Ipnosi regressiva in diretta
Ho salvato un bambino zolfataio da una miniera in ipnosi medica regressiva: ascolta l'audio.
17/03/2015
Paola ha rivissuto in ipnosi medica regressiva evocativa una esperienza drammatica che ha liberato il suo inconscio dal buio e dalla claustrofobia.
Si è identificata in ipnosi in un bambino di nove anni abbandonato in una galleria di una miniera di zolfo.
Nel sud Italia, più precisamente in Sicilia, c’erano i Carusi, bambini che lavoravano nelle miniere di zolfo. La fatica deformava il loro corpo e si chiamavano "carusi" perchè venivano paragonati agli asini e portavano le gerle di sassi sulle spalle.
Nel 1880 compare la novella di Verga "Rosso Malpelo" che parla di un bambino dai capelli rossi che scompare in una miniera dove lavorava deriso e ghettizzato per la sua chioma pel di carota.
I picciriddi erano figli della miseria venivano arruolati nelle famiglie povere per divenire schiavi nelle miniere.
Lavoravano dodici ore al giorno e la notte non tornavano a casa ma dormivano nella miniera in un anfratto infernale. Quando uscivano, dopo diversi, giorni venivano accecati dalla luce.
Avevano poco tempo per mangiare perchè continuamente spronati al lavoro.
Questo avveniva fino agli anni cinquanta in Sicilia e Paola conserva nel suo DNA/Anima questa esperienza che l'ipnosi medica regressiva evocativa ha per sempre debellato e guarito nel suo inconscio curando la sua angoscia.
Buona Vita Angelo Bona
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