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I libri del Dr. Bona L'Arte della levatrice, l'ipnosi evocativa della vita prenatale.

Buona lettura!

Il palpito dell’Uno, l’ipnosi regressiva e i colloqui con gli Spiriti Maestri

L'incontro del dottor Bona con un paziente, Davide, senza alcun problema psicologico, apre scenari insospettati sulla dimensione dell'anima. La trance ipnotica di questo paziente-non-paziente sfocia in territori oltre confine, ove altissime Guide Spirituali affrontano i grandi temi dell'umanità: l'Amore, la società contemporanea, la morte, la meditazione, il male, la malattia, il tempo.

Nel nome dell'Uno

«Parlare con un Angelo che affiora dalla trance é certamente un’esperienza mozzafiato, una comunicazione che va oltre le parole e che coinvolge ogni registro vibrazionale: la mente, l’anima e il cuore.» Così Angelo Bona, psicoterapeuta e anestesista, descrive le straordinarie esperienze di channeling di una sua nuova paziente “astronave” dell'Uno.

Il profumo dei fiori d’Acacia, l’ipnosi regressiva e la via del Samadhi

Lungo il cammino di ritorno a noi stessi, le vite assopite nel cuore si destano e raccontano un raggio di luce che conduce a Dio, seguendo l'essenza dell'uno: il profumo dei fiori d'acacia. L'esposizione di casi clinici reali e la loro attenta interpretazione si inseriscono in una sintesi unitaria, dove il nucleo simbolico dell'acacia rappresenta un'importante chiave di lettura.

Tutti i libri del Dr. Bona

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Il cipcipblog dell'AIRe: post completo e commenti

MASCHIO DISIMPEGNATO, ETERNO ADOLESCENTE, NARCISO

Cari amici,vorrei con voi affrontare un tema molto delicato. Durante le psicoterapie incontro spesso donne che non riescono a realizzarsi sentimentalmente. Non ho intenzione di prendere pregiudizialmente le loro difese.A quanto mi risulta, però, uno stuolo di narcisi, eterni adolescenti, disimpegnati popola le relazioni di coppia. Purtroppo mi raccontano che il maschio trentenne è disincantato, utilitaristico, privo di vero entusiasmo, spesso in cerca di storie brevi e di sesso fine a se stesso. Non ha voglia di condividere, di realizzare un rapporto intimo. E' un collezionista di esperienze e vive il terrore di essere incastrato o castrato. L'altra tipologia dell'eterno adolescente è fissato ad una fase di crescita che precede la maturità psicologica. Non si relaziona con l'esperienza, ma usa dei filtri, degli schemi. Crede che l'amore sia quello che ha appreso sui libri o ascoltando canzoni. Se il reale non risponde alle idealistiche aspettative, nasce la difesa ed il rigetto di questo bambino eternamente frustrato.Se parliamo di spiritualità, di ricerca interiore, di  ipnosi regressiva constato come siano latitanti gli uomini, a parte alcuni esseri alati che per fortuna esistono.  Pochissimi vengono ai seminari o, se presenti, espongono domande dai risvolti tecnici, pragmatici, pseudoscientifici. Si sente che hanno il pudore, la paura di esporsi e rispondono per difesa con l'aggressività.  Credo si vergognino a mostrarsi in difficoltà, a mettersi in discussione pubblicamente. Li vedo in terapia e sono tanti gli uomini che entrano nel mio studio. Pochissimi fanno la fatica di scrivere due righe in un blog. "A cosa serve? Cosa mi viene in tasca?", "leggo e basta", pensano. Credo che di questo passo ci sarà sempre più solitudine, alienazione, disorientamento. Non abbiate paura dei vostri sentimenti, non vi chiudete!L'Uno siamo tutti noi! Cari amici del sito,come mai esiste una popolazione maschile così latitante, inerte, poco aperta e disponibile al confronto sui temi del sentimento e dell'anima? Come mai i maschietti sono così difesi e autoreferenziali?A cosa siete interessati in alternativa? Al potere, al denaro, al sesso, agli status symbol?E voi ragazze cosa vi aspettate da Narciso? Che fiducia riponete nell'eterno adolescente che non vedete crescere mai?Buona Vita Angelo Bona

Postato il: 07/11/2006 | Letto 51.040 volte | 

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Dr. Angelo Bona
Via Andrea Costa, 73
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Tel per appuntamenti in studio: 327 90116 94

Scrivetemi a angelobona1@gmail.com

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Angelo Bona

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Commenti al post61 Commenti al post

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mari

26 novembre 2006, 13:11

è nato prima l'uovo o la gallina? siamo noi madri che educhiamo i figli e poi ce ne lamentiamo. il problema è culturale perchè cerchiamo risposte di massa a soluzioni partorite visceralmente. a volte inorridisco sentendomi sulla punta della lingua parole che non avrei mai voluto nemmeno pensare ma che gioco forza mi stanno per scappare. la vernice che ho accumulato in tutti questi anni è ben resistente e resistente è la paura del giudizio altrui se contravvieni alle altrui aspettative. essere genitore potrebbe essere uno dei "lavori più" divertenti se solo ci prendessimo un pò meno sul serio se solo riuscissimo a vederci riflessi nei loro occhi e se solo riuscissimo ad amarci con tutte le nostre debolezze e fragilità e trasformarle in punti di forza del nostro carattere. ricordiamoci soprattutto che i nostri figli sono veramente i figli della vita che vengono attraverso noi ma non sono nostri... scappo arriva il mio brontolo. viva la vita

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roberta

15 novembre 2006, 15:40

Carissimi bimbi(gianluigi,paolo),
ho sorriso quando ho letto le vostre ultime lettere di bambini pentiti..non è bello essere cuccioli?
Avete visto quante coccole state ricevendo??
Vi mando anche io un bacetto sulla fronte.
Roby

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catia

15 novembre 2006, 13:46

Ho impiegato una settimana per decidermi a scrivere qualcosa, ho letto tutti i commenti ma non mi pareva di avere niente da dire. Eppure ci ho pensato tanto. Adesso ci provo. Premetto che pur essendo femmina ho sempre avuto simpatia per i maschi e che alcune delle persone con cui posso condividere la mia ricerca sono uomini. Confesso anche che pur avendo quasi 50 anni non ho molte esperienze sentimentali alle spalle e non potrei dire di conoscere a fondo il mondo dei trentenni di oggi.
Già però mi viene un dubbio: se nell'arco delle generazioni siamo stati tutti maschi e femmine come può essere che in generale le donne siano spiritualmente più evolute? Forse gli esseri più evoluti hanno deciso di incarnarsi in esseri femminili in questo tempo? O dipenderà dalle influenze culturali?
Quanto alla domanda perchè gli uomini abbiano paura di essere castrati ritengo, per quelle poche esperienze che ho che dipenda dal fatto che spesso le donne sono, nel nostro tempo e alle nostre latitudini, obiettivamente castranti. Io non intendo negare il fatto che siamo stati per secoli immersi in una cultura maschilista che ha fatto danni enormi. Mi sembra però che siamo passati ad un atteggiamento che sta facendo danni uguali e contrari.
Nel blog ho trovato molte volte il riferimento a "quello che vogliono le donne in un uomo" il che concede diritto di cittadinanza al desiderio femminile. Contemporanemente, alle donne è stato insegnato che nessuno deve dir loro come devono essere e che non devono affatto assecondare i desideri maschili che sono sbagliati a prescindere.
Se poi un uomo punta alto gli si chiede immediatamente cosa offre in cambio ma se una donna punta al principe azzurro si da' per scontato che se lo meriterebbe (se esistesse)
Quanto poi alla tanto decantata dolcezza femminile, nella mia vita ho incontrato tante donne manipolatrici di mariti e figli.
Mio marito ridendo si chiede cosa sia che trasforma le dolci fidanzatine in feroci guardiane della vita dei mariti e dei figli:io non rido poi tanto.
A volte mi sembra che gli uomini vorrebbero "volare" ma che poi siano in un certo senso costretti a "fare il nido" perchè così vogliono le donne: ma perchè dovremmo essere uguali? A cosa servirebbero due sessi se fossero identici?
Mi rendo conto di essermi dilungata ma ho cercato di chiarire soprattutto le mie idee
Un saluto a tutti
Catia

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Enrico

15 novembre 2006, 11:35

Volevo semplicemente fare un caro saluto a tutti e scusarmi per il fatto che dopo le bacchettate del dottore non ho più potuto partecipare alla discussione a causa di impegni di lavoro.
nei prossimi giorni sarò ancora molto occupato e fuori sede, solo al mio ritorno potrò aggiornarmi.
Ciao a tutti.

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folletto con le ali schiacciate sulla poltrona

15 novembre 2006, 00:43

Gli uomini che non sono stati educati all'amore dai loro genitori non riescono ad amare, non sanno come si fa. Io ho passato sei anni della mia vita a voler bene a Marco, a vedere in lui l'unicità del suo essere e a giustificarlo per non avermi mai voluto ricambiare...era pieno di paure e di errati sensi di colpa. Da quest'anno tutto il nostro rapporto si è modificato perchè io ho cominciato a chiedere che cos'ero per lui, se provava amore oppure no, non sopportavo più il pensiero di contare solo per le intime acrobazie o perchè con me poteva dire tutto...insomma, lui dopo un mese circa di incontri stupendi ha preso paura (non ha neanche dovuto comprarla xchè aveva la scorta) e mi ha lasciata a fine agosto con le parole:"Non ci riesco" "Non ce la faccio" "Non posso darti quello che vuoi". Risultato: depressa, apatica, angosciata in pianti interminabili, vita sociale zero. Dopo l'ultima seduta con Angelo, comincio a rassegnarmi e a credere che forse è proprio vero che gli uomini fatti così non cambiano, e gli prometto che proverò a lasciarlo perdere. I giorni seguenti stò male...ho ancora la sensazione di poter insegnare l'amore a Marco, non posso credere che l'Amore a volte non trionfa, per me chi non lo conosce e poi lo assapora non può più fare finta. I fatti sono che qualche ora fa ci siamo incontrati per parlare e lui mi ha detto che ha bisogno di me, che potrebbe non essere finita, che potrebbe darmi finalmente quello che ho sempre sognato: il suo AMORE!!!!
Non so come andrà, ma sono piena della speranza che lui possa comprendere davvero. Forse anche gli uomini così rudi e noncuranti possono dare, riempire il cuore di qualcuno...anche in loro splende il sole dell'Amore che li ha creati.

