La tiroide
Rivolgo ogni parte di questo sito prevalentemente alla gente e spero ad una educazione psicosociale delle persone. Volutamente propongo una sintesi intuitiva e semplificata. Non me ne vogliano i colleghi.
Anatomia-istologia
Nell'embrione umano la tiroide origina, alla 3.a settimana di vita da un diverticolo dell'entoderma, il più interno dei foglietti embrionali.
Alla 8.a settimana inizia la funzione delle cellule tiroidee nel feto che diventano capaci di sintetizzare la tireoglobulina, una glicoproteina utile alla sintesi degli ormoni tiroidei e poi appena successivamente vengono sintetizzati gli stessi ormoni tiroxina T4 e triiodotironina T3.
La tiroide nell'adulto ha forma di farfalla situata nella parte anterolaterale della trachea. Presenta due lobi laterali connessi da un istmo. Posteriormente ai lobi aderiscono le due paratiroidi. L'unità anatomo-funzionale è rappresentata dai follicoli, strutture adese l'una all'altra.
Fisiologia
La tiroide umana produce due ormoni attivi metabolicamente: la tiroxina T4 e la triiodotironina T3. La sintesi degli ormoni tiroidei necessita dello iodio, della tireoglobulina e dell'enzima tireoperossidasi.
Iodio
Lo iodio è captato dalla tiroide e utilzzato per la sintesi degli ormoni tiroidei. L'apporto cronico di basse quantità di iodio comporta un'alterata sintesi degli ormoni tiroidei e ridotte concentrazioni di T4 nella tiroide, nel siero e nei tessuti. Come risultato si ha lo stimolo alla produzione di TSH dalle cellule ipofisaie secernenti.
Ormoni tiroidei
Nell'interno della cellula tiroidea la T4 è trasformata in T3 dalla 5'deiodasi, che rappresenta l'ormone attivo più influente a livello periferico rispetto alla T4.
Asse ipotalamo-ipofisario
Il fattore TRH (Thyrotropin Releasing Hormone) sintetizzato dall'ipotalamo stimola la sintesi di TSH (Thyroid Stimulating Hormone) della ipofisi, che a sua volta favorisce la sintesi del T4 e del T3 tiroideo. Viceversa quando si verifica un rialzo degli ormoni tiroidei viene inibito il TSH ed il TRH.
Indagine delle malattie tiroidee
Per comprendere se il carburatore tiroideo funziona correttamente occorre sottoporsi ad una visita che valuti obiettivamente lo stato generale e locale della tiroide. L'ispezione verifica la dimensione dei lobi, la simmetria o la asimmetria, cicatrici, vene, deviazioni tracheali, la fissità o meno durante la deglutizione. La palpazione valuta la consistenza del parenchima e consente di esaminare se la tiroide è di consistenza normale, se l'eventuale gozzo è diffuso o nodulare, uni o multinodulare. L'auscultazione della tiroide valuta un eventuale soffio sistolico.
Indagini di laboratorio
TSH, fT4, fT3, Anticorpi anti TPO (antipireoperossidasi), Anticorpi anti TG (anti tireoglobulina), anticorpi anti recettori TSH, Vitamina 25OHD, Vitamina A (retinolo), calcemia , fosforemia.
Diagnostica per immagini
1) L'ecografia è considerata l'indagine di primo livello e permette di definire la dimensione e la struttura morfo strutturale. E' utile per riconoscere la presenza di noduli senza valutarne pienamente la natura benigna o maligna.
2) Scintigrafia tiroidea. La scintigrafia permette di dirimere la natura di un nodulo o di più noduli tiroidei e di valutare se tali neoformazioni sono "calde" o ipercaptanti e funzionanti tendenzialmente benigne o "fredde" o ipocaptanti e tendenzialmente maligne. I radioisotopi dello iodio utilizzati per la scintigrafia sono Iodio-131, Iodio-123 e Iodio-124. Lo Iodio-131, il radioisotopo più diffusamente impiegato e per il quale esiste la più ampia esperienza clinica, rappresenta il radiofarmaco di riferimento.
