LO STRESS E LA MEDICINA PSICOSOMATICA NELL'OTTICA TIROIDEA (AMARSSI ©)
Questo articolo non ha la pretesa di essere presentato come uno studio quantitativo su un vasto gruppo campione, ma vuole portare all'attenzione del lettore l'incremento esponenziale di un disagio collettivo che possiamo definire stress.
Nei pazienti del Canton Ticino visitati nell'ultimo anno nel mio studio medico sembra elevarsi notevolmente il livello di insicurezza e stess legati alle conflittualità affettive, ma soprattutto alla preoccupazione di non avere un lavoro o di perderlo vivendo in una dimensione di nebulosa precarietà.
Con i colleghi medici e psicoterapeuti di Como, Milano, Mendrisio, Lugano, Chiasso, Varese abbiamo fondato una Associazione la AMARSSI © ovvero Associazione Medica Anti Rischi dello Stress della Svizzera Italiana per curare i pazienti affetti da pericolosi livelli di stress.
I più colpiti dallo stress sono i manager, i fiduciari, i dipendenti bancari, ma anche i giovani ai quali viene richiesto un impegno di maturazione psicologica, una dedizione all'impegno scolastico ed alle attività competitive sportive. Ho molto apprezzato l'articolo del dott. Giangranco Domenighetti ed altri "Stress e insicurezza del lavoro", fecondo di dati e statistiche che confermano la mia osservazione clinica. In Canton Ticino lo stress è uno delle chiavi di ricerca più ricercate su Google (74.000 in un mese) e a giusta ragione.
Il termine stress è entrato nel linguaggio comune per descrivere una situazione di disagio, di tensione, di forte preoccupazione o di ansia. L’origine del termine non è legata all'ambito della medicina, ma si ricollega ad un concetto in uso nel settore metallurgico. Si indica con stress lo sforzo o la tensione a cui è sottoposto un materiale.
Il medico austriaco Hans Selye fu il primo ad impiegare il termine stress a partire dalla metà del 900 per indicare la "risposta non specifica dell'organismo a uno stimolo negativo", noto anche come stressor.
Se vogliamo ricercare il significato più profondo ed etimologico dello stress dobbiamo rintracciarlo a partire dall'inglese distress che interpreta l'aspetto negativo del termine: una stretta, un'angustia, un'ambascia, opposti a eustress che rappresenta l'aspetto positivo, la risposta fisiologica allo stress inteso nel senso originario di "adattamento".
Di fronte ad un trauma psicologico, ad una avversità, ad uno sforzo l'organismo reagisce o tenta di reagire con una "spinta" in senso contrario mediata dalla difesa biochimica, psicologica, endocrina ed immunitaria che il soggetto mette in atto.
Gli individui, secondo Selye, possiedono un “serbatoio di energie” per fronteggiare gli stimoli esterni, in base al quale si determina il livello di resistenza al fenomeno. Tale “serbatoio di energie” si esaurisce facilmente quando l’agente stressante è particolarmente intenso, o quando più fattori stressanti agiscono contemporaneamente, oppure ancora quando l’azione degli agenti stressanti è prolungata nel tempo.
In tutti questi casi si avrà come risultato una situazione di distress. Un tempo si usava il termine popolare "esaurimento", per significare lo svuotamento di questo serbatoio di energie. Oggi utilizziamo il termine burnout.
L'esito di un periodo prolungato di un processo stressogeno può comportare un grave esaurimento delle risorse biologiche e psicologiche fino ad una compromissione notevole del fisiologico meccanismo di adattamento. Inizialmente questo termine si riferiva al solo ambito lavorativo e alle professioni d'aiuto. Oggi si estende il termine burnout non solo all'ambito del lavoro, ma a qualunque situazione nella quale l'interazione lavorativa, affettiva, sociale abbia determinato un profondo esaurimento delle risorse psicofisiche. Burnout: intende un “bruciarsi”, ma l’etimologia inglese fa riferimento a una sorta di spegnimento progressivo per esaurimento interno, simile allo spegnimento di una fiammella e l’immagine che è più usata è quella di una candela che brucia da tutte due le parti.
L'"esaurimento di risorse" manifesta inizialmente sintomi quali ansia, depressione, astenia, demotivazione, ridotte prestazioni lavorative, scolastiche, insonnia, ipersonnia, irritabilità, sensi di colpa, rabbia. Ancora disturbi dell'affettività, apatia, deficit della concentrazione, deficit della memoria, disturbi della sfera sessuale con calo del desiderio, impotenza, disturbi alimentari con inappetenza o iperfagia. La donna adulta pare esposta ai disturbi di adattamento due volte più dell'uomo, mentre nel bambino non si riscontra una variazione nei due sessi.
