Cari amici, vi propongo di discutere insieme il tema del libero arbitrio. Siamo veramente indipendenti nell'atto di compiere le nostre scelte? Esiste invece un destino, che concatena a priori le nostre azioni impedendoci di essere autonomi? Per Zenone, filosofo greco il fato, cioè il corso inesorabile degli eventi poteva essere modificato solo dagli dei. Credete forse che esista una potenza superiore, un demiurgo che regola lo scorrere della nostra vita?
Se l'esistenza è un film con una trama già determinata alla quale non possiamo apportare dei cambiamenti, che senso ha arrabattarsi ogni giorno cercando di migliorare, di evolvere, di conoscere noi stessi?
Molto piu' vicine a noi rispetto alle alte disquisizioni filosofiche sono le scelte di tutti i giorni nel rapportarci a chi è il nostro prossimo. Spesso non sappiamo gestire gli atti che compiamo nei confronti di un figlio, di un partner, di un amico, di un collega di lavoro. L'arbitrio ci scappa di mano e commettiamo "microcrimini", perdiamo il controllo e le azioni frantumano piatti, bicchieri o devastano sentimenti e relazioni che credevamo consolidate. Ancora ci troviamo ad accondiscendere quando vorremo rifiutare e ci capita di assecondare quando preferiremmo opporci.
Ognanios ci esorta ad iniziare dal nostro piccolo cortile per cominciare ad allenarci a guarire la debolezza del nostro libero arbitrio. Fare attenzione a come reagiamo nella relazione con gli altri, avere rispetto di noi e di loro nei pensieri, nelle parole, negli atti è l'inizio di un apprendimento di gioia. Guarire la nostra libertà di scelta dal narcisismo dell'ego è un impegno arduo. Parimenti non generare scelte masochistiche e flagellanti è un compito impegnativo per chi soffre di sensi di colpa e di autocrucifige.
"Avrei voluto reagire alle offese ed alle volgarità del mio compagno che sadicamente stava infierendo contro di me, ma non ce l'ho fatta" mi racconta Claudia.
"Sono sempre disponibile con i miei colleghi di lavoro e non mi nego mai, quando vorrei impedirgli di sfruttarmi ogni giorno" si lamenta Alberto.
Il massimo della negazione del libero arbitrio la incontrai in Franca, graziosa segretaria di quattro avvocati che la schiavizzavano obbligandola a prestazioni sessuali che avrebbe voluto negare. "Ho paura che mi giudichino male se non li lascio fare..."
Ogni nostra azione, ogni nostro karma genera il nostro destino futuro e quindi possiamo tessere consapevolmente la trama della nostra esistenza e delle esistenze future per chi crede nei cicli reincarnativi. L'ipnosi regressiva aiuta a far fiorire il germoglio del libero arbitrio guarendo i conflitti karmici presenti nel nostro Sè. Liberi da una coazione a ripetere l'errore potremo finalmente riappropriarci delle nostre libere scelte e non negarci il diritto/dovere della felicità.
Ed ora vi chiedo? Riuscite a determinarvi ad una scelta voluta? Spesso negate il vostro libero arbitrio? Perchè boicottate il vostro volere? Credete di non avere voce in capitolo in un destino che vi vede soltanto succubi? Acconsentite agli altri per paura di essere giudicati male? Dominate gli altri e negate loro la libertà senza crearvi sensi di colpa?
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L'immagine di questo blog è stata realizzata da mio figlio Francesco e ha per titolo: Il libero arbitrio. ( francescobona@gmail.com )
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Buona Vita Angelo Bona