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Patrizia

14 novembre 2006, 10:27

Caro Gian Luigi...argh!!!
E'la tua penitenza,mica la mia,quindi ti chiedo clemenza...Cara Aurora,credo proprio che sia l'energia femminile (presente sia dentro i maschietti che dentro le femminucce,s'intende)a guidare il timone della crescita evolutiva del nostro pianeta.Forse il cambio di polarita' spirituale previsto in questa era,si manifesta anche con un cambio di polarita'energetica dal maschile (aggressivo,irresponsabile,prepotente)al femminile (accogliente,comprensivo,sensibile,ecc)Oppure una integrazione perfetta tra le due.Cosa ne pensate?
Buona giornata!

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Patrizia

14 novembre 2006, 09:18

ciao Paolo....eh no,eh?Siamo felici del tuo rientro,ma non vogliamo piu'sentire parlare di lacrime (coccodrillesche,per giunta!)Sai cosa dobbiamo fare invece subito?Risollevare le vibrazioni di questo blog,iniziando da un bel sorriso rivolto ciascuno a se stesso.
C'e'bisogno di leggerezza,siete d'accordo?
Riprenderei dunque il tema,partendo dal commento di Arcibalda che sostiene che il rapporto uomo-donna funge da reciproco specchio,permettendoci il confronto con la parte di noi che dobbiamo far crescere.Addirittura le Guide oltre spazio-tempo ci dicono che siamo noi a creare la nostra realta'incluse le persone con le quali ci rapportiamo.Dunque,se e'vero che esiste nella nostra vita un maschio disimpegnato e fanciullone che non ci fa vivere sonni tranquilli,in qualche modo egli rappresenterebbe l'"incarnazione" di qualche nodo da sciogliere e da sperimentare.Cosa ne pensate?

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Patrizia

13 novembre 2006, 21:10

Bentornato,Gianluigi!!!!
Non vorrai per caso schivare la "quartassa critica"dei lettori fedelissimi del blog?Eccoti pronta una giusta penitenza,se la vogliamo chiamare cosi'.Per prima cosa dovrai leggerti e studiare a memoria almeno due nostri articoli sul channeling(eccomi stanata anch'io...),poi dovrai fare almeno 2 domande intelligenti...ed e'li'che ti voglio....
Sono sinceramente felice che tu abbia ripreso a dialogare con noi!Il tuo rientro rende onore alla tua categoria di maschi redenti
Un carissimissimo saluto

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Patrizia

13 novembre 2006, 19:40

Cara Aurora,si',dai,staniamo anche Paolo e Claudia....i primi rimandati a settembre della massa critica!
Una domandina -test di riammissione:chi si fa pregare troppo, da quale terribile morbo e'infestato?Inizia per E..
Buona serata a tutti!

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Paolo - Pr

13 novembre 2006, 17:35

Scusate se mi approprio di un altro piccolo spazio e consentitemi di entrare oltremodo nel particolare...io pure mi ritengo dolce sensibile e romantico e talvolta un pò peso..ma non sono donna e manco mi passa per la testa di fare un salto a Casablanca...come potrei rinunciare al bello che c'è in ogni donna? al calore che può emanare solo un suo sguardo o un suo tenero abbraccio? Non so se capita anche a voi colleghi uomini quello che stò per scrivere: Mi succede a volte di avere come la voglia, il bisogno di commuovermi di lasciare uscire certi tipi di emozione ( e lo faccio), magari sentendo notizie dai media che parlano di fatti accaduti aventi per oggetto un bimbo, un essere vivente, le balene spiaggiate o un animale abbandonato...esseri indifesi o prevaricati...chi mi conosce sà bene le lotte senza quartiere che tempo addietro, ma non tanto, ho fatto emulo di don Chisciotte contro i mulini a vento a favore di principi o ideali (e sono certo che qui si sa ancora cosa siano)...oggi invece è questa la mia reazione mi sento un pò vinto, un pò sconfitto, ma solo un pò...la mia vera sconfitta di fatto è l'essere solo e il non riuscire a trovare l'altra metà della mela perchè se ciò avvenisse come per catarsi le energie si moltiplicherebbero (è già successo), sò che ripartirei armato di nuova fiducia di nuovo ottimismo..col sorriso (e non che io non sorrida, anzi..). Bene vi chiederete dove voglia andare a parare con questa mia sorta di introspezione un pò maldestra...forse solo a cercare di "pesare" quanto una donna possa influire sull'esistenza e sul quotidiano di un uomo che può sentirsi davvero tale solo in quanto compagno e in quanto padre perchè ritengo sia solo questo il logico percorso!

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Paolo - Pr

13 novembre 2006, 16:02

Et voilà....bello lo spunto di Patrizia..maschietti meditiamo perchè di certo ha toccato un punto èper noi un pò tabù. Troppo spesso ostentiamo la nostra maschilità e spesso la sbandieriamo con ostentazione ai 4 venti...perchè??? perchè cosi fan tutti?? perchè così ci vogliono le donne??? o forse, più perchè così atteggiandoci nascondiamo le nostre strutturali insicurezze?!
Siamo tutti d'accordo vero che il sesso debole (come per secoli egoisticamente asserito) non è la donna ma siamo noi??
Credo che la nostra parte al femminile (intesa come dolcezza sensibilità, tatto e perchè no: Poesia; debba essere rivalutata e mai e poi mai occultata...torniamo anche ad essere romantici (e anche un pò bimbi) ma sopratutto cerchiamo di essere noi stessi, almeno fuori dall'ambito professionale, nella nostra sfera affettiva. Dopotutto la nostra parte femminile può aiutarci a meglio comprendere la donna, può costituire una mano tesa, un gesto verso l'universo bellissimo "donna" che è vita! La donna a propria volta potrà allo stesso modo venirci incontro e insieme così trovare quantomeno la chiave di lettura reciproca o meglio ancora la password per accendere la fusione fra i due sessi sia essa amicale che amorosa. Acci ora che ci penso mi sento a mia volta un pò fuso... e pensare che è solo lunedì! Ciao a tutti/e

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Patrizia

13 novembre 2006, 15:13

Cari "machi"del blog,vi stupiro'!! Mi presento:femmina doc,dolce(anche troppo),sensibile stile "che barba che noia",romantica,piagnucolosa piu'che mai,attenta a tutti i temi riguardanti l'anima...insomma,niente di nuovo,mi direte.Ebbene,sono anche narcisa all'inverosimile,forte quando serve,infantile q.b.,ovvero sono anche un po'voi!Forse un mostro?Oppure si e'ricomposto l'ancestrale androgino?il dilemma e'tuttora in cerca di una spiegazione.Nel frattempo,tornando seria per un attimo,mi viene da dire che in ognuno di noi risuona qualche nota,magari stonata,dell'altro sesso,l'importante e'armonizzarle per comporre una melodia piu'matura e consapevole.Non trovate?E allora,cari Gianluigi ed Enrico,dai...smettetela di tenere il broncio,stupiteci anche voi,fateci sentire la parte femmina che si cela sotto i vostri,ehm,ruvidissimi baffi,e che sa accogliere anche un giusto rimprovero e tornate a giocare con noi...lo so che non vedete l'ora di farlo!Un abbraccio

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romana

11 novembre 2006, 23:35

All'età di 36 anni avevo già due ex mariti e un figlio di 13 anni.Faceva parte del mio karma e l'ho pienamente realizzato solo dopo la seconda separazione.la prima separazione l'ho voluta io perchè avevo sposato un eterno fanciullo.col tempo ho capito che dovevo qualcosa a quell'anima;ci vogliamo bene, ci vediamo poco,siamo vicini col cuore,il figlio è ormai grande,si è appena laureato,ma tutti gli anni passiamo la notte di Natale tutti insieme con altri pochi amici intimi comuni.La seconda separazione l'ha voluta il mio secondo marito ed ha vissuto per questo profondissimi sensi di colpa.Il suo dolore era forse superiore al mio e lo potevo capire.Era karma di entrambi,e gli sono stata grata per essersi assunto la responsabilità di quella scelta,per tutti e due.Lui abita inun'altra città,c'è stima e affetto, amo moltissimo sua madre,ma ormai ci sentiamo poco;lui ha due bambini piccoli che lo impegnano molto.Non ha mai condiviso la mia ricerca spirituale,ma mi ha sempre regalato i libri giusti.Io non mi fidavo fino in fondo e non ho aperto il cuore completamente a nessuno.Non sono anime gemelle,ma preziosi compagni di strada.Non ho più avuto un compagno perchè avrei dovuto prima sciogliere i nodi karmici e districare la matassa,fino a liberare il luminoso cristallo interiore.Ho amiche e compagne d'anima,meno amici maschi,ma quelli che ho sono sensibili e profondi.Sento le difficoltà dei ragazzi più giovani,le paure,gli attaccamenti,le tentazioni che impediscono loro di lasciarsi andare e di capire dove e come cercare quello di cui hanno bisogno.E' la società senza padri,di cui parlava F.Fornari, a rendere spesso i ragazzi così fragili e quindi difesi,impauriti e incapaci di autentica autonomia interiore, coraggio,umiltà,assunzione di responsabilità? Forse a volte non ho discernimento,madevo dire che ai seminari del dr.Bona mi è sembrato di vedere molti uomini...(una delle mie sorelle direbbe forse che voglio sempre vedere solo la parte buona?) Ma ce n'erano tanti!Io ero circondata, ed erano attenti e molto motivati,forse timidi.Uno vicino a me è intervenuto due volte e l'ho ammirato perchè io invece non sono riuscita. Benedetti ragazzi! Quanto bisogno d'amore e quanta insicurezza e paura,rabbia, aggressività,mancanza di rispetto e di attenzione per l'altro! Ma bisogna darsi una mossa,tutti quanti,aiutarsi un po' di più a crescere insieme e a crescere nella consapevolezza dell'Uno.Un abbraccio a tutti

