Domanda e risposta
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tennista conflittuale
Risposta a: Massimo - 09/12/2018
Buongiorno dott. Bona, Sono di Roma ed ho 46 anni. Le espongo quello che e il mio problema che mi ha sempre afflitto e che non ho mai saputo risolvere. Forse rispetto a problemi ben più gravi ed importanti le sembrerà banale ma provo ugualmente ad esporglielo. Sono stato sempre uno sportivo, giocavo a tennis, ma l'ansia da partita mi ha sempre bloccato impedendomi di esprimere le mie effettive capacità. Sono in grado di giocare molto bene, ma poi ci sono momenti in cui mi blocco e gioco da principiante: e come se da un momento all'altro disimparassi, come se dimenticassi come si gioca. Adesso ho ripreso a giocare e sto rivivendo quest'alternanza di livello di gioco. Sto nella paura di non riuscire più a giocare, pertanto la mia partita spesso non la gioco con l'avversario ma con me stesso. Sono quel giocatore che quindi in palleggio fa il fenomeno e poi in partita non butta una palla di la. Spero mi capisca. Se ha qualche consiglio gliene sono molto grato. La ringrazio
Risposta:
Salve, nel suo caso l'avversario è lei stesso. Maggiore è la forza delle sue forme pensiero negative e più crea dentro di sè l'antagonista interiore. Questo "spettro" emerge dall'inconscio e con la psicoterapia di superficie non credo si riesca a eliminare. Le consiglio un percorso di ipnosi evocativa medica. Deve evocare l'antagonosta e depotenziarlo. Penso lo si possa fare insieme. Buona vita Angelo Bona tel 3279011694 Como/Vacallo