Cari amici, vi è mai capitato di produrre sogni particolari, riconoscibili al risveglio come momenti esistenziali di altre vite traslate rispetto al tempo attuale? Avete recepito importanti precognizioni favorevoli o meno dai vostri sogni? Vi è mai capitato di comprendere al risveglio che il viaggio onirico che avete appena compiuto durante la notte appena trascorsa si è distinto nella trama e nei contenuti dal vostro consueto modo si sognare?
In effetti esistono sogni e sogni ed alcuni di essi possono rappresentare pietre miliari, ponti esistenziali che incontriamo lungo il nostro cammino evolutivo. Ve ne parlo perché l'ipnosi regressiva attinge frequentemente dai sogni importanti indizi e spesso durante le terapie traggo ispirazione dai racconti onirici per fare emergere in trance trame di vite precedenti.
La fase REM, acronimo che significa rapid eye movement non è assolutamente un periodo di inibizione della nostra corteccia, ma anzi un tempo di spiccata attività neuronale con onde elettroencefalografiche caratterizzate da "spindles" o fusi del sonno e riduzione del tono muscolare antigravitario.
Sembra proprio che mentre il corpo si abbandona al rilassamento più profondo, la nostra "mente onirica" sia intensamente affaccendata e volta ad apprendere messaggi provenienti da un'altra dimensione.
Sono veramente utili per l'ipnosi regressiva i sogni ricorrenti che si ripetono a cadenza variabile, ma che certamente indicano che una dinamo karmica pulsa e ripropone un suo contenuto, una eco che deve trovare una risoluzione e un chiarimento.
Il treno che raggiungeva ai primi del 900 il terminal di Sant'Andrea a Trieste, descritto nel mio libro Una stazione nel cuore ha percorso tante volte i binari del sogno che Andrea, il mio paziente amico mi ha raccontato identificandosi in un bambino di nove anni raccontandoci una storia fantastica. Era troppo importante per quel fanciullo ricongiungersi con la figura materna che lo aspettava sotto la pensilina, ma questo amorevole abbraccio e riconoscimento veniva interrotto dal brusco risveglio e la trama del sogno continuava a ripresentarsi.
Andrea ripeteva lo stesso "copione" che abbiamo insieme trasferito nella dimensione della terapia compiuta con l'ipnosi regressiva. Finalmente per merito della trance terapeutica il bambino si è ricongiunto alla madre e al contempo si è risolta la cefalea che immancabilmente torturava Andrea al risveglio.
Rudolf Steiner afferma che durante il sonno il corpo astrale si distacca da quello eterico e fisico e vive in altre dimensioni potendo acquisire esperienze fondamentali per l'evoluzione dell'anima. Credo che anche la trance favorisca questa "astralizzazione" permettendo al paziente di accedere a memorie e vite altrimenti irraggiungibili. E' sempre nell'ottica della cura e non del semplice rivivere le nostre reincarnazioni ed agitarsi un poco in trance il fine al quale tende tutta la mia pratica terapeutica.
Nel sogno e nell'ipnosi possiamo accedere a universi di consapevolezza dove azzurri Maestri dell'anima ci sussurrano segreti universali. Ancora il mondo onirico e la trance possono farci incontrare persone, familiari viventi nel nostro Sè anche se quei cari hanno lasciato la nostra sfera spazio temporale.
Nel mio lavoro di ipnosi regressiva i sogni sono un deposito di contenuti karmici fondamentali per impostare la terapia.
Domande: Sognate spesso? Avete nel vostro cassetto sogni di altre vite? Vi capita di compiere sogni trasposti in altre dimensioni? Chi avete incontrato in sogno? Un angelo, un demone, una città sommersa? Avete mai sognato cari "defunti" sentendoli assolutamente viventi? Avete un sogno ricorrente? Vi piacerebbe analizzare i vostri sogni con l'ipnosi regressiva?
Buona Vita Angelo Bona
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L'immagine di questo blog è stata realizzata da mio figlio Francesco Bona grafico e ha per titolo: Il sogno e l'ipnosi regressiva
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