Esame citologico e ago aspirato
Il prelievo con ago per via percutanea fornisce una diagnosi della natura benigna o maligna della lesione tiroidea e della natura istopatologica dei noduli.
MALATTIE TIROIDEE CON EUMETABOLISMO TISSUTALE
Gozzo diffuso nodulare non tossico
Si intende un aumento di volume della tiroide non dovuto ad infiammazione né a tumori con una funzionalità mantenuta della ghiandola o eutiroidismo.
E' definito diffuso quando coinvolge tutta la ghiandola e nodulare quando è circoscritto. E' la malattia tiroidea più diffusa nel mondo e colpisce il 5% della popolazione mondiale.
E' dovuto a carenza di iodio lieve, moderata o grave. Influenzano la malattia le sostanze gozzigene, i farmaci, e i fattori genetici predisponenti.
Terapia
Preventiva con apporto di quantità fisiologiche di iodio e della tiroxina. In caso di compressione tracheoesofagea viene valutata l'evenienza di una ablazione chirurgica della toroide con terapia sostitutiva.
Tecniche chirurgiche mini-invasive
Si tratta di procedure che producono dissezioni focalizzate e incisioni cutanee limitate che salvaguardino anche l'aspetto estetico. Inoltre si prospetta una riduzione del dolore post operatorio. Le tecniche chirurgiche mini invasive possono essere condotte in video assistenza e in endoscopia.
Prevenzione del gozzo diffuso
La misura profilattica preferenziale è l'assunzione quotidiana di modiche quantità di sale iodato.
MALATTIE TIROIDEE CON IPOMETABOLISMO TESSUTALE
Ipotiroidismo primario dell'adulto
Si intende una sindrome caratterizzata da riduzione degli ormoni tiroidei circolanti e/o dellecellule bersaglio e clinicamente da una sintomatologia aspecifica limitante le funzioni dei sistemi cardiovascolare, gastrointestinale, nervoso e cutaneo (gonfiore del volto, aumento di peso, intolleranza al freddo, cute secca, lentezza intellettuale e motoria, letargia, stipsi, voce rauca e bradicardia).
Le cause principali sono:
1) La tiroidite autoimmune di Hashimoto
2) L'ipotiroidismo post chirurgico per riduzione o ablazione della tiroide
3) L'assunzione di farmaci come il litio, gli antitiroidei, radioiodio, eccesso di iodio, amiodarone.
4) Deficit dell'ormonogenesi (tireoglobulina e iodio)
5) Agenesia e ectopia tiroidei
6) Cause infettive: Tiroidite subacuta, tiroidite postpartum
I sintomi dell'ipotiroidismo sono aspecifici
Astenia, adinamia, sonnolenza, bradicardia, dispnea, rallentamento motorio e della parola, intolleranza al freddo. Stipsi, ipersonnia, modificazione del ciclo mestruale, pallore, secchezza cutanea, sordità, aumento di peso, ritenzione idrica, edema facciale, periorbitale e periferico, unghie sottili e fragili, cambiamenti comportamentali e depressione, ansia, panico, irritabilità, sensazione di stress, polineuropatie, parestesie, formicolii, gonfiori delle dita, dolori articolari, e muscolari, versamenti nelle atricolazioni della mano e del ginocchio, tunnel carpale, miopatia prossimale, amenorrea, anovulazione, anemia.
Diagnosi di ipotiroidismo
Valori elevati di TSH consentono di porre diagnosi precoce di ipotiroidismo primario dell'adulto. Gli anticorpi anti TPO e anti Tg consentono una diagnosi ancora iniziale dell'ipotiroidismo quando esso è in fase subclinica. Ciò permette un corretto approccio preventivo.
