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Ipnosi, suggestione ed evocazione.
(23/02/2016)
Non utilizzo tecniche suggestive con i pazienti. Non intimo loro “sleep!” durante l’ipnosi. Esiste una enorme differenza tra suggestione ed evocazione. Suggestionare , da suggerere, suggerire intende il somministrare, l’indurre, l’obbligare. Suggestionare implica influire sul pensiero altrui, sui sentimenti, sulla volontà, sul comportamento. Evocare da E fuori e VOCARE chiamare indica il richiamare, il far svelare al paziente contenuti suoi propri e non indotti dall’esterno. Evocare è l’antica arte socratica, l’arte della levatrice che è la stessa maieutica dell’ipnosi evocativa medica.
Mi capita spesso in studio di accogliere pazienti che sono stati "suggestionati" a ricordare vite precedenti, indotti da condizionamenti esterni e spinti a raccontare contenuti solo apparentemente propri. Ancora più paradossale è chi si rivolge ad un "sensitivo" o "sensitiva" che dir si voglia che suggestiona il cliente a riconoscre come proprie "vite" inventate dal suggestionatore dotato a suo dire di poteri chiaroveggenti.
L'ipnosi evocativa medica, la metodica da me ideata e che riprende l'antica arte indiana e greca della cura dell'anima non utilizza la suggestione che anzi considero anti etica nella ricerca di ciò che veramente siamo. L'affioramento di "sè" interiori o di "other selves" deve generarsi spontaneamente dall'anima del paziente senza alcuna suggestione o condizionamento esterno. Il socratico "conosci te stesso" non deve essere inficiato dalla nutrizione forzata di contenuti non appartenenti all'akasha o memoria psicologica e spirituale dell'anima in cerca di se stessa. Buona vita Angelo Bona