Taliesin
Brano tratto dal CD: “Le leggende dell'Uno” (2014)
Taliesin, Bardo gallese anch’egli espressione di un favoloso mito reincarnativo.
- Taliesin
Testo - italiano
Keridween ebbe un figlio malfatto e mostruoso
con un magico filtro sarà valoroso
e Gwion Bach mescolò la pozione
in un magico calderone
scivolaron tre gocce via dal suo dito succhiò l'alchimia
Corse Gwion bach oltre il fiume e la siepe
corse mutando il suo corpo in lepre
si stupì della corsa un germoglio
chinò il capo impaurito il trifoglio
Keridween con animo nero mutò la sua pelle in levriero
Gwion Bach si tuffò nella piena che cresce
la sua carne mutò nell'argento di un pesce
Keridween furente per l'onta per incanto mutò in una lontra
lo seguì imprecando il suo nume lo rincorse fra i sassi del fiume
E Gwion stese le ali lasciando il ruscello
e distese il suo volo e divenne un uccello
lei con gli occhi di falco guardò
ma lui oltre le quercie planò
e in un campo cadde lontano
e divenne un chicco di grano
Con il becco di nera gallina
lo inghiottì
e un bambino fra i fiori di campo lei partorì
lo depose in un largo cestello
non lo uccise per quanto era bello
ed il fiume mutava i suoi toni
lo lasciò fra dorati salmoni
Elfim il figlio di Gwidno il bambino salvò
e il più grande dei bardi del Galles lui diventò
rese il mare di schiume imbiancate la visione del regno d'estate
e fu il mare che bagna Penlin a narrarmi di Taliesin.
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