L'ecografia tiroidea determina le dimensioni della ghiandola che in caso di tiroidite è ridotta e disomogenea solo in fase avanzata della patologia. Indagini secondarie sono l'ECG per valutare i bassi voltaggi su tutte le derivazioni ed alterazione della ripolarizzazione ventricolare. La determinazione del Cortisolo plasmatico è utile per escludere una insufficienza surrenale.
Ancora utile è valutare il colesterolo, i trigliceridi, la sideremia, la Vitamina B12, l'acido folico e soprattutto la vitamina D e la vitamina A. Ancora la calcemia e la fosforemia.
Ecografia e scintigrafia tiroidea completano le indagini utili. Un Rx del torace consente di valutare l'aumento del diametro cardiaco e l'eventuale presenza di versamenti pleurici e pericardici.
Terapia dell'ipotiroidismo
La medicina valuta la sola somministrazione di ormoni tiroidei per os a permanenza per ristabilire e mantenere l'eutiroidismo. Molto si può fare invece se la diagnosi è precoce e se l'attività anticorpale viene ridotta nella fase iniziale della malattia.
L'uso di aminoacidi quali la L-tirosina, alti dosaggi di Vitamina D e vitamina A, selenio, eliminazione del glutine e dieta specifica sono molto utili. La terapia sostitutiva con levotiroxina sodica non è l'unica via di riequilibrio della malattia ipometabolica tiroidea e il compenso ormonale deve essere precoce e meno aggressivo di quanto normalmente si verifica.
Vitamina D
La popolazione intera risulta fortemente carente di Vitamina D e il valore di 25OHD della maggior parte delle persone è fortemente carente. Questa vitamina è in realtà un pro-ormone liposolubile composto da D1, D2, D3, D4, D5.
Il colecalciferolo (D3) è sintetizzato dalla cute sottoposta ai raggi solari a partenza dal colesterolo o viene introdotto tramite la dieta. L'ercocalciferolo (D2) è di provenienza vegetale. La componente attiva della vitamina D è il 1,25(OH)2 D o calcitrolo.
La vitamina D favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso.
Non solo, la vitamina D unendosi ai recettori nucleari VDR attiva la risposta immunitaria di tipo innato.
Simili dati permettono di dare un sostegno allo studio di Cannel e colleghi i quali, riprendendo un'ipotesi già sostenuta di Edgar Hoper-Simpson nel 1981, affermano che i picchi invernali di sindrome influenzale potrebbero essere dovuti ad una carenza di vitamina D a seguito d'una minor esposizione alla luce solare.
L'8 giugno 2007 sulla rivista "American Journal of Clinical Nutrition", il Prof. Johan Lappe della Creighton University afferma che la vitamina D riduce il rischio di insorgenza del cancro.
Attraverso l'attivazione del recettore VDR sembra che la vitamina D possa svolgere anche un ruolo fondamentale nella prevenzione e cura della sclerosi multipla.
La vitamina D avrebbe un ruolo importante nella prevenzione del Diabete di tipo 2.
American Journal of Clinical Nutrition
Robert H Herman Memorial Award in Clinical Nutrition Lecture, 2003
Vitamin D: importance in the prevention of cancers, type 1 diabetes, heart disease, and osteoporosis.
La vitamina D esplica un ruolo importante nel riequilibrare e ridurre la risposta anticorpale della Tiroidite di Hashimoto.
CELL MOL IMMUNOL 2011 May; 8(3): 243-7.doi: 10.1038/
CELL MOL IMMUNOL 2011 May;8(3):243-7. Epub 2011 Jan 31.
Vitamin D and autoimmune thyroid diseases.
Kivity S, Agmon-Levin N, Zisappl M, Shapira Y, Nagy EV, Dankó K, Szekanecz Z, Langevitz P, Shoenfeld Y.
Source: The Zabludovicz Center for Autoimmune Diseases, Sheba Medical Center, Tel-Hashomer, affiliated to Sackler Faculty of Medicine, Tel Aviv University, Tel Aviv, Israel.