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oriana

11 novembre 2006, 23:04

Non vi ho seguito per due giorni e che è successo..di tutto. Ma la sincerità spero abbia sempre la meglio in questo sito. Una sola considerazione: A volte è necessario sporcarsi le mani per ripulire ciò che fa del male a noi ed agli altri ed io sono disposta a condividere la ripulitura del peggio con chi è altrettanto disponibile a risalire.Gli uomini sembra che siano "previlegiati" in questa opera perchè spesso toccano davvero il fondo al solo scopo di provocare una reazione che, come sappiamo, è ben diversa dall'azione consapevole. Noi donne? io sono una che non fugge alla misericordia delle miserie umane e raramente mi scandalizzo. In questo caso, intendo il botta e risposta, credo che serve ancora di più a esplellere il marcio per far posto al nuovo futuro.

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Barbara

11 novembre 2006, 16:22

Tempo fa mi regalarono un libro, il titolo faceva più o meno così "Le donne vengono da Venere e gli Uomini da Marte"...rimasi un pò basita e contrariata. Non sono mai riuscita a leggerlo. All'amica che me lo regolo chiesi "e le persone, da dove vengono? L'anima di che pianeta è?"...la mia perplessità scomparse per apparire sul suo volto. Forse le donne possono eventualmente aver una marcia in più (leggersi "una fortuna in più" e quindi attenzione a sprecarla)perchè hanno un utero "non solo metaforico", dove possono accogliere, generare e partorire. Ma non si è donne e madri solo per questa parte genitale. "Qualcuno" mi ha insegnato che il vero organo procreativo è il cuore...e se ben ricordo credo che questo appartenga sia al genere femminile che maschile. Tutto le divisioni e gli schemi nascono dalla/e cultura/e. Un pò come le lingue causate dal grande ego dell'uomo e quindi in metafora dalla torre di babele...ma in realtà l'unica lingua che conta è quella del cuore. L'unico organo che conta è il cuore. Vi abbraccio B
PS: sono andata un pò fuori tema! scusatemi...

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zingara

11 novembre 2006, 00:37

eh! mi sono detta...vabbè proviamo a commentare anche su questo topic, magari mi scharisco le idee sul narciso (parole di burro)...come dice una nota cantantessa...
si dice che l'uomo maturi sempre dopo la donna...che il maschietto non è abile nei lavori di casa, che l'uomo può fare cose che la donna non può, che non può piangere e ancora in questo mondo dove regna l'assenza di coscienza del se e si da valore a cose prive di questo, l'uomo deve "apparire" vincente e poi leggo di uomini nevrotici a causa di madri soffocanti ecc... (la sto anche vivendo col mio INCONTRO KARMICO) uff:/ che abbattimento...ma l'amore è anche accettazione?
e se l'amore è anche accettazione perchè ostinarsi a voler cambiare qualcosa che non possiamo far cambiare?
Narciso non è egoista, narciso è soltanto un pò più spensierato di me...non per questo non è bellissimo così...
per quanto riguarda la fiducia anche essa è un pezzetto dell'amore. se non c'è la fiducia non si può chiamare amore...
voi dei vostri bimbi vi fidate? o meglio vi fidate di ciò che cercate di trasmettere loro? io mi fido di me e quindi posso anche scegliere di fidarmi di chi mi sta di fronte:)

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mario

10 novembre 2006, 22:38

mi piego agli elogi Caro Dottore e porgo una mia ultima breve e banale considerazione che trova spunto da quando visto e detto qui sotto : forse un problemino di fondo di noi maschi adolescenti e non è che istintivamente troviamo difficile il riconoscimento dell'autorità altrui sia essa fisica morale intellettuale etc. di qui poi potrebbero venire anche le questioni della sensibilità ed emotività trattenute o represse come sentimenti poco virili e i comportamenti sgradevoli ben noti.
ciao

ps mi sposto sul blog dei bambini da educare che avendo due figli maschi di 12 e 4 anni ( manco a farlo apposta) è argomento che mi preme assai

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Angelo Bona

10 novembre 2006, 21:53

Caro Mario,
apprezzo il tuo intervento e chiedo ai partecipanti al blog se vogliono di continuare a esprimere commenti sul tema originario del post.
Buona Vita Angelo Bona

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Silvia

10 novembre 2006, 19:28

Bellissima Paolo.... bellissima! Mi ripeto ma... è stupendo leggervi.!! La parola che ha inserito ora Angelo, per lo spamming, è proprio "esatta" è quanto sta accadendo tra noi, siamo tutti insegnanti ed alunni...! Un abbraccio a tutti

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Paolo - Pr

10 novembre 2006, 17:02

Come potrei esimermi dal rivolgere a mia volta i complimenti ad Enrico per il suo intervento arioso ma altrettanto efficace? Dice bene la stronzaggine è alquanto asessuata ed è incontestabile pure il paragone paradossal-geografico...per il resto tranquillo Enrico non solo tu fai fatica ad inquadrare i nuovi trentenni e sono pure convinto che più andremo avanti e più si avrà uno scollamento maggiore (spero vivamente di sbagliarmi)...torniamo a bomba...quando tua madre sorridendo ti ha detto benevolmente che eri solo un mero stronzo ha ricoperto appieno la figura materna all'italiana, la sua sacra affettività e così facendo forse ti ha considerato come il suo eterno bambino il che oserei dire è una deformazione tipicamente al femminile e di tutte le mamme di iperprotettività...purtroppo qualche volta anche delle compagne/mogli sigh..ad ogni buon conto i campi dei blog disponibili sono limitati ed è difficile non solo esaurire ma talvolta anche solo inquadrare un problema come quello oggi trattato. Bello è vedere tanta partecipazione e tanti punti divista alcuni alla "Unieuro" altri alla "mi sparerei un colpo in bocca"..personalmente ho una visione dell'odierno universo femminile un pò sul pessimista pur riconoscendo di essere stato molto amato da due diverse compagne...non voglio generalizzare ma resta comprensibile (un pò meno giustificabile e io mi metto per primo) che le donne e gli uomini aventi un certo vissuto alle spalle legato conseguentemente al fatto cronologico "tempus fugit", siano un pochettino diciamo sensibilizzati e/o appesantiti e di certo un pò disincantati sul rimettersi in gioco e quindi un tantino circospetti e diffidenti (ripeto,ho 47 anni, non pensate ad un discorso sulla terza età). Per concludere questo mio vorrei confortare Enrico sul fatto che anche mia madre spesso mi dà dello stronzo, e non solo...ma se ho ben capito con un tono leggermente diverso dalla tua..più imperioso!!! ;-)

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Silvia

10 novembre 2006, 15:52

Però, quasi 50 commenti sull'argomento .... quasi come i messaggi per Davide, coinvolgente quasi quanto i seminari di Angelo! E' proprio vero, questa "massa" sta lievitando, anche non "volendo" ci si ritrova a leggere, confrontarci, far partecipi gli altri delle nostre esperienze, dolori, gioie. Tra le righe scritte avverto tanto amore, dolcezza, dolore, rabbia, speranza, fiducia..... e lo trovo meraviglioso. Grazie , specialmente agli uomini, tutti, che hanno raccolto "l'invito" non fermatevi, anche solo 2 righe ma continuate a farci partecipi del vostro mondo. Un abbraccio a tutta la massa.

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Brigitta

10 novembre 2006, 13:32

Vorrei rivolgere un sentito grazie a tutti i maschietti del forum che hanno risposto all?appello di Angelo (che è stato bravissimo a stanarvi). Perché è solo condividendovi che ci date la possibilità di vederci attraverso i vostri occhi. Caro Salvatore, mi spiace sentire nelle tue parole e in quelle di molti altri le note della persona ferita. Mi fa riflettere invece che in molti avete detto che a parole vogliamo un uomo sensibile ma che nei fatti preferiamo il macho. Ecco, se dovessi riassumere in due parole quello che io intendo per ?vero uomo? (ma anche vera donna se per questo) direi: ?persona equilibrata?, cioè colui/colei che, forte di un certo equilibrio interiore, sa ridere e commuoversi, ammettere la paura e sforzarsi di vincerla, coniugare dolcezza con solidi principi e serietà con quel pizzico di follia che rende interessante la vita. Il troppo macho non convince, ma molte se lo fanno andare bene perché istintivamente sanno che possono facilmente manipolare le sue insicurezze (avete presente quel bullo in ufficio che a casa è comandato a bacchetta dalla moglie?) mentre il troppo sensibile/timido ci fa paura, non sembra saper reggere alle avversità della vita, appare bisognoso di continue rassicurazioni e temiamo che sarebbe come avere un altro figlio, non un compagno. Ma è il ?troppo? la chiave di lettura. Non metto in dubbio che ci siano molte donne come dice Salvatore però (parlo per me) no, non mi ha mai affascinato il bastardo e mi sono ben guardata dal sceglierne uno come compagno di vita. Certo, come penso tutti, ho avuto la mia buona dose di dolori, di rapporti che non hanno funzionato per un verso o l?altro (ottimo concime per la crescita), ma di bastardi veri, finora, non ne ho incontrati anche se conosco il genere dal racconto di molte amiche. Fortuna? Karma? Non saprei. Posso solo dire di aver sempre cercato di vivere la mia vita secondo 2 motti: tratta l?altro come vorresti essere trattata tu e non aspettarti da altri quello che non sei disposta a dare/fare tu. Buona crescita a tutti.

