Cari amici, molte persone che seguo mi confessano che non provano piu' il piacere di frequentare gli altri. Timidezza, fobia sociale, asocialità...come vogliamo chiamarla questa epidemia di demotivazione relazionale? Amici, colleghi di lavoro, conoscenti, ma anche lo stesso partner vengono vissuti con interazione inquieta, faticosa, noiosa o conflittuale.
C'è chi prova rabbia, disprezzo, invidia, c'è chi si sente escluso, scemo o scema in mezzo alla gente, chi non riesce a parlare in pubblico, a frequentare cordialmente una comitiva. Che cosa sta accadendo? Come mai sempre piu' persone non riescono a stare con gli altri? Sicuramente è implicata l'autostima della quale molti sono carenti con la complementare preoccupazione del giudizio del prossimo, ma dove termina il confine tra una giustificata selettività ed una asocialità vissuta male con conflitti, rancori, sensi di colpa?
E' giustificato proteggere un "proprio territorio", ma quando l'accesso al personale, all'intimo è costantemente negato si puo' parlate di patologia? La confidenza si conquista con il tempo e la disponibilità, ma come mai incontro sempre piu' frequentemente isole sperdute in oceani inesplorati e piccoli scogli dove è pericoloso l'attracco?
"Gliela do' su" afferma Diego, "mi rompo subito" fa eco Antonietta. "Non so cosa dire", "mi si inceppa il cervello", "mi annoio a morte", "mi irrito facilmente", "ho paura degli altri", "arrossisco e scappo", "mi sento bisognosa di apparire al meglio".
Questa epidemia di asocialità, di incompatibilità sta segregando sempre piu' la gente nella propria difesa nicchia, in una autistica isola che c'è.
Amicizie, conoscenze, flirt, frequentazioni...devono per caso avere un fine non soltanto commerciale o consumistico? Abbiamo perso il senso della tribu', di una unità sociale ove la solidarietà, la condivisione, la reciprocità erano funzionali alla sopravvivenza. Per sentirsi insieme si deve comunicare con lo stesso linguaggio, gli stessi ideali, lo stesso spirito. Al di là dei conflitti, delle scie chimiche, delle distanze l'Uno ci guarda aspettando che ci riUnifichiamo alla Sorgente.
Raccolgo sogni di trance, di vite precedenti che mi descrivono collettività, etnie, popoli coesi da un comune destino in una perduta antichità sommersa dal tempo. Dove stiamo dirigendo i nostri individuali, difesi, egoistici passi?
Crediamo veramente di poter sopravvivere continuando a giocare a nascondino, negando la nostra appartenenza all'Uno? Siamo asociali, selettivi o semplicemente disUnificati?
NOVITA': Vi comunico con infinito entusiasmo che ai primi di luglio troverete in tutte le librerie l'ultimo libro dedicato a Maria Teresa e all'Angelo Ognanios dal titolo: Nel nome dell'Uno, l'ipnosi regressiva e i colloqui con i Maestri dell'Amore. Potete vederlo in anteprima CLICCANDO QUI
PRESENTAZIONE DI NEL NOME DELL'UNO. Mercoledi' 17 luglio 2013 alle ore 19 siete tutti invitati al Mondadori Multicenter di via Marghera 28 a Milano per la presentazione del mio ultimo libro. L'entrata è gratuita ed aperta a tutti.
Per appuntamenti tel. 3279011694 dalle 9,30 alle 12 e dalle 13 alle 17
Buona Vita Angelo Bona
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