Relative vitamin D insufficiency in Hashimoto’s thyroiditis
Tamer G, Arik S, Tamer I, Coksert D.
Source: Department of Endocrinology and Metabolism, Goztepe Education and Research Hospital, Istanbul, Turkey.
CONCLUSION: Vitamin D insufficiency is associated with HT. Further studies are needed to determine whether vitamin D insufficiency is a casual factor in the pathogenesis of HT or rather a consequence of the disease.
Vitamina A
Vitamina A e tiroide: il beta-carotene, il precursore della vitamina A, in caso di insufficienza della tiroide non si trasforma più in vitamina A e quindi i soggetti ipotiroidei possono presentare segni di ipovitaminosi A. D’altra parte la mancanza di vitamina A riduce l’attività secretoria della tiroide creando così un circolo vizioso che può essere interrotto solo con l’integrazione.
Tirosina
La tirosina è biologicamente importante in quanto precursore di vari ormoni, quali la tiroxina (un ormone tiroideo) e le catecolammine (dopamina, noradrenalina e adrenalina), e della melanina. La tirosina rappresenta un fondamentale substrato per la sintesi di neurotrasmettitori e aumenta i livelli ematici degli stessi L'effetto regolatore dell'umore è particolarmente osservabile in pazienti depressi e in condizioni di stress.
Una grande quantità di studi indicano l'utilità dell'assunzione di tirosina in condizioni di stress, freddo, affaticamento, lavoro prolungato e insonnia. La tirosina è un fantastico riequilibratore del TSH e degli ormoni tiroidei
Selenio
Fondamentale è anche il selenio per favorire la sintesi di fT3 in quanto l'enzima che attiva l'fT4 in fT3 è per l'appunto un selenioenzima.
Autodiagnosi di ipotiroidismo
Se per tre giorni consecutivi la temperatura è uguale o inferiore a 36,6 vi è il sospetto di un ipotiroidismo e sarebbe bene effettuare analisi più approfondite. Questa misura molto semplice è stata caldeggiata da un medico americano, il Dr. Broda Barnes, che ha dedicato una vita (oltre 40 anni del suo lavoro) allo studio della tiroide e all‘approfondimento dei problemi a questa connessi, arrivando alla conclusione, esposta nel suo libro „"Hypo-Thyroidism.The Unsuspected Illness" (L‘ipotiroidismo, la malattia non sospettata).
Egli afferma che si tratta per l'ipotiroidismo di uno dei problemi più sottovalutati ed ignorati nella medicina attuale. Egli parla, in relazione all‘ipotiroidismo, di „una epidemia sottodiagnosticata di cui, in base alle sue stime soffrirebbe, senza saperlo, il 40% della popolazione! (Egli si riferisce ovviamente alla popolazione americana e la situazione è forse un po‘ migliore in Paesi come l‘Italia, circondati dal mare)
Sintomi guida dell'ipotiroidismo
I seguenti sintomi potrebbero denotare l‘esistenza di problemi di scarso funzionamento della tiroide: estremità fredde, senso di debolezza e spossatezza, depressione, problemi di peso, di pelle e di capelli (è compromessa la buona circolazione del sangue in superficie il che può causare una pelle secca, ma anche problemi di acne o perdita di capelli), gonfiori nella faccia, pallore, costipazione, difficoltà nel respiro, problemi nelle mestruazioni ed infertilità, dolori muscolari e nelle articolazioni, anemia ed altri.
Attenti allo iodio
Una integrazione di iodio nel sale da condimento è utile, ma in caso di Tiroidite di Hashimoto esiste una controindicazione all'uso dello iodio che può risultare irritante.
TAGLIANDO TIROIDEO
In sintesi: dopo questa infarinatura sui problemi della tiroide la miglior cosa da fare è un accurato TAGLIANDO TIROIDEO. Potete telefonare allo 327.9011694.