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salvatore

10 novembre 2006, 10:11

Ciao amici ciao Angelo,sono un ragazzino di 56 anni.
Personalmente non mi riconosconel macio disincantato adolescente e narciso descritto sulblog.Diciamocela tutta la verità,le nostre femminuccie nel blog sono tutte apprensive sensibile con un'anima pura;ma quando si tratta di scegliereil compacno della vita se non è bastardo anzi bastardone non lo scelgono.
Il timido,il sensibile quello che capace di leggere dentro al massimo si accetta come amico o come confessore delle proprie pene.Andiamo avanti di bastardi ce ne sono tanti ,e di amici sinceri che ce ne sono pochi e pochissimi che possono ascoltare le vostre fregature in ultima analisi ce sempre Angelo Bona. buona vita a tutti.

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Gabriella (usa)

10 novembre 2006, 09:08

Rispondo a Simone (MI).
Bravo che sei almeno materialmente indipendente. Non è poco, davvero. Quanto al resto, dai, solo per il fatto che riconosci che ci sono cose in te che non vanno, sei già sulla buona strada. Percorrila sino in fondo, con la certezza che non sarai comunque mai arrivato ad una meta. Però ti ci sarai avvicinato. Non sforzarti a voler cambiare, solo acquista consapevolezza di te stesso, accettati, perdonati e sorridi a te stesso e al mondo. Crdimi che il mondo è solo uno specchio, rimanda a te l'immagine con cui ti specchi. Sorridi, cercati e ricorda che i veri cambiamenti non sono quelli che ricerchiamo e tentiamo di mettere in atto con tanto sforzo. Un cambiamento è vero quando arriva senza che lo cerchiamo, giunge naturale come conseguenza di un percorso intrapreso, insomma, un giorno ti accorgi che qualcosa è cambiato, e in meglio. Ciao, buona ricerca.
Gabriella

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roby

9 novembre 2006, 22:00

Cari amici ed amiche sono una femminuccia ma sono completamente dalla parte dei maschietti...perchè?
perchè essendo estetista ne ho sentite tante di donne lamentose...e quante!!!
Le donne devono riprendere la dolcezza e la profondità del loro animo prima di tutto con se stesse da qui poi potranno cercare un compagno che le soddisfi,perchè non è vero che non si trovano più uomini con le ali..
Anche nel tipo mammone,narciso,egoista c'e'una parte dolce che va solo tirarta fuori ....indovinate da chi care super donne???
Per quanto mi riguarda ho avuto dei compagni sensibili e femminili d'animo e uno di loro oggi è mio marito.
Fortuna??Capacità??..No solo ed esclusivamente voglia di amare e di costruire un futuro insieme mano nella mano.
Dio ci ha dato la libertà di scegliere e io ho scelto di essere felice.Fatelo anche voi tutti cari compagni e compagne di viaggio.
Buonanotte e ..sogni d'amore..
Roby

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Paola

9 novembre 2006, 21:07

Le anime non hanno sesso, quindi essere qui e adesso in questa forma è un'altra opportunità, magari karmica ... portebbe anche essere.
Penso che ci siano pochi, anzi pochissimi uomini che riescano ad andare oltre gli stereotipi mentali tipici ed anche culturali. Tra quei pochissimi ce ne sono alcuni che leggono e non temono i temi più difficili sull' interiorità e sulla ricerca di sè stessi, però magari ti sanno spiegare ogni cosa, per filo e per segno ma non riescono ad applicare neppure il più piccolo concetto nella loro vita quotidiana. Anche se hanno capito molto non riescono ad andare oltre i soliti problemi del carattere, sprofondano nelle paure e negli strascichi delle esperienze negative non superate e quindi forse le cose le hanno capite solo con la mente e non con il cuore. Se così fosse credo che qualche cosa trasparirebbe all'esterno ... Peccato però, chi ha capito ha più responsabilità di altri, sopratutto verso sè stesso.

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Ghepardo

9 novembre 2006, 19:58

Rispondo a questo blog solamente perchè fortemente colpito dalle parole del Dott. Bona (altrimenti avrei letto e basta).
In alcuni atteggiamenti mi riconosco (già lo potete notare dal fatto che utilizzi uno pseudonimo o dal tipo di domanda che ho fatto a Davide), potrei aggiungere altre caratteristiche (mammone, eterno adolescente etc...).
Devo dire però (e ne sono fiero) che non sono alla ricerca della 'botta e via'. Come mai?
Semplice sono troppo sincero, sono senza difese in un mondo (purtroppo) di furbi, calcolatori; debbo dire che in termini di pianificazioni voi donne siete molto abili e in questo spaventate gli uomini ai quali non resta che fingere di portare i pantaloni e di fare la voce grossa... (ve bè esistono anche le eccezioni e probabilmente si raccolgono intorno a questo sito).
Scusate il mio sfogo ma a dire la verità sono arrabbiato con tutto il mondo; mi hanno insegnato ad essere schietto, a rispettare gli altri, a non fare il furbo, a non fingere nei sentimenti ma così non va...
Sono alla ricerca di risposte e forse questo blog mi aiuterà a trovarle.
Grazie a tutti

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lara

9 novembre 2006, 19:52

La perplessità di fronte a questi temi è radicata nel cervello degli uomini della mia vita: mio padre, il mio ragazzo, una buona parte dei miei amici, mio cugino..e potrei aggiungerne un'infinità. Comunque, per le pari opportunità, devo dire che anche di donne ce ne sono molte "refrattarie". Questi argomenti vengono considerati da loro come inutili, non pratici, privi di risvolti tangibili. Ho un profondo rispetto tuttavia, per queste persone, che hanno dei dubbi, ma hanno comunque tante buone qualità. Prima o poi, sono fiduciosa, anche loro si apriranno a siffatte riflessioni. Non penso dipenda dal sesso questo tipo di attitudine, se è vero che non rinasciamo per l'eternità solo maschi o solo femmine; credo siano le influenze sociali e culturali in cui cresciamo a formare i nostri interessi.

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Bruna

9 novembre 2006, 18:03

Il mondo è bello perchè vario! Di esseri umani ce ne sono di tutti i tipi, possiamo sempre lamentarci di incontrare persone di un certo tipo? Se questo accade allora veramente ce le tiriamo! Gli uomini sono un universo meraviglioso, ci sono frutti di tutti i tipi, basta semplicemente fare una passeggiata e cercare di trovare quello che noi desideriamo. Al mondo ci sono sempre stati i narcisi, i mammoni, gli egocentrici...per fortuna ci sono anche sempre stati gli uomini dolci, equilibrati e capaci di mettersi in discussione. Nella mia vita si sono imbattuti soprattutto mammoni, persone che non riuscivano proprio a distaccarsi dalla mamma o dalla famiglia di origine, però devo dire che altre donne sono riuscite ad ottenere da quegli stessi uomini cose che a me hanno fatto solo sognare. Allora dov'è il problema? Credo non sia giunto ancora il momento di alzare bandiera. Chi non è capace di guardare nella profondità degli occhi è perchè non ne ha ancora la forza. Andiamo oltre e sicuramente troveremo l'uomo o la donna che cerchiamo, senza piangerci troppo addosso, senza chiederci perchè, tutto ha un senso nella nostra vita. Auguri! Bruna

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Brigitta

9 novembre 2006, 16:00

Che affascinante argomento! Personalmente ho sempre visto l?universo maschile con grande simpatia (forse perché sono cresciuta in un ambiente a maggioranza maschile) ma ciononostante devo dare ragione ad Angelo: dilaga il disimpegno, il narcisismo, l?eterna adolescenza negli uomini. Ne conosco tantissimi. Sono persone deliziose come amici, professionalmente valide nei loro campi, ma affettivamente parlando sono un deserto. All?età di 30-50 anni molti vivono ancora (o di nuovo) con i genitori. Assorbiti dal trantran quotidiano raramente si proiettano nel futuro. Negli affetti scelgono il modello eterni fidanzati (preferibilmente a distanza) in alternativa alla relazione scopatoria. Sostengono di non aver mai trovato la donna ?giusta? e se chiedi che caratteristiche avrebbe scopri che è una top model, intelligente e amante del sesso, possibilmente di famiglia ricca, ma più di ogni altra cosa ?non deve rompere?. La domanda: ?Ma tu cosa offri ad una donna così?? li mette in crisi. Le risposte tipo sono: Le sarò fedele. Una bella casa. Sono ancora un bell?uomo, no? Sicuramente in ognuno di loro si nasconde un principe potenzialmente sensibile e gentile in attesa di venire salvato dalla principessa azzurra. Peccato che il tanfo delle banalità tenga lontano le principesse o al massimo attiri le bruchesse.
Angelia ha ragione: non è tutta colpa delle donne. Tuttavia, come genitore, ritengo sia giusto e doveroso domandarci oggi se stiamo facendo del nostro meglio perché i nostri figli diventino persone equilibrate. Se mi guardo intorno al parchetto dove porto mia figlia non c?è molto da stare tranquilli: vedo una generazione di bimbe sveglie, curiose, generose e che sanno farsi rispettare. I maschietti invece hanno mamme/nonne che accorrono ad ogni urlo di frustrazione e papà che si vantano delle 4 fidanzate del pargoletto per poi andarsene disgustati col cellulare all?orecchio se la ?performance? del pupo lascia a desiderare. E poi ci meravigliamo che crescano convinti che le donne siano al loro servizio mentre devono apparire ?duri? per essere accettati dai loro simili?

