Ipnosi regressiva: cos'è e cosa cura
L'ipnosi regressiva è una tecnica sperimentale che può essere utilizzata durante una psicoterapia che permette di ricercare le cause dei conflitti attuali nel mondo remoto di sogni di trance che possono assumere l’aspetto di precedenti vite.
In ipnosi regressiva il paziente può ritornare indietro nel tempo recuperando contenuti assimilabili a esistenze pregresse , nelle quali si possono ricercare le radici simboliche dei suoi attuali conflitti. Secondo la legge induista del karma, la responsabilità dei problemi del presente è solamente nostra e dipendente dalle azioni passate. Acquisendo coscienza di questo ordinamento causale, di questa normativa esistenziale si comprende quanto la vita abbia un senso educativo.
Come si svolge l'ipnosi regressiva
Durante la prima visita si ascolta l’anamnesi del paziente, la sua storia personale e si pone una prima, rivedibile, diagnosi clinica. Nel primo incontro non si parte da subito in un viaggio di trance con sogni di vite precedenti, ma si valutano le attitudini dei soggetti all’ipnosi ed alla regressione. Non tutte le persone possono utilizzare l’ipnosi regressiva, poiché circa un 20% dei pazienti non risulta idoneo.
Cosa cura tale psicoterapia
L’obbiettivo è risolvere un conflitto nucleare, una causa di disagio, mai quello di conoscere o dipanare magicamente tutto il karma del paziente. Il fine è quello di recuperare risorse biologiche e spirituali che permettano al soggetto di amare e di evolvere. La psicoterapia con l’ausilio dell'ipnosi regressiva può trattare l’ansia, il panico, la depressione, i disturbi alimentari, le ossessioni, ma non le psicosi.
Età
L’ipnosi regressiva è praticabile solo su pazienti adulti (oltre i 18 anni).
Frequenza
La psicoterapia con l’ausilio dell’ipnosi regressiva comporta un profondo impegno psicologico e spirituale per il paziente e per il terapeuta e gli incontri hanno una cadenza in media quindicinale. Per persone che vengono da molto lontano, gli incontri possono avere una cadenza mensile, ma è richiesto da parte loro un importante lavoro domiciliare.
Durata
L’orientamento è quello di una psicoterapia breve con una seduta al mese. In media la psicoterapia con ipnosi regressiva si protrae per una decina di incontri.
I pericoli dell'ipnosi regressiva
Numerose persone chiedono di accedere ad una psicoterapia che utilizzi l’ ipnosi regressiva. Secondo il pensiero e l’esperienza dei terapeuti associati all’AIIRe sono importanti i seguenti punti:
- La psicoterapia con l’utilizzo dell’ipnosi regressiva sia condotta individualmente e non in gruppo e da un medico o psicologo psicoterapeuta.
- Chiedere sempre la qualifica di chi vi cura. La psicoterapia non può essere condotta da chiunque decida di porsi come guida di un percorso psicologico senza l’opportuna preparazione e qualifica.
- Si consiglia di non utilizzare Cd o audiovisivi di autoregressione. E’ pericoloso il fai da te che espone il soggetto a rischi di grave scompenso.
- Occorre una diagnosi preventiva seria attuata da un medico o psicologo psicoterapeuta competente prima di accedere al trattamento, perché occorre escludere i soggetti che non sono idonei all’ipnosi regressiva. Le psicosi, i pazienti affetti da un quadro di depressione maggiore acuta, i bambini, gli adolescenti, le donne gravide, le persone in terapia con farmaci anticonvulsivanti non devono essere, a nostro avviso, trattati. Quali rischi incombono su tali categorie? Un paziente psicotico potrebbe sviluppare una bouffée delirante, cioè scompensarsi con un deragliamento improvviso del normale stato di coscienza. I pazienti depressi con istinti suicidari, potrebbero reagire alla metodologia attuando i loro propositi autolesivi; i bambini e gli adolescenti non posseggono ancora una sufficiente stabilità nella struttura della loro personalità e l’emozionale impatto dell’ipnosi potrebbe disorientarli. Ancora, la gravidanza è un tempo di rispetto e di amplificata sensibilità, un periodo ove forti emozioni sono da escludersi. Intendiamo dire che non è opportuno sottoporre donne incinte alla regressione ipnotica per tutela del loro stato. Pensiamo che sia proficuo invece un corretto training ipnotico non regressivo di preparazione al parto. Per quanto riguarda l’induzione di pazienti portatori di focolai convulsivanti o in terapia con farmaci antiepilettici, crediamo ancora che ci si debba astenere dalle pratiche di ipnosi per non slatentizzare eventuali accessi.
Per iniziare a comprendere l'ipnosi regressiva
Per iniziare, vi consigliamo di acculturarvi sul mondo dell'ipnosi regressiva leggendo i testi di autori quali Raymond Moody, Ian Stevenson, Brian Weiss, Thorwald Dethlefsen, Angelo Bona.
Partecipate ai Seminari dell'AIIRe e alle Scuole di Immortalità.
Iniziare un percorso di Ipnosi Regressiva non equivale a svolgere una psicoterapia, in quanto l'analisi non si limita allo studio psicologico dei conflitti, ma si estende alla comprensione dei temi dell'anima, delle vite precedenti, delle dinamiche karmiche.
Non solo chi ha dei gravi problemi interiori può rivolgersi all'ipnosi regressiva, ma anche chi gode di buona salute fisica e psicologica può compiere un percorso evolutivo.
Buona Vita,
Angelo Bona