Disturbi psicosomatici
Tra i disturbi psicosomatici più frequenti riscontro senz'altro la sindrome da colon irritabile e la disbiosi intestinale. La pancia è il primo rilevatore delle nostre somatizzazioni legate allo stress. Stipsi, diarrea, meteorismo, spasmi sono indici di cattivo funzionamento intestinale. Ricordo che l'apparato gastrointestinale è da considerarsi come un "gut-brain", un apparato in relazione assiale con il nostro encefalo. Il 90% della serotonina viene prodotta dalla "pancia", da quelle cellule enterocromaffini che pur disconosciute sono le responsabili prioritarie della biochimica dello stress. Se l'intestino non funziona bene, è inutile sperare di avere un buon tono dell'umore e un valido equilibrio psicologico. Se l'intestino è disbiotico, cioè non possiede la corretta flora batterica intestinale, non è pensabile che siamo protetti dallo stress.
Molti altri apparati risentono dello stress e delle somatizzazioni conseguenziali: tachicardie, extrasistoli, algie precordiali sono i sintomi più frequenti riferibili all'apparato cardiocircolatorio. Asma psicogena, sindromi da iperventilazione, tosse psicogena possono comparire nello stress. Disturbi sessuali e urogenitali possono emergere se non riusciamo a compensare l'eccessivo dispendio di energia somatica e psichica. Ancora problemi dermatologici e muscoloscheletrici come la frequentissima fibromialgia possono manifestarsi nello stress. Di non rara osservazione è la sindrome della fatica cronica ecc. Difficile stendere una lista dettagliata dei disturbi tanto essi sono numerosi e riferibili a tutti gli apparati organici.
Come verificare il vostro livello di stress?
Oggi è possibile verificare se una persona è sottoposta a livelli eccessivi di stress con un semplice prelievo di saliva, visto che in quest'ultima è presente il cortisolo, l'ormone "protagonista" della risposta di adattamento che l'organismo mette in atto per far fronte a tutta una serie di stimoli ambientali. Dalla saliva si valuta anche il DHEA, ormone deidroepiandrosterone coinvolto nello stress e parametro fondamentale in Medicina Anti Aging.
Alcune speciali provette vengono consegnate o inviate a domicilio al soggetto da esaminare che, a intervalli programmati, mattino e sera imbibisce di saliva un tamponcino e poi lo mette nella provetta. Alla fine della raccolta, le provette vengono riconsegnate o reinviate al laboratorio per il dosaggio del cortisolo e del DHEA. Completano il quadro le analisi sulla funzione tiroidea a sulla vitamina D, potente antidoto dello stress.
Tiroide e stress
La tiroide, questa piccola ghiandola misconosciuta che non a caso staziona come un diadema davanti al nostro collo è il "carburatore" piu' importante del nostro metabolismo e se non funziona in equilibrio diviene causa di numerose perturbazioni dell'equilibrio psicosomatico. La medicina psicosomatica studia il duplice aspetto psicologico e somatico delle problematiche tiroidee legate allo stress ed alle sue somatizzazioni.
Cosa fare per superare lo stress?
Tutti siamo sottoposti a prove quotidiane stressanti e i disagi psicologici e biochimici che elevano lo stress sono frequenti nella nostra vita affettiva, lavorativa, relazionale. A parte gli ovvi consigli di riequilibrare il nostro stile di vita e la nostra dieta, esistono presidi per curare e risolvere i nuclei tematici profondi legati allo stress. La psicoterapia e soprattutto l'ipnosi regressiva possono depotenziare e guarire la nostra tendenza ad andare oltre i nostri limiti o ancora a rielaborare le profonde cause di stress dovute a conflitti psicologici e spirituali latenti e irrisolti. Sapere se la nostra tiroide, il nostro carburatore metabolico e psicologico funziona regolarmente è fondamentale. Conoscere l'eventuale presenza di autoanticorpi anti TPO e TG ed i livelli di vitamina D completa la possibilità di prevenire e di curare lo stress. Un corretto funzionamento dell'intestino, l'eliminazione di irritanti e immunostimolanti negativi come il glutine, fonte frequente di psicopatologia da colon irritabile aiuta a tenere lontano lo stress.
Ed ecco delle domande per voi..
- Andate spesso oltre i vostri limiti?
- Quanto tempo dedicate a voi stessi?
- Conoscete il vostro livello di cortisolo salivare?
- Avete per caso una funzione tiroidea alterata che vi facilita la non adattabilità allo stress?
- Siete in burnout e non sapete che fare?
A queste domande possiamo insieme dare una risposta.
Cordiali saluti,
Angelo Bona
Per appuntamenti con il dott. Bona
Dr. med. Angelo Bona
FA. Medicina Psicosomatica e Psicosociale ASMPP
Psicoterapeuta ASP
spec. FMH Anestesiologia SSAR/SGAR
Vacallo, Canton Ticino
Via Rossolino 2/A
Tel. 079 957 57 68 +39 327 901 16 94