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Anna Rachele

9 novembre 2006, 12:01

Io credo che gli uomini in genere siano sempre più spaventati da queste "nuove donne". Le donne non son più donne e gli uomini non son più uomini? Forse. Le donne han preso il lato forte dell'uomo, forse come reazione a uomini sempre più lontani, distanti, la donna sa "non chiedere mai", non l'uomo! Quindi si adatta, si fortifica per reagire a quel che vive. Così siam diventate "indipendenti", apparentemente forti e sicure di noi. Sappiamo fare a meno di un uomo. O almeno così vogliamo far credere. Ma non è così. Come gli uomini non possono fare a meno di noi. Solo son spaventati, disorientati. Non per nulla sono in aumento gli omosessuali. La donna forte fa paura, ci si deve difendere. Questo è il mio parere. Che tristezza però l'eterno peter pan... ci ho convissuto per 4 lunghi anni con un uomo così e mi ha interamente svuotato l'anima. Esistono ancora uomini dolci e sensibili che non si vergognano dei loro sentimenti. Cercateli! Non lasciatevi svuotare da questi eterni giovincelli. La precarietà dei sentimenti è pure peggio della precarietà del lavoro! In bocca al lupo a tutte ... con affetto Anna

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Marzia

9 novembre 2006, 11:48

Ciao, desidero partecipare anche io, con alcune opinioni che mi sono fatta strada facendo, nella mia esistenza. Viviamo nell'epoca del consumismo quindi siamo stati condizionati parecchio da una società che oltre a spingerci a consumare le cose ci spinge a consumare anche valori come sesso, amore e persone... insomma un usa e getta troppo estremo che non rispetta più la sensibilità e l'umanità dell'uomo, e per far fronte a ciò ci si protegge come si può... chiudendosi e ignorando tutta quella sfera, emotiva e sentimentale che tanto arricchisce, la negazione a volte è tanto forte da far provare l'illusione di non aver nemmeno bisogno di questa parte nella propria vita, è l'inevitabile negazione dell'io interiore a favore solo del se esteriore... i narcisi, per lo più, sono persone sensibili e fragili,magari perchè ancora bambini, hanno ricevuto una ferita, una ferita alla stima di se, spesso proprio in età infantile e dai genitori, da coloro che dovevano amarli incondizionatamente e credere in loro mentre magari invece li hanno negati, criticati offesi o troppo protetti come se incapaci di essere individui in grado di badare a se stessi. Alla base quindi c'è una mancanza di una giusta stima di se. Da adulti si trasforma in scarsa o gonfiata autostima, che non permette a loro di mettersi in discussione e quindi di cercare una strada per risolvere il problema. Se si guarda oltre alla facciata spesso i narcisi sono persone "speciali" per sensibilità, ricchezza d'animo e magari più evoluti di altri. Non hanno bisogno di ulteriori critiche o giudizi, ma solo di trovare quell'amore incondizionato che possa dar loro la forza e la fiducia necessaria per uscire dal guscio, per riappropiarsi del coraggio, innato nell'uomo, d'essere pienamente se stessi, capace d'amare se e gli altri, senza negazioni emotive.

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simone (MI)

9 novembre 2006, 10:51

Ciao, vorrei commentare il commento (scusate il gioco di parole) di Gabriella (usa). Sono pienamente daccordo sulla descrizione fatta da Gabriella della situazione di molti uomini italiani, incapaci di assumersi le responsabilità connesse ad una vita completamente indipendente dalle comodità della Casa Madre. Tuttavia, sono dubbioso circa l'influenza che ciò possa avere sulla "sindrome dell'eterno adolescente" sapientemente descritta dal caro Dott. Bona. Io ho 31 anni, vivo solo dal 1997 a più di 100 km dalla casa dei genitori. Sono completamente indipendente e mi ritengo un degnissimo "casalingo": le lavatrici non hanno segreti per me!!! Tuttavia, mi identifico appieno nel maschio trentenne descritto da Bona: narciso, eterno adolescente, incapace di realizzare un rapporto duraturo. Angelo Bona scrive: ??Non si relaziona con l'esperienza, ma usa dei filtri, degli schemi. Crede che l'amore sia quello che ha appreso sui libri o ascoltando canzoni. Se il reale non risponde alle idealistiche aspettative, nasce la difesa ed il rigetto di questo bambino eternamente frustrato?. Ecco, così sono esattamente io! ?e non riesco proprio a cambiare, seppure questa situazione mi faccia soffrire assai! Mi sa che in qualche mia vita precedente devo aver proprio commesso qualche grossa marachella sentimentale :-) !!! Ciao ciao

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paola

9 novembre 2006, 09:39

Al di là delle legittime e mai banali in terpretazioni psicologiche sul nefasto imprinting materno nella crescita del filgio maschio, qualcuno mi puà spiegare questa condizione di vita alla luce di scelte karmiche del piano vitale dell'uomo adolescente e della povera donna che lo sceglie per sè, per le propria evoluzione? sono una cinquatenne devastata da due tradimenti vissuti minuto per minuto , da fatiche di debiti, scelte spesso , troppo spesso non condivise...un uomo, mio marito di 57 anni anni, che non è violento o aggressivo, che si scusa e chiede sempre di essere perdonato...ora ditemi; _ ai fini della MIA evoluzione, quale significato ha la mia presenza vicino a lui e perchè mi sento inchiodata e incatenata e non riesco a mollare l'OSSO .....questo è quanto! paola di verona

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Paolo - Pr

9 novembre 2006, 09:30

Carissimo dott.Bona è la prima volta che mi accingo a bloggare e lo faccio perchè il tema da lei proposto, in quanto uomo, mi tocca molto. Vedo con piacere che in questo sito/arca ci sono parecchi amici che tamburellano fra loro su tematiche di spessore e la cosa è lodevole sopratutto in questa era di superficialità sovrana. A mio avviso, proprio per il periodo che stiamo vivendo, oggi è difficile per un uomo essere tale come lo è pure per una donna...troppa frenesia, troppa prevaricazione..mille e mille problemi, in famiglia, nel lavoro con gli amici, tutti cercano qualcosa talvolta non si sà bene cosa. ( e da questo punto di vista i media non scherzano proponendo situazioni irreli tra reality e altre piscuanerie volte solo a far cassetta facendo leva sulle nostre più effimere leziosità e senza impegnarci troppo la mente) Faccio un esempio: Sono forzatamente single ho 47 anni e il mio stato mi ha portato spesse volte a confrontarmi con il meraviglioso universo femminile e, di fondo, ho trovato: Donne disperatamente sole o per un rapporto finito di moglie e che conseguentemente a ciò non riescono a vivere in serenità un nuovo potenziale rapporto con altri uomini, forse x troppe aspettative? forse x irrisolti che si portano dietro?
e donne che invece vorrebbero l'uomo "bisex" mi spiego meglio: A tutte le donne, sentendo la pluralità delle stesse, farebbe piacere avere al fianco un compagno tenero affettuoso sensibile...ma alla lunga per molte questo porta noia; siamo sincere care amiche, tant'è che spesso poi si devia verso il modello maschile "macho" (quello che non deve chiedere mai) quello che non da mai certezze affettive e più è bastardo e più tira ( ndr. questo mi è stato detto da tante, ma tante). Vorrei fare anche una piccola riflessione relativa all'infanzia è al nostro rapporto coi genitori: sbaglio se dico che, ancestralemente, l'uomo è si più legato alla madre ma è pur vero che la donna spesso è legata per antitesi al padre (che è uomo) e allora se così è nella maggior parte dei casi potrei ipotizzare o che il padre per suo ruolo è così parco di manifestazioni affettive da indurre per la sua parte la figlia ricercare e sviluppare nella vita più sensibilità, più calore e, per contrapposizione l'uomo figlio che è stato sempre e sempre di più iperprotetto e coccolato dalla madre si adagia in questo ruolo e fatica e non ha interesse ad uscirne. Un incrocio diabolico non trovate? Lungi da me il voler schematizzare e ridurre il vasto argomento..

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Gabriella (usa)

9 novembre 2006, 09:13

Il fatto è che le "mamme Italiane" hanno cresciuto e ancora crescono una generazione di smidollati, deresponsabilizzati a cui tutto è dovuto. A che serve affannarsi tanto nella vita, quando Mami si prende cura dei tuoi vestiti, del tuo cibo, della pulizia delle tue cose? Ma le avete mai viste queste settantenni che corrono a casa, per essere certe di avere il tempo necessario di preparare da mangiare al loro "ragazzo" 40nne, magari anche con un bun lavoro ma che non lascia il confortevole e comodo nido? Come può diventare responsabile un uomo simile, come può crescere attraverso l'esperienza? Il fatto poi è che si aspetta le stesse cure dalla moglie, la quale ahimè, molto spesso ha un lavoro fuori casa e non è mica tanto d'accordo di fare la vicemamma!! E allora il nostro macho va in crisi, ha perso il suo ruolo secolare di padrone a cui tutto è dovuto. Nei suoi cromosomi non c'è traccia di vocaboli quale maturità, responsabilità, impegno...si sente vittima di complotti, non ha voglia di imparare neanche a far funzionare la lavatrice, come può impegnarsi in un rapporto che richiede impegno, crescita, abdicazione del proprio egoismo, collaborazione? Ma dove mai le ha sentite queste parole?
Certo, per fortuna non sono tutti così. Qualche uomo migliore, un vero compagno esiste. Ma se lo è già preso qualcun'altra.
Donne, per favore, non alleviamo altri uomini cosi!!
Buona vita
Gabriella

