Ipnosi regressiva in diretta
La muta di Babilonia
06/03/2013
Cari amici, Lella è una donna molto introversa che si sente a disagio e bloccata per questa sua condizione di non-relazionalità, di difficoltà ad esprimersi. Come in tanti di questi casi la trance approda ad una esperienza di "incarceramento" che vi descrivo.
Testo di ipnosi regressiva
Improvvisamente Lella solleva la mano destra che inizia una "danza" a mezz'aria irrefrenabile. Non dice una parola e anche se la esorto ripetutamente mi rendo conto che non riesce a comunicare verbalmente. Il corpo è percorso da fremiti e da sussulti. l'esperienza dura una mezz'ora.
Commento post ipnosi
" Cosa ti stava accadendo?"
La paziente ricorda al risveglio il suo sogno partecipato di ipnosi
"...che strana sensazione...ero in una specie di grotta, un loculo di terra grosso quasi come una cripta...saliva con un tetto ovale e l'apertura era sopra...sui laterali era tutto chiuso. In alto vedevo benissimo la luce...mi muovevo come se dovessi gridare ma non emettevo suoni...ero su una lastra di pietra freddissima".
" Chi eri?"
" Una bimba molto piccola...avevo una specie di copertina sul corpo e i piedi nudi...una bimba di 3 anni non di piu'...sapevo di dovere guardare in alto e aspettavo qualcosa che arrivasse dal buco sul soffitto, ma non è arrivato nulla..."
" Avevi paura?"
" Si tanta, tanta che mi soffocava la voce..non sapevo di cosa , ma non mi piaceva stare li', forse era una punizione e ti tiravano fuori...era come una prova...forse avevano deciso di abbandonarmi...mi sembra di non avere superato questa prova..."
Spiego a Lella che durante numerose ipnosi vengono descritti degli "incarceramenti" che naturalmente devono essere rimossi dall'inconscio.Durante la prossima seduta seduta la liberero' dalla cripta nella quale è racchiusa.
Ancora in modo estremamente spontaneo e suggstivo mi spiega
"che strano...ho in testa un nome....Babilonia...Babilonia ed ero muta...era un modo per superare la disabilità...se parlavo uscivo altrimenti mi avrebbero lasciato morire".
Lella mi dice che si sente già molto meglio. Respira e sorride piena di fiducia. Abbiamo rintracciato la cripta dove la piccola muta di Babilonia è da sempre incarcerata.
Buona Vita Angelo Bona
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Buona vita,
Angelo Bona