGO sano)ed individualismo (=EGO smisurato). L'individualità è importantissima, siamo tutti differenti e necessari proprio perchè tessere di uno stesso mosaico, l'individualism, la dimensione abnorme dell'ego che ci distanzia dagli altri, ci impedisce di fonderci per sperimentare l'Uno - essenza di noi stessi. Magari mi correggerai.... Ma sul momento mi viene questo. L'ego si dissolve man mano che incontriamo l'Amore e ad esso ci arrendiamo: quando ci si innamora di Dio i confini scompaiono, anche quelli tra le persone....

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collins

6 gennaio 2013, 22:00

Ciao M.Teresa, oggi è stata veramente una giornata d'AMORE sono stata a pranzo con le persone che AMO e che MI AMANO, abbiano riso, schezato e ci siamo sostenuti la dove il dolore per un recente "arrivederci" ci ha lasciati senza le consuete coccole e sorrisi ma abbiamo comunque brindato perchè abbiamo sentito che "Lei" era li con noi e con noi gioiva.....OGGI è stata una bellissima giornata D'AMORE....
Porto ancora con me tanto di questo AMORE ed è con Voi che ora desidero condividerlo...

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turchina

6 gennaio 2013, 21:59

Comunque l'ego forse insegna a voler essere Uno A mettersi continuamente in discussione e cercare di aggiustare il tiro .. Può essere?

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Atman

6 gennaio 2013, 21:58

Anzi, ci aggiungo che oggi sono qui a parlare della mia debolezza! Pur avendo il guerriero dentro che scalpita

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 21:57

Arimane è il demone, la forza di scissione di cui parla Rudolf Steiner

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cossinia

6 gennaio 2013, 21:56

arimanica cosa vuol dire? barbara?

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turchina

6 gennaio 2013, 21:56

Il la oro e' lungo e quando penso di essere un pochino vicina alla meta ecco i pensieri che affollano la mente e l'ego si fa sentire eccome ... È' difficile ! Che bella sorpresa questa sera!

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Atman

6 gennaio 2013, 21:56

Maria Teresa e Ognanios, oggi ho provato a non bastonarmi come al solito, ad accettare la possibilità di non sapere, non capire. Ho provato anche a stare in pace, e a non controllare le relazioni per la paura dell'abbandono

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 21:55

Cara Collins, stai parlando della SINDROME DA SORVOLAMENTO, un porsi centrifugamente rispetto alla dinamo egoica che tenderebbe a farci abbassare la frequenza spirituale....molto interessante!

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 21:54

Ma guarda chi si vede....OGNANIOS che vola nottetempo e che comunque c'è e ci protegge sempre. Questo blog chat è veramente favoloso. Caro Og, quale è per te la funzione positiva dell'ego?

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collins

6 gennaio 2013, 21:52

Tutte le volte che ho sperimentato L'AMORE e non ho sentito L'Ego ho sempre sentito un calore forte nel CUORE e mi sono sentita LEGGERA E FELICE...è cosi bello sperimentare L' AMORE per il TUTTO che riconosco quando L'Ego incalza, non lo combatto, non intendo entrare in guerra..mi allontano e vado in uno spazio d'osservazione e di beatitudine per aver scelto di NON PARTECIPARE...
Un grande e LUMINOSO ABBRACCIO...

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 21:51

Caro Atman, l'ego riesce ad insinuarsi nella nostra calma, nella nostra umiltà, nei nostri buoni propositi e basta un attimo per sconvolgerci, per annientare apparentemente anni di duro lavoro antiegoico. Non demordere io che insegno agli altri la via dell'anti-ego mi ritrovo spesso a praticare il RAZZOLING, cioè a predicare bene , ma a razzolare male. Buona Vita Angelo Bona

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OGNANIOS

6 gennaio 2013, 21:49

Che bella idea Angelo hai avuto questa sera.... Posso partecipare purtroppo solo per un poco.... Ma vorrei anche chiedere a chi vorrà rispondere: come oggi avete provato, se lo avete fatto, a superare un pochino il vostro ego? Siamo in volo assieme a voi. Maria Teresa e Ognanios

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cossinia

6 gennaio 2013, 21:48

mi piace anche la definizione "amato agone".

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 21:46

Cara cossina, il Palpito dell'Uno alla seconda lettura si diluisce moltissimo ed alla terza diventa un farmaco omeopaticoanimico eccezionale: la cosiddetta UMILINA che va presa dalla sera alla mattina e dalla mattina a sera per vincere il fantasmagorico MOSTRO DELL'EGO. Buona Vita Angelo Bona

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Atman

6 gennaio 2013, 21:45

La mia egopatia è veramente potente, però credo che con l'amore e l'indagine interiore se ne può venire a capo. Solo che l'ego è decisamente furbissimo e veloce come un fulmine, non sempre lo si batte in velocità, la cosa più divertente è quando mi accorgo di qualche disastro che ha appena combinato e sembra quasi deridermi del tipo "te l'ho fatta di nuovo sotto il naso". Ci vuole pazienza, una lezione importante da imparare

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Angelo Bona

6 gennaio 2013, 21:43

Cara titu, Bimbo Gigio non potrà salvarti dall'ego. Il Maestro che hai dentro di te sarà in grado di aiutarti meglio. Buona Vita Angelo Bona

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cossinia

6 gennaio 2013, 21:42

UMILINA. non la trovo nel prontuario. possibile che le industrie framaceutiche non l'abbiano ancora scoperta?
bisogna pur aggirarla per scoprirci e sentirci veramente Dei/formica, già il concetti di UNO mi sfugge. forse va provato, sperimentato più che immaginato/pensato. ho letto 4 anni fa' il Palpito dell'uno. e sto per riprenderlo in mano. la prima volta è stato veramente troppo denso. Stavolta andrò più lentamente.

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titu

6 gennaio 2013, 21:34

Si è come un gioco, dribblare l'ego, che a volte mi riesce e altre invece scivolo rovinosamente, accartocciandomi su me stessa. Ma poi si impara, passo dopo passo, sfida dopo sfida. L' ego comunque serve, se non ci fosse, non mi sarei mossa e non avei mai cercato la causa profonda delle mie sofferenze, dolori, fastidi, antipatie, permalosità ecc...L'ego secondo me, ha la funzione di portare in luce l'illusione in cui viviamo, le sue spire ci fanno sentire in trappola, ma ci spingono a cercare la luce oltre la prigione dell'ombra.
E poi ci sarà Bimbo Gigio (olè olè) che ci salverà dal mostro.....;).

Ciao ciao
Clara

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

6 gennaio 2013, 21:27

Cara Cossinia, l'egococomeronite è una infiammazione del "mestesso" che produce una irritazione per ogni spiraglio di vento, per ogni dissenso, per ogni contrasto il nostro "amato agone" non sopporti. Si cura con un antinfiammatorio che si chiama UMILINA. Buona Vita Angelo Bona

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Avatar cossinia

cossinia

6 gennaio 2013, 21:23

Ebbene si. sono affetta da egococomeronite moderata-severa. la esprimo più che altro con l'autocrocifissione, ma solo per due o tre argomenti che mi pesano parecchio sul cuore. vero. Lavoro lungo. ma val ben la pena tentare.

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Avatar Angelo Bona

Angelo Bona

6 gennaio 2013, 20:44

Quando capiremo che sbattere la testa contro il muro non lo farà mai cadere ci renderemo conto che il FANTASMAGORICO MOSTRO EGOICO non va preso a testate, ma aggirato come la muraglia della Linea Maginot per poi continuare il percorso in direzione dell'Uno. Caro Paolo, questa sera mi rendo disponibile ad avviare la discussione sul MOSTRO EGOICO in diretta. Alle 21, 30 saro' disponibile su questo blog. A fra poco Angelo Bona
Se conosci amici falli partecipare.

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Avatar Atman

Atman

6 gennaio 2013, 20:32

Qua il lavoro è ancora lungo doc! Quante volte bisogna sbattere con la testa contro il muro per capire finalmente la lezione?

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