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luisa ( torino)

9 novembre 2006, 09:09

Io personalmente parlo con le mie amiche di questo argomento abbastanza spesso. Ho passato in rassegna alcuni commenti scritti qui nel suo post e infine le dico la mia modesta opinione.
l'essere narciso accomuna sia donne che uomini. Vivere una vita diementicandosi che essenzialemente non siamo fatti di sola carne secondo me , è triste. Vestire l'abito che copre la nostra vera personalità è comodo. C'è molta più sofferenza ad essere noi stessi piuttosto che inventarsi un personaggio da vivere. Io ho letto il suo post e ho cercato di andare oltre allo stereotipo di uomo che presenta per guardare in faccia una realtà che comprende tutto il genere umano. Stiamo crescendo tutti come eterni adolescenti. Si cresce mettendo al centro di noi stessi non la nostra vera essenza ma ciò che più ci fa comodo vivere. Gli uomini Narciso sono molti e se mi soffermo a immaginare una relazione con un tipo di uomo così sento sofferenza. non la mia , più che altro la loro. perchè nel momento in cui prenderanno vermanete coscienza di ciò che sono diventati,soffriranno moltissimo.io per prima anni fa ho preso coraggio e mi sono guardata allo specchio o ho visto cose di cui non posso andare fiera. prima di tutto perchè non avevo rispetto per me stessa per ciò che ero e sono oltre a questo corpo. In più posso dirle che queste persone ( uomini e donne) avendo a che fare con ambienti che,anche in minima parte, stimolano un certo tipo di pensiero che li faccia guardare davvero dentro di loro è un bene. Ognuno ha un suo tempo per comprendere. E' anche vero che la vita ci da alcuni segnali per prendere in mano la nostra vita. Sta a noi decidere di fare il passo per iniziare. Stare accanto a queste persone è un bene se usiamo il nostro cuore per arrivare al loro ma se non sono loro a fare azione tutto si rallenta. Non so se sono stata molto chiara perchè il concetto nella mia testa è abbastanza complesso. La ringrazio per avere aperto un post con questo argomento. Buona giornata.

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Matronix (Silvia)

9 novembre 2006, 00:34

Amore a nullo amato amar perdona ... (Dante)
Chissà se un Narciso (o una Narcisa) irradiato da Amore Incondizionato può rimanere tale ...
Credo che l'immaturità sia un problema che affligge sia donne che uomini, soprattutto nel mondo occidentale, e non mi piace il vittimismo rassegnato di certe signore ...
Non posso fare a meno di scrivere qui che conosco un buon numero di uomini meravigliosi, sensibili (forse troppo) ed evoluti, anche se non tutti parlano con disinvoltura di spiritualità o scrivono sul blog. Qualche volta "fanno i duri", altre volte i superficiali, ma la luce che emanano si vede lo stesso se uno sta attento.
Buon amore a tutti!

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mara

8 novembre 2006, 23:55

ce ne sarebbero di cose da dire..... non mi capita spesso di rimanere senza parole eppura giuro ho tantissime cose in mente da dire ma e' come un blocco e non riesco a tirare fuori tutto cio' che penso...... un argomento molto ampio complicato ma importante che mi ha creato una totale confusione che non riesco a capire bene........ spero solo un giorno di poter capire il vero significato della parola "uomo" o "maschio"....perche oggi tra uomo o adolescente non riusciamo piu' a trovare tantissime differenze...... non generalizzo affatto ma se facessimo un sondaggio non so cosa uscirebbe fuori.... scusate per la mia piu' totale confusione in merito .... avrei potuto non scrivere alcun commento ma credo non sono la sola a non riuscire a mettere a fuoco ...

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beatrice

8 novembre 2006, 22:18

Amare..ed essere riamati....questo è il senso della nostra vita,il motore da cui tutto parte e a cui tutto torna,che sia per sempre,o per breve tempo,credo,in fondo,non ci debba preoccupare ne far soffrire.facile a dirsi..terribilmente complicato a farsi.io giorno dopo giorno mi innamoro,delle volte anche solo di un sorriso,di un gesto di una parola..e questo mi aiuta,nel continuare a voler tenere aperta la porta del mio cuore...che,continua a lacerarsi e svuotarsi nel tentativo di amare,(dopo aver creduto alla favola del principe azzurro,che le mamme ci raccontano),inevitabilmente..vorrebbe,chiudersi a doppia mandata col lucchetto...e questa ,non è una prerogativa solo femminile,..magari la natura maschile è più..delicata di noi,sono foglie tenere di quell 'albero chiamato uomo.... .sarebbe bello poter sedersi difronte ad una di queste foglie,e guardandosi negli occhi..sciogliere tutte le paure,i blocchi..lasciando fluire solo il linguaggio antico,delle nostre reciproche anime...bhè per quel che mi riguarda,spero di incontrare presto,come paziente,il dott.angelo,e che lui mi rincuori sul fatto che ...prima o poi troverò un anima con la quale fare questo...viaggio straordinario..e di archiviare come esperienza di crescita questo mio senso di abbandono e di vuoto..che il mio lui,narciso,eterno adolescente impaurito,egoista e,indeciso arido,come si auto nomina,...mi ha aiutato a far riaffiorare in questa vita.....però,niente più'' aspettative ''continuo a ripetermi,..solo AMORE!!ce la farò???voglio credere in un grandioso..SSiiiiii!!!!namastè

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Eugenia

8 novembre 2006, 21:43

L?uomo comunque ha una sua natura animale portata alla caccia è sempre stato così, finchè non si innamora il passare da un?avventura all?altra è cosa normale per lui (fatta qualche
rara eccezione). Cito un passo di un libro di Carotenuto, ?Eros e Pathos?: ??.. quando voglio una persona, io in realtà aspiro a ciò che rappresenta la dimensione ?animale? dell?altro. Quando vogliamo qualcuno, la sua carne diventa il custode indispensabile e inseparabile, il più importante della nostra vita? dice anche che: ?L?erotismo è per eccellenza la modalità che gli esseri umani hanno sviluppato per imparare a infrangere i divieti; è il trionfo dell?uomo sul divieto?. Ed ecco che il divieto e l?istinto erotico messi insieme sono una bella mina vagante.
Nella filosofia taoista si parla di Yin e Yang. Yin= femminile, passivo/attivo, ciò che accoglie e Yang= maschile, attivo/passivo, ciò che dona. Lo possiamo tranquillamente paragonare al rapporto tra donna e uomo, la donna dovrebbe accogliere, essere femminile, passiva e poi diventare attiva. L?uomo dovrebbe donare se stesso, essere maschile, attivo e poi diventare passivo. Oggi giorno si sono invertite le qualità che dovrebbero armonizzare la coppia. Si trovano donne sempre più yang e uomini sempre più yin.
Il discorso è molto più ampio e complesso per poter essere esposto qui. Si potrebbe passare alla sociologia, alla psicologia e antropologia andando a sviscerarne i vari significati. Ma quello appena espresso è il più semplice, i Cinesi erano eccellenti filosofi perché riuscivano a trasmettere un grande significato in pochissime parole. Penso però che la maggior parte di questi uomini/bambini o narcisi non abbiano ben chiaro quali siano i propri valori personali, non parlo di quei valori tramandati dagli altri, ma bensì quelli che dovrebbero venire dal proprio mondo interiore, i valori acquisiti nelle vite passate i quali molto spesso vengono identificati con la nostra ?coscienza?. La paura di amare e del dolore che arriverebbe da un eventuale abbandono penso che sia la motivazione principale per non cercare un legame fisso, inoltre l?amore fa crescere. Durante un rapporto amoroso io non sono più il soggetto, il soggetto diventa l?altro e questo fa letteralmente fuggire persone che vogliono essere eterni Peter Pan.

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Mirella

8 novembre 2006, 20:12

Ciao a tutti, ho letto i vostri commenti e mi viene da pensare una cosa: come mai questo comportamento maschile viene attribuito all'inadeguata educazione ricevuta dalla madre o ad una storia fallita? perchè si ricade sempre nella trappola del vittimismo e non ci si assume le proprie responsabilità? Se la maggior parte degli uomini si comporta in un determinato modo penso sia perchè le loro anime evolvono anche attraverso errori dettati quasi sempre dalla paura. Siamo qui per imparare atraverso gli errori e la sofferenza, e devo dire che quest'ultima terrorizza non poco....... e nn solo i maschietti.........
Cred che prima o poi tutti ci incanaleremo sulla strada verso l'Uno.

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Pirpolo

8 novembre 2006, 20:00

Ciao a tutti. Sono un maschietto che condivide la descrizione generale che Angelo fa della mia categoria. Appartengo alla schiera dei bastonati: di quelli che non hanno paura di piangere,di condividere i propri sentimenti,di abbracciare la sofferenza, di addolcire i lineamenti del proprio sguardo.
Ho sempre rinnegato il diffuso concetto secondo cui l'esperienza dell'uomo derivi dal suo curriculum sessuale.Un po' femminile nei sentimenti,nel modo di esprimersi:questo crea spesso equivoci in chi mi ascolta, in chi mi legge. La mia metà?Chissà dov'è...di certo, fino ad ora questo tipo di personalità non mi ha aiutato nei rapporti con l'altro sesso. Mi ritrovo sempre ad essere l'amico che offre la spalla all'amica che ama il bastardo di turno. Abbagli, delusioni,mi aiutano a migliorare ogni giorno...il tempo passa,sono giovine (28 anni) e ho imparato a non conservare il mio amore in una botte...

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Anita

8 novembre 2006, 18:08

Ci sono madri che stanno troppo addosso ai figli/e impedendo loro di responsabilizzarsi e ci sono padri che sono troppo severi e a volte inibiscono i figli/e proiettando su di questi il loro retaggio culturale trasformandoci così in Narcisi e Principesse sul pisello e poi? E poi basta! Non si può stare tutta la vita a ragionare da che parte pende di più l'ago della bilancia! Fallire è umano, deludere gli altri è umano! Non esistono brave ragazze e non esistono bravi ragazzi abbiamo tutti gli stessi comportamenti, a turno facciamo soffrire ed anche senza scomodare le vite precedenti, quante volte ci è capitato di deludere, ferire qualcuno e poi ci siamo riconosciuti nel comportamento di un qualcun altro in un modo così limpido e chiaro? Secondo me è nostra responsabilità capire chi siamo ed aiutare anche gli altri a capirci/si. Mia cognata è convinta che gli uomini non cambieranno mai, mio fratello è convinto che le donne non cambieranno mai, ma nessuno fa un passo verso se stesso, quindi verso l'altro? c'è qualcuno che mi dice come si smuove una situazione del genere se tutti si impuntano a rimanere sulle proprie posizioni? Si parla di solidarietà femminile, poi di quella maschile? ma la solidarietà è una è per tutti e fatta di tutti, e se gli uomini sono narcisi, sorelle ed amiche.. parliamo di più con loro e se le donne sono principesse sul pisello fratelli ed amici parlate di più con noi! Uomini e Donne alziamoci, che il piatto della bilancia non penderà mai né da un lato né dall'altro perché la verità sta sempre in mezzo a noi! Un uomo ed una donna nascono tali solo una vita alla volta per poi invertirsi i ruoli! Un saluto a tutti con entusiasmo e passione!

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Silvia

8 novembre 2006, 17:55

Non riesco a smettere di meravigliarmi per i continui stimoli che ci invia il dr. Bona e per come è bello leggere le risposte date! E' sicuramente uno dei sistemi più validi affinchè si apra quel "canale" dentro di noi per far uscire ciò che siamo o che vogliamo; veramente. Grazie Angelo.
Per quanto riguarda l'argomento non ho esperienza di maschi 30 enni, ho 50 anni e sono 35 anni che sono con lo stesso uomo: per niente adolescente, con 1 educuzione antiquata (genitore "padre padrone"), che mi deride quando parlo di spiritualità o psicoterapia, ma ho potuto "accertare" che in momenti particolari la sua "anima" e la sua "spiritualità" è talmente grande che potrebbe essere un vero "uomo con le ali" solo se lui volesse esserne consapevole. Non ho avuto figli maschi, solo femmine, ma sono convinta che non vi è 1 educazione da "diversificare" a secondo del sesso. Sentendo i discorsi dei miei nipoti e figlie (da 20 a 30 anni) sembra non semplice il relazionarsi all'altro sesso, trovare la persona giusta, ma anche ai miei tempi non era semplice. La difficoltà, forse, è dovuta alla NON conoscenza profonda di noi stessi, se l'avessimo, forse, riusceremmo a riconoscere la persona giusta, quella che può non farci del male. Invio a tutta la massa ed ad Angelo un ringraziamento per esserci e partecipare. Un amorevole abbraccio a tutti.

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Roberta (Alcyone)

8 novembre 2006, 16:50

Ciao!
comunque come interventi siamo pari: 7 a 7.
7 donne hanno risposto ed anche 7 uomini...
R.

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Roberta (Alcyone)

8 novembre 2006, 16:45

Ciao,
Io direi che lo stereotipo "eterno-narciso" esiste anche per noi donne! quante donne si danno al primo che capita, solo per il piacere fisico? che sfruttano situazioni, per fare carriera? che sfruttano un galante innamorato per spillargli, viaggi, regali ed altro? non diamo la colpa solo agli uomini, siamo obiettive. Certo, sonon d'accordo al 100% con Angelia: la responsabilita' delle scelte di un "eterno-narviso" e' solo sua! mi spiace....ma le mamme ed i papa' che c'entrano? scarichiamo barile? Ognuno e' responsabile delle proprie azioni e scelte. Se l' "eterno-narciso" ha deciso di viver cosi' e' perche' non vuole legami stretti, ricerca il piacere ed il proprio soddisfacimento a 360 gradi. Mi viene in mente uno dei "klesa", quello dell'attaccamento alla vita, al piacere. Ognuno deve sperimentare ogni via, ogni strada. Vivi e lascia vivere. Cosi' non dico che non mi facciano arrabbiare, ma c'e' il libero arbitrio, mio e degli altri. Ciao

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margherita

8 novembre 2006, 16:05

Sono una donna eppure mi ritrovo in alcune caratteristiche descritte come maschili:leggo sempre il blog ma non faccio la fatica di scrivere,non voglio mostrare le mie debolezze in pubblico e sento forte la fatica delle relazioni,soprattutto ora che sono stata delusa...eppure era tutto così chiaro...come ho potuto non vedere per anni...avevo costruito una persona che in realtà non esiste.Ora non riesco più a fidarmi delle mie percezioni...non so più se il mondo in cui mi muovo è reale o è solo un misero frutto della mia immaginazione decadente...

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Angelia

8 novembre 2006, 14:38

Io direi che sarebbe ora, per noi donne, di smettere di sentirci responsabili per l'immaturità dei figli.
Io per ragioni di salute non ne ho e non posso averne, ma sono stufa di sentire tutti sti "mea culpa".
Nasciamo tutti con un bel cervello per lo più correttamente funzionante e direi che non è più tempo di fare la parte delle "Eva" che trascinano l'Adamo fuori dall'Eden.
Se l'uomo è immaturo lo è perchè gli fa comodo esserlo, perchè gli piace vivere in leggerezza senza responsabilità ed impegni concreti.
Accollarci anche la responsabilità della loro immaturità mi sembra davvero troppo.
Anche a me piacerebbe vivere senza pensieri né responsabilità, godendomi lo stipendio in pace fino all'ultimo centesimo in viaggi come fa mio fratello ultraquarantenne scapolo e narciso, ma io ho preferito l'amore e mi sono sposata.
Non è stato facile per me trovare una persona che mi amasse davvero invece mio fratello ne ha trovate parecchie e almeno due che lo hanno amato per anni nel'illusione che si decidesse a concretizzare.
Lui però amava di più se stesso e la sua libertà.
Nostra madre ci ha allevati allo stesso modo. Non è responsabilità sua se lui è così.
Qualcuno ha detto che uomini e donne vengono da due pianeti diversi... è vero purtroppo... ed è un vero peccato.

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Gaetano

8 novembre 2006, 13:19

Salve
che ruolo hanno le mamme(femmine) nella formazione di tanti maschietti insicuri, latitanti, eternamente narciso-adolescenti?
In casa hanno come modello le mamme "regine della casa" e fuori di casa o in TV femmine spesso(non sempre) tutte culo-e-tette e sempre pronte a...
Certo, quando il maschi-predatore attacca allora le femminucce si allarmano e vogliono essere capite e apprezzate.
Ma, i maschi sono confusi sul loro ruolo nella societa', in famiglia poi tendono ad essere latitanti. Ci sono ovviamente le eccezioni che confermano la regola.
A me le femminucce non piacciono pero' vi posso garantire che funziona piu' o meno allo stesso modo anche tra omosessuali, molto piu' confusi e superficiali e cronicamente narciso-adolescenti.
Salutino
Gaetano

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Roberta (Alcyone)

8 novembre 2006, 11:55

Per Daniele: ma che ti frega di quella ragazza! scusa il tono amichevole che mi sonon permessa...ho rispetto per il dolore che hai provato, e che forse ancora provi, non voglio che tu pensi che voglio minimizzare ma come si dice....non ti meritava! come hai detto anche tu, forse lei sembrava sensibile, ma non lo era affatto. Continua per la tua strada e non abbandonare la sensibilita', se e' parte di te. Non soffocarla e vai oltre...supera questo tuo chiodo fisso per lei e per il rifiuto che hai ricevuto. Ognuno ha diritto di fare le proprie scelte. Lei non ti ricambiava. Pazienza. Non darti colpa di questo "insuccesso" perche' non e' cosi', non e' colpa di come sei tu. Quindi sii felice di come sei. Un abbraccio! In bocca al lupo

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Roberta (Alcyone)

8 novembre 2006, 11:45

Ciao,
E' molto bello l'argomento di questo blog. Angelo ha voluto chiamare a se' gli uomini, che seguono, magari in silenzio e vedere chi avrebbe accolto la richiesta e risposto.....
E' bello vedere che qualcuno lo fa, da delle opinioni, qualunque esse siano, perche' e' giusto "uscire dalla massa" come dice Angelo, ed esprimere il proprio pensiero (con la mente) e il proprio sentire (col cuore).
E' un grosso scoglio per l'apertura del cuore il comportamento di molti uomini, molti per facciata ed altri per modo di essere....ma in fondo al loro cuore....non e' rimasto nulla della dolcezza e sensibilita' del bambino che sono stati? delle coccole della mamma...di quella tenerezza? uomini, non abbiate paura di esternare la vostra sensibilita'...fara' solo vedere la parte piu' bella che e' in voi. un abbraccio

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Daniele

8 novembre 2006, 11:36

Trascorsi svariati anni (in gioventù) cercando di uscire, interloquire e dichiararmi ad una ragazza mia coetanea che mi piaceva tantissimo soprattutto per la sua sensibilità (almeno apparente). Risultato: nessuna uscita, nessun riconoscimento, nessuna possibilità di esprimere i miei sentimenti e le mie emozioni, nulla di nulla. Dopo un bel pò di tempo trascorso appresso a questa autentica chimera mi ritrovo (ovviamente) con l'interiorità devastata e da ricostruire pezzo per pezzo come l'affresco del tetto della Basilica superiore di Assisi crollata durante il terremoto del 1997 (quella del famoso video) e quando, un pò di tempo dopo, ho l'occasione di chiedere il perchè di questo autentico muro di gomma attuato nei miei confronti la risposta che ricevo è "sei una persona troppo sensibile"...
"e ho detto tutto" (Totò-Peppino).

E poi si sentono le donne proclamare di continuo il desiderio di avere accanto un uomo sensibile ma quando ce l'hanno davvero (anche se "troppo sensibile") non fanno nemmeno la fatica di uscirci un pomeriggio, dargli la possibilità di esprimere i suoi sentimenti ed i suoi pensieri e poi dirgli, molto semplicemente e molto linearmente, che non c'è niente di personale ma si è troppo sensibili e sarebbe utile un lavoro personale per rimettere a posto i pezzi, invece di contribuire quasi scientificamente alla distruzione totale di quel poco che ancora era in piedi, contribuendo non poco all'affollamento delle sale di aspetto degli studi di psicoterapia.
Come da famoso adagio "E che, devo fare tutto io ?"

"Continuiamo così, facciamoci del male" (Nanni Moretti - Bianca)

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luciano

8 novembre 2006, 10:44

Appena avrò detto che sono un 55enne, può darsi che molti di Voi passeranno subito a un altro commento. Vi sottovaluto? Scusate. Sono un 55enne, forse ex-narciso ex-eterno adolescente, forse lo sono ancora. Forse sono anche un Principessa Sullpisellus o un Tumistufis o un Mistaisulle, perché ognuno di noi ha rivestito e riveste questi ruoli, pur criticandoli negli altri, perché non li vede e non li riconosce su di sé. Sono anche un po' Satana, Lucifero (mi chiamo Luciano)(povero Lucifero, voleva solo collaborare con Dio, ma è stato interpretato male, sempre equivoci...anche lassù), sono Adramelech e Avalokitesvara, sono Shiva e la Sua sposa, sono Piteco e anche un po' Davide. Si, incontro ogni giorno altri Mistaisulle (ottima la risposta di Angelo a quel culturista di cui aveva urtato il carrello all'areoporto; avete mai provato a ignorarli? diventano delle belve..). Non sono una vittima e non vorrei più essere un carnefice, neanche incosapevolmente, ma o si è liberi (Risvegliati, Siddha) o se ci si deve continuamente auto-sorvegliare per non schiacciare i piedi ad altri come noi e non-come-noi, si perde un mucchio di energia e si ricevono un sacco di pestate da altri come noi e non-come-noi. Desidererei che tutti gli Esseri fossero felici, e soprattuto Licia-Felicia, ma è statisticamente quasi impossibile (non per questo non bisogna tenderci, alla felicità, ma che cos'è?), così investo le mie energie (amore) verso una sola persona, Licia, dalla quale non ho un ritorno di energia similare, sia perché vive molto lontana da me, sia perché lo-sa-lei-perché. Ma l'Amore è gratis, però io sono umano, ma l'amore è gratis, però io sono umano, ma .........
Prima di conoscere l'esistenza di Angelo (Bona), detto Lele da qualcuno, spesso concludevo alcune mie lettere con l'augurio "Buona vita". Ora sono tentato di augurare a tutti "Buona sopravvivenza" e, se Angelo legge, verrò da Lui senz'altro bacchettato. Ciao, miei simili, Luciano.

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oriana

8 novembre 2006, 10:30

Che argomento meraviglioso quello dell'anima maschile, ammesso che l'anima abbia sesso (cosa di cui dubito fortemente). Certo è che la spiritualità vissuta dagli uomini e dalle donne è visibilmente diversa, nel senso che la prima scantona continuamente e la seconda, se non consapevole, velata di vittimismo. Parlo proprio io che ho bisogno dell'altro, di un uomo sensibile e disponibile intendo, proprio come una mezza mela. Ho notato subito che al seminario gli uomini sono pochi e questo certo è un sintomo di quanto affermato da Bona. Le mie esperienze d'amore e d'amicizia sono valide nel momento in cui l'uomo esprime la sua sensibilità e decadono paurosamente quando in loro scattano le difese più ferree, cioè la paura sotto forma d''indifferenza, il peggior bruco che io abbia conosciuto. Questo succede sempre quando cerco un varco di condivisione della loro anima. Sto ancora aspettanto un uomo così forte da poter piangere insieme a me.

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mario

8 novembre 2006, 10:24

io parlei e farei alcuni commenti ma ho come l'impressione di apparire un rompiscatole perchè in effetti molte cose che mi vengono da dire rintrano nelle categorie che lei ha esposto ( tecniche pragmatiche etc.). può darsi io sia nel paradigma di maschio che lei ha tracciato eppure non mi sento così cattivo e ho entusiasmo per la vita e per l'amore sono sposato con figli da 12 anni nella buona e nella cattiva sorte e credo di percepire discretamente le "vibrazioni". non che non ci sia spazio per miglioramenti anzi credo che lo scopo della vita sia proprio quello di migliorarsi in tutti i sensi specialmente in quello dell'humor
ciao

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luis

8 novembre 2006, 10:03

Tutto quello che potevo dare all'ultimo mio maschietto, ho dato. Tutta la mia disponibilità non è servita a niente perchè dopo tre anni mi ha detto che "non se la sente"...Io credo che lui sia innamorato solo di sua madre e, quando non trova una donna simile a lei, non ce la fa.. L'unica cosa in cui sono riuscita a convincerlo è stata quella di "farsi aiutare", parlare con qualcuno un po' esperto. E' andato a parlare con una psicologa della ASL e ci va ancora, ma con scarsissimi risultati..
L'unica cosa che mi viene da dire adesso è : basta, io ho già dato!

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Romana

8 novembre 2006, 02:51

Io non sono propriamente una ragazza, anche se mi sento molto giovane.Sono la mamma di un ragazzo di 25 anni.Mio figlio è un maschietto per certi aspetti ancora immaturo ed egoista, centrato su di sè, anche se capace di grandi attenzioni e tenerezze.Ha una personalità complessa, ondeggia fra opposti estremismi.Da quando ha 16 anni, ogni due anni circa cambia ragazza.E'molto interessato al sesso e se gli manca ne risente sia fisicamente che psicologicamente. Da ragazzino non ha mai letto un libro oltre ai testi scolastici (poco anche quelli).Dopo la maturità, ha cominciato a rovistare fra i miei libri ed ha letto L'autobiografia di Yogananda e altri testi spirituali.Dice che Yukteswar,il guru di Yogananda, è il suo maestro.In camera sua ha allestito un piccolo altarino, medita con delle sue tecniche personali, si circonda di tutti i maestri e utilizza mudra che gli vengono suggeriti dal suo intuito.Poi, esce con gli amici, va a giocare a poker, beve spesso parecchio, senza ubriacarsi, ma a mio avviso esagera. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Con i suoi amici parla anche di argomenti spirituali e di sentimenti.Anche con me ha confidenza, cerca sostegno e rassicurazioni.Gli ho proposto i libri del dr.Bona:gli è piaciuto moltissimo L'Amore Maestro, l'ha fatto leggere alla sua ragazza e al suo amico del cuore. Come mamma mi sento responsabile, in parte, della sua immaturità affettiva. un giorno diventerà un uomo affidabile, responsabile, capace di stabilire relazioni stabili e autentiche? Attraverso mio figlio ho imparato a comprendere certi aspetti dell'universo maschile che giudicavo troppo lontani da me.lui è stato il mio primo maestro di amore incondizionato. Come compagno non credo sia ancora pronto ad un impegno, ad un amore adulto e vorrei aiutarlo a crescere, a fare il salto di qualità. Non credete che le mamme dei maschi siano responsabili della situazione del maschio narciso ed eterno adolescente che ha delineato il dr.Bona? Quali vie d'uscita?

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etzelinus

8 novembre 2006, 00:31

Nella mia esperienza ho incontrato molte donne che si pongono esattamente sullo stesso piano degli uomini che tu descrivi.
Anche in questo momento, in cui sto vivendo una meravigliosa storia con una donna fantastica, mi trovo sempre ad essere io quello dei due che si da da fare per cementare il rapporto.
Mi trovo continuamente di fronte a tentativi di allontanamento, di allentamento del rapporto, di fuga.
E tutto perchè alla base c'è un unico sentimento che stringe e soffoca il cuore delle persone: la paura.
Paura di lasciarsi andare, di essere pienamente se stessi, di vivere i sentimenti in profondità.
Una paura che, per la mia esperienza, lega uomini e donne in egual misura.

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Angelo Bona

8 novembre 2006, 00:16

Caro Lele,
grazie della tua sincerità, della tua ricerca, della tua anima. L'esperienza di essere abbandonati da chi amiamo è terribile e nello stesso tempo meravigliosamente evolutiva. L'abbandono svela la nostra parte vulnerabile e rivolge la ricerca al Sè. Grazie di essere un maschio con le ali.
Buona vita Angelo Bona

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Lee

7 novembre 2006, 23:41

Io sono un maschio.35 anni: parlo spesso di anima, ricerca spirituale, anima gemella, visione karmica della vita, incontro con se stessi etc.....Credo di non essere per nulla superficiale e a detta di molte anche bello esteticamente (questo è cio che dicono).....Detto questo sono single.....Ho investito tanto in una storia cercando di far capire come intendevo l'Amore...come incontro di due persone libere, come un fluire verso un matrimonio d'Anime...come sorrisi da donarsi pur nelle difficoltà....Beh sono stato lasciato da chi parlava di Matrimonio e figli senza mai donarmi un sorriso.........Ho sofferto tanto Angelo e ho pianto per un'estate intera pur essendo grande e grosso....non mi vergogno della mia sofferenza e ora attendo di avere la forza di riaprire il cuore....Grazie Angelo del Bene che mi fai.....

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