Cari amici,
dopo l'ipnosi regressiva che ho condotto a Freedom, sotto l'attenta supervisione di Roberto Giacobbo, mi sono interessato di approfondire i contenuti emersi scoprendo una realtà suggestiva e sconvolgente che ha validato la regressione condotta con la disponibilità di Giovanni, un tecnico della troupe.
Giovanni regredisce ad una "vita precedente" identificandosi in Pierre, un bambino francese di quattro anni terrorizzato dal volto deturpato di una suora alla quale era stato asportato il naso.
Scopro che questa deturpazione era storicamente accertata. Dal codice di Hammurabi ai papiri egizi del periodo dinastico, dai testi vedici indù ai testi precolombiani si riporta questa macabra pratica.
L'amputazione della piramide nasale nelle civiltà antiche era considerata una punizione legale per i misfatti più gravi, un segno indelebile della degradazione dell'individuo.
Certo che tale amputazione rendeva il soggetto repellente e socialmente condannato alla emarginazione.
In Spagna, Francia e persino in Italia si citano esempi di antica cruenta rinotomia, ma vorrei puntare l'attenzione sul monastero francese di Saint Cyr vicino a Marsiglia ove le monache nel IX sec. per non sottostare alle violenze dei Saraceni di automutilavano il naso per rendersi repellenti.
Stessa sorte toccò alle monache di Acri nel Monastero di Santa Chiara nel 1291.
A Brindisi, nel Monastero di San Benedetto del 1090, visse una monaca che dopo la morte venne ritrovata, con stupore delle consorelle, deprivata del naso. Molte di loro giurarono di averla vista nei tempi successivi aggirarsi nel chiostro e nelle sale del monastero.
Traggo da questi incompleti esempi una validazione della ipnosi regressiva condotta da me a Freedom. Giovanni ed io di certo non conoscevamo questi particolari nascosti nei meandri dela storia.
Vorrei pensare che il bambino Pierre abbia di certo incontrato nelle sue vite incoscie una di queste suore deturpate dalla brutale rinotomia.
Il senso della ipnosi regressiva/evocativa è sempre terapeutico e non certo finalizzato ad esaudire una curiosità.
Giovanni non tollerava le deformazioni ed i difetti fisici del suo prossimo e ciò provocava in lui un cocente senso di colpa. Ora è guarito dopo l'abreazione , dopo la liberazione di questo conflitto di giudizio, dalla sottovalutazione del suo prossimo non esteticamente perfetto o diverso.
Credo che questo abbia una profonda valenza umana e terapeutica.
Vi consiglio di leggere l'articolo del Prof G.Sperati sulla rinotomia edito nel febbraio 2009,
( G.Sperati "2009 Acta Otorinolaringoiatrica Italica)
Amputazione del naso nel corso della storia.
Buona vita Angelo Bona
Dott. Angelo Bona